L’Etruria

Redazione

Mara e Silvano: sessant’anni insieme nella gioia e nel dolore

Mara e Silvano: sessant’anni insieme nella gioia e nel dolore

Mara Mencacci  e Silvano Ceccarelli, camuciesi dal 2009, recentemente hanno festeggiato in famiglia con l’amata figlia Rossana, con il nipote Andrea e con il genero Daniele Iversa, le loro Nozze di Diamante.

E’ stata una festa all’antica, piena di gioia cristiana per l’importante traguardo raggiunto e ricca di sentimenti famigliari propri di quella civiltà contadina cortonese novecentesca di cui Mara e Silvano sono stati protagonisti nelle amate colline di Creti e Fratticciola negli ormai lontani, ma indimenticabili, decennni 1950-1970.

Mara Mencacci, nata a Fratticciola il primo giugno 1939 (agricoltrice casalinga, ma anche  sarta specializzata, dopo la scuola al Professionale di Foiano,dove si recava a studiare in bicicletta) e Silvano Ceccarelli ( nato a Creti il cinque dicembre 1937, dapprima agricoltore nel podere paterno e poi gestore del distributore di carburanti camuciese della Esso) si conoscono sul finire degli  anni 1950 e il 14 settembre  1961 si sposano nella Chiesa di Fratticciola, celebrante il mitico sacerdote don William Nerozzi.

Subito dopo la breve, tipica luna di miele di allora, passata presso i parenti romani, Mara e Silvano si gettano nel lavoro da buio a buio per costruire il loro nido d’amore, la loro famiglia basata sui valori del lavoro, del sacrificio, della edificazione della casa, della partecipazione da protagonisti alle trasformazioni sociali, economiche e ambientali del magmatico decennio 1960. Un decennio che vede l’arrivo dell’amata figlia Rossana, oggi apprezzata  funzionaria del Comune di Cortona e mamma del ventenne Andrea ( brillante studente universitario in Perugia di Scienze delle Relazioni Internazionali)  che,in un grande atto di amore verso nonno Silvano,a diciotto anni ha voluto aggiungere al cognome paterno Iversa anche quello di Ceccarelli.

Mara e Silvano oggi dimorano nel loro appartamento camuciese, assistiti amorevolmente dalla figlia Rossana e pur essendo costretti da problemi di salute, insorti con l’arrivo della pandemia, a passare tanto tempo nel chiuso della loro casa, vivono da cristiani la loro nuova  condizione e celebrano la domenica seguendo in Tv la Santa Messa, nel ricordo caro delle loro chiese di Creti e di Fratticciola, che, fino al 2009, hanno sempre frequentato nei giorni di festa.

A Mara e Silvano, che oggi, dopo una vita attiva e piena di gioia, di soddisfazioni famigliari sentimentali ed economiche, si trovano uniti nel dolore della malattia, gli auguri più cari de L’Etruria, di cui sono attenti lettori.

Ivo Camerini