L’Etruria

Redazione

Quella 'quasi mezza stazione' di Medio Etruria già costruita

Perché in troppi la vogliono invisibile? Come diceva il mitico Andreotti, 'a pensar male si fa peccato, ma ci si indovina'

Quella 'quasi mezza stazione' di Medio Etruria già costruita

Dopo aver letto la bella e chiara lettera sulla questione della stazione dell’Alta velocità in Valdichiana inviata dal giovane ferroviere cortonese Alessandro Baldi al nostro giornale ed essermi complimentato con lui per la grande e positiva risonanza avuta sui social, domenica 18 febbraio, assieme a lui e al suo babbo, l’amico di gioventù Valter , ci siamo messi a scartabellare uno scatolone di miei documenti del novecento ed insieme abbiamo recuperato alcune foto scattate a suo tempo dal compianto amico giornalista della Nazione Giancarlo Sbardellati per documentare la bontà di una proposta che in quegli anni ebbi l'onore di avanzare, come segretario regionale della Cisl Umbria, ad un convegno sullo sviluppo dell’Italia Centrale e che  lui riprese come intervista, pubblicandola sulla Nazione.

In sintesi la mia proposta di allora (che venne condivisa anche dall’onorevole deputato democristiano Giovanni Paciullo e da tutti gli esponenti parlamentari democristiani dell’Umbria di allora) viene lodevolmente ripresa e chiaramente assunta e spiegata dal giovane Alessandro Baldi nella sua essenziale  lettera inviata all’Etruria e quindi hanno fatto bene i social a riconoscergli il lodevole merito di aver rispolverato quella proposta novecentesca.

Allora, nelle forze politiche di governo locale, tutti fecero le cosiddette orecchie da mercante , anche perché non c’erano ritorni politici di parte, trattandosi di una proposta di buon senso. Mi auguro di cuore che oggi, invece,  la riproposta del giovane Alesandro, che va , come allora,  oltre gli schieramenti della maggioranza e dell’opposizione, trovi ascolto e accoglimento presso tutti, naturalmente a partire dalle Ferrovie e da Trenitalia.

La proposta del giovane Alessandro, infatti, coglie il succo della richiesta di allora, che chiamavamo costruzione di  una "TerontolaDue”: fare soltanto gli interessi del nostro piccolo territorio della Valdichiana ed insieme  di quello che una volta veniva chiamato l’Etruria.

Ancor oggi, con  un budget modesto, le Ferrovie e Trenitalia, sospinte da  istituzioni pubbliche dotate di quel buon senso dell’economia familiare austera, che oggi purtroppo latita, potrebbero costruire in Farneta-Chianacce-Creti (precisamente dove oggi c’è il posto controllo e dove lì vicino una volta c’erano i cantieri per la costruzione della direttissima) una Stazione dell’Alta Velocità denominata Medio Etruria e che negli anni 1990 l’ingegner Mori chiamò di Mezza Valdichiana, prevedendo un allaccio ferro-ferro con Terontola, i cui binari corressero lungo la superstrada fino all’incrocio ferroviario, in zona  Venella, con la vecchia ferrovia che lì si interseca con la deviazione per Perugia.

Ecco comunque, a corredo, le foto di allora , con l'aggiunta di una panoramica google. Immagini che parlano  da sé e che certamente i tecnici delle Ferrovie conoscono. Perché questa 'quasi mezza stazione già costruita ' in troppi la tengono nascosta o la vogliono invisibile? Come diceva il mitico Andreotti, 'a pensar male si fa peccato, ma ci si indovina'.

Ivo Camerini