L’Etruria

Redazione

Cantarelli di Terontola: la risposta del Mise all'Onorevole Gagnarli.

Non tutto è perduto, ma le parti devono sedersi al Tavolo tecnico.

Cantarelli di Terontola: la risposta del Mise all'Onorevole Gagnarli.

Sulla vicenda Cantarelli di Terontola il Mise ( Ministero dello sviluppo economico) ha risposto all'interrogazione a suo tempo fatta dalla nostra concittadina onorevole Chiara Gagnarli. Pubblichiamo volentieri una dichiarazione dell'onorevole cortonese e la risposta integrale inviata dal Mise.

"Adesso il Mise ci conferma che la partita da giocare è all’interno della procedura fallimentare - dichiara la parlamentare M5S proponente Chiara Gagnarli – affinché si giunga ad una vendita o all’affitto d’azienda. I fatti descritti hanno indotto a porre ancora attenzione alla delicata vicenda e  è stata confermata  la piena disponibilità a convocare un tavolo tecnico  di confronto con le parti sociali qualora ne venisse fatta richiesta,  ed  a interagire con le autorità locali per confrontarsi e garantire a questa importante realtà produttiva un riposizionamento sul territorio".

Ecco di seguito la risposta inviata dal Mise all'Onorevole Chiara Gagnarli.

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN X COMMISSIONE CAMERA   

N. 5-00039 On Gagnarli  - ELEMENTI DI RISPOSTA

"Con   riferimento   alle   questioni   poste   neli'atto    in   discussione,    le   quali      concernono  la  crisi  industriale  deli'Azienda   SS71  (ex  Cantarelli),   considerata da    sempre  un'e cellenza  aretina  -  mix  di  qualità  nella  produzione  e  vendita  di  abitisartoriali e volano occupazionale con centinaia di addetti- si riporta quanto segue. La citata Società, avente sede  in  Cortona, è  stata   ammessa   alla   procedura      di Amministrazione Straordinaria  nel gennaio 2016 ed occupava, alla data di apertura   della menzionata procedura, circa 240 dipendenti.  Nel  mese  di  settembre   2016,  a  seguito  dell'approvazione  del  programma predisposto   dal     Commissario  straordinario   (Avv.   Leonardo  Romagnoli)  ed  in  attuazione dello stesso, sono stati svolti ben cinque tentativi di vendita  del complesso         aziendale  facente  capo alla SS71, in esito ai quali non è stato possibile  finalizzare la    vendita del complesso medesimo. Considerato che  la  legge  prevede  che,  nell'ipotesi in  cui  la  vendita non  sia realizzata  in tutto  o iparte, il Tribunale  dichiara la conversione della  procedura in fallimento, si fa presente  che il Tribunale  di Arezzo, ha rinviato più volte  - anche  su  richiesta  del MISE  - la data  dell'udienza in cui vi sarebbe stata  la conversione della  procedura  in fallimento, fino al 4 maggio 2018.Di   conseguenza,  al     Commissario  è   stato   riconosciuto  un     maggior    arco  temporale per proseguire  le trattative finalizzate alla vendita  del complesso aziendale.  Tuttavia,  il Commissario, con  comunicazione del  3  maggio, riportava che  le verifiche svolte sulle uniche due proposte di acquisto pervenute, rispettivamente dalle società  Men's Fashion Group Srl e BLS Group  S.r.l., non  avevano avuto   un  esito positivo  e,  pertanto,   non  era  stato  possibile  concludere  la  procedura di  cessione dell'azienda.

Come   rappresentato dall'Interrogante,  con   decreto  del   16   maggio 2018,  il Tribunale  di   Arezzo,  a  seguito   della   chiusura  infruttuosa  dell'Amministrazione Straordinaria, ha  disposto la  conversione della  procedura medesima in  fallimento,provvedendo alla nomina  dei curatori.    A  tal  ultimo   proposito  si  evidenzia che  non   è  stato  autorizzato  l'esercizio    provvisorio.

Lo stesso Tribunale di Arezzo  ha confermato che  i curatori, in data  24 maggio    2018,  hanno  chiesto  al  giudice   delegato l'avvio  delle procedure di  licenziamento collettivo dei dipendenti  della  Cantarelli, cui ha fatto  seguito l'autorizzazione del  25    maggio 2018, attesa l'incertezza del piano  finanziario.   Da ultimo,  il Tribunale ha  informato che,  con  istanza dell'11 luglio scorso, i curatori  hannochiesto  la proroga del termine per  il deposito della relazione prevista           dall'articolo 33 della Legge  Fallimentare.Di  conseguenza  si  sottolinea  che  l'Amministrazione Straordinaria  è  ormai   negativamente conclusa  e non può essere  riaperta. Sembrerebbe opportuno, pertanto,   operare all'interno della procedura fallimentare, la quale potrà sfociare sia  alla  vendita  dell'azienda che ad un affitto della stessa.                                                                                            Invero,  i fatti  descritti hanno  indotto questo Governo a  porre attenzione alla           vicenda e  a  valutare tutte  quante   le  possibili e  future iniziative da   intraprendere riguardo alla delicata vicenda Cantarelli.

A tal  riguardo, informo  che  presso  il Ministero dello Sviluppo Economico  è  aperto un  Tavolo di crisi, riunitosi  più volte  durante la procedura in Amministrazione  Straordinaria (da ultimo il 28 marzo  scorso). Pertanto, si dà la piena disponibilità alla  convocazione di un tavolo tecnico di confronto tra le parti, qualora venisse richiesto.

Riguardo alla salvaguardia dei livelli occupazionali e, in particolare, alla tutela delle lavoratrici interessate, il Ministero conferma il proprio impegno al fine di addivenire ad una soluzione, anche attraverso il confronto con le autorità locali, che sia in grado di garantire e riposizionare sul territorio questa importante realtà produttiva , tutelandone anche l'occupazione." 

A cura di Ivo Camerini