L’Etruria

Redazione

Enzo Apolli  maestro artigiano e cultore del dialetto chianino

Enzo Apolli  maestro artigiano e cultore del dialetto chianino

In visita al noto maestro artigiano ottantenne Enzo Apolli ho scoperto che egli è non solo un artista del legno , ma anche un grande appassionato di letteratura e, soprattutto, di poesia e narrativa in dialetto cortonese e chianino.

Nella sua piccola, ma fornitissima  biblioteca, che ha realizzato nei locali del suo laboratorio artigianale, in un armadio in legno posto tra il tavolo di lavoro e un tornio del primo novecento, Enzo conserva e conosce a memoria  il famoso Pasquéle de la Cermentosa di Mons. Valentino Berni.

L’edizione è quella fiorentina della Piccola Biblioteca Toscana del 1973, con prefazione di Emilio Poccetti.

Di  Pasquèle de la Cementosa (un montagnino che , come chi scrive, era ingenuo e popolano, ma pieno di sentimento e abituato ad avere in bocca ciò che ha nel cuore , al costo anche di apparire un po’ sfacciato e senza timore di mancare di rispetto ai potenti o meravigliato e semplice davanti a tutte le novità di un progresso che lascia allibite e preoccupate tutte le persone oneste educate ai valori del tempo antico e della piccola comunità rustica)  Enzo ha voluto recitarmi una strofa molto nota del “ Pasquèle ar piglia moglie” fermato dalla polizia in Roma, mentre ubriaco si era addormentato sul cantone di un palazzo : “ Ma ‘nnanze a chi è più forte chi la regge? / Dovette vi’ con loro , e me menonno / da chi comanda en nome de la legge/ “ Ma en nome de la legge”, io disse,” ho sonno,/ E’ la legge de natura che chi è brillo/ ha pien diritto de durmì tranquillo”.

Ringraziato Enzo di questa sua citazione , gli domando il perché di tanta passione e lui mi risponde che fu introdotto all’ amore per il dialetto dal suo professore alla rinomata scuola Inapli di Camucia dal suo professor  Don Antonio Mencarini,  che , mentre era ancora diciottenne ma  provetto motociclista, gli affidò anche il compito di portare ogni mattina per tre mesi la propria nipote maestra alle Chianacce, dove era stata incaricata come supplente per quella pluriclasse di campagna non collegata dalla corriera con Cortona.

Grazie , caro Enzo, per questa tua attenzione al nostro dialetto ed per questo tuo ricordo di studente appassionato alla grande scuola professionale dell’Inapli. Una scuola che davvero oggi manca ai giovani cortonesi e che “chi sta colà dove si puote ciò che si vuole” dovrebbe immediatamente riaprire se ha a cuore il futuro di Cortona e dei suoi giovani.

Nella foto di corredo , Enzo Apolli con il libricino Paquèle de la Cermentosa , un lampadario ad elica, pezzo unico su legno di ulivo e una catena ad anelli concatenati sempre pezzo unico  di noce del sudamerica, un legno di grande durezza e consistenza. Due oggetti che Enzo Apolli vorrebbe donare al nostro museo cortonese, che conserva anche altri lavori di maestriartigiani novecenteschi.

Ivo Camerini