L’Etruria

Redazione

Una bella serata con i vescovi cortonesi-1

A Cortona, sabato sette maggio, in Palazzo Casali presentato il libro di Isabella Bietolini Migliorini

Una bella serata con i vescovi cortonesi-1

Sabato sette maggio 2022, si è svolto con grande successo a Cortona, in Palazzo Casali, l’evento della presentazione del libro “ I vescovi di Cortona” di Isabella Bietolini Migliorini. Un libro che ha visto molte anticipazioni nel nostro giornale negli anni passati.

Appena possibile pubblicheremo le sintesi dei significativi  interventi svolti dall’autrice e dai relatori professor Sergio Angori e Mons. Italo Castellani, arcivescovo emerito di Lucca.

Intanto pubblichiamo oggi  una prima gallery fotografica e le brevi introduzione e   conclusione del nostro vicedirettore  Ivo Camerini , che ha svolto il compito di moderatore di  questo evento culturale, che, tra l’altro, concludeva l’annuale serie degli incontri con il libro e con gli autori della Biblioteca Comunale  e dell’Accademia Etrusca. Hanno portato saluti istituzionali: il consigliere comunale Isolina Forconi e il direttore de L'Etruria Enzo Lucente. Le foto della Gallery sono di Chiara Camerini, che ringraziamo per il suo prezioso contributo.

 

Introduzione Camerini

“Signore e signori, buona sera e benvenuti  a questa presentazione del libro di Isabella Bietolini Migliorini: “I vescovi della diocesi di Cortona (1325-1978)”

Innanzitutto un grazie alla Biblioteca Comunale  e dell’Accademia Etrusca per aver conceso che l’evento si svolgesse in questa splendida Sala Medicea che rappresenta un luogo,  un emblema importante della nostra Civitas cortonese, della nostra storia secolare .

Una storia secolare quella della nostra Civitas, che, con questo importante, bel libro di Isabella, vede ricostruito l’iter di una istituzione, di una cultura cattolica, cioè di una religione cortonese, che tanto ha dato e tanto ha  ancora da dare ai cortonesei, anche se , purtroppo, non ha più la sua curia e il suo palazzo vescovile.  Quella curia e quel palazzo vescovile, che, ora, Isabella con questo libro, con questi  cinquantatré profili dei nostri  vescovi , ci restituisce a tutto tondo nell’essenza vera della prosopopa, cioè della storia dei volti, dell’anima degli inquilini che nei secoli li hanno abitati e vissuti.

I cinquantratre profili che Isabella ci restituisce e regala con questo libro (che mi permetto ai professori presenti , vedo tra di noi il professor Romano Scaramucci, di adottare come testo di storia locale anche nel nostro liceo classico e nelle nostre scuole superiori) sono cinquantatre belle fotografie della secolare storia ecclesiastica cortonese. Sono testi che ci ridanno a tutto tondo 693 anni della Diocesi di Cortona e del suo cattolicesimo popolare. Tra il vescovo Raniero Ubertini e il vescovo Giuseppe Franciolini, il primo e l’ultimo della nostra città, infatti, c’è un bel filo d’Arianna con cui Isabella tiene insieme tutto il suo racconto storico: il  cattolicesimo  popolare  di  cui  sempre  gli  inquilini  del  nostro Palazzo Vescovile si sono nutriti.

L’attenzione al popolo, soprattutto agli ultimi, a coloro che non hanno voce, è sempre una costante in queste biografie, che, con questo libro, diventano un dizionario prezioso della Cortona cristiana, che va dal 1300 alla fine del Novecento. Tutte queste biografie inoltre colpiscono per il loro bel respiro letterario e storico, quasi da storytelling.

Ne segnalo in particolare due. Quelle dei Vescovi Giuseppe Ippoliti e Giuseppe Franciolini, che, a distanza di due secoli l’uno dall’altro, furono padri eccezionali dei poveri, delle arti liberali e testimoni giganti dell’umanesimo cattolico, cristiano in Cortona e nelle terre di Valdichiana.

Ma di tutto questo e del prezioso regalo, che Isabella ha fatto a Cortona e a noi cortonesi con questo libro, ne parleranno ora in maniera più approfondita e con la competenza e le capacità culturali di cui sono portatori l’amico professore universitario ed accademico Sergio Angori e l’arcivescovo emerito di Lucca , mons. Benvenuto Italo Castellani: il nostro don Italo, un amico da una vita e che da ragazzo ebbi l’onore di avere come prefetto responsabile negli anni dei miei studi ginnasiali al Seminario Vagnotti. Una scuola di vita e di formazione culturale che da oltre quarant’anni non c’è più, ma di cui oggi ci sarebbe tanto bisogno e che , però,purtroppo,  possiamo limitarci solo a rimpiangere e sognare visti i tempi che corrono; davvero, come dicevano nell’antica Roma: mala tempora. Ringrazio loro due e Isabella per avermi onorato con la chiama  a moderatore di questo incontro-dibattito e cedo subito la parola al professor Sergio Angori”.

Conclusione Camerini

Dopo aver ringraziato la dottoressa  Isabella Bietolini Migliorini , omaggiandola con un bel mazzo di fiori da parte del giornale L’Etruria , Ivo Camerini ha così , brevemente, concluso l’evento.

“ Questi fiori sono il grazie sincero ad Isabella per quello che ancora stasera qui ci ha detto e soprattutto per questo suo libro che è un regalo davvero importante per Cortona, ma anche per il giornale L’Etruria, che quest’anno compie 130 anni e al quale Isabella dona da tanti anni il suo prezioso tempo, la sua grande cultura.

Un grazie sincero e cordiale al professor Angori e all’arcivescovo Castellani che, con le loro relazioni, ci hanno commentato questo libro,riportandoci, Sergio, dentro le curiosità della nostra vita civile-economico-sociale cortonese dei secoli passati e , don Italo, dentro la grande storia ecclesiastico-teologica e religiosa della Chiesa cattolica italiana, europea e mondiale di cui la nostra diocesi è stata una piccola, ma importante e bel levigata pietra; “ un bel giardino di Dio” , come ebbe a definirla Papa Pio XI al giovane sacerdote Giuseppe Franciolini nel 1932 all’atto di inviarcelo come vescovo.

Tutti e due comunque ci hanno richiamato l’importanza della cultura, dei valori cattolici della piccola patria, che, come ci ha sottolineato l’arcivescovo Castellani, devono tornare ad incarnarsi nella nostra bella terra cortonese  che Dio ci ha donato.

Da parte mia davvero un grazie sincero per questa bella serata di memoria attiva sulla nostra civitas cattolica, che Isabella , Sergio e Italo ci hanno fatto passare insieme qui in Palazzo Casali e un invito a tutti a leggere e diffondere questo libro tra i giovani del nostro oggi, del nostro tempo. Un tempo senza memoria e tutto immerso nel pantarei di quella rivoluzione digitale, che ha innalzato il web a nuovo moloc dell’umanità, cercando di espellere dal mondo Dio e la sete di trascendenza, che, invece, è propria dell’uomo chiamato in terra a “seguir virtute e canoscenza”, come ci insegnò padre Dante e come ci ha invitato a fare poco fa l’arcivescovo Castellani, richiamandoci l’importanza fondamentale del tornare a camminare insieme, del dialogare a tutto campo con il mondo di oggi, del tornare sempre a cercare  Dio , come i vescovi cortonesi ci hanno insegnato.

A tutti, ancora grazie e  buon proseguimento di serata”

Ivo Camerini