L’Etruria

Redazione

No, i funghi di Puck non si rubano

Ladri notturni devastano l’habitat del bosco degli etruschi,rubando ovuli e porcini destinati allo studio universitario

No, i funghi di Puck non si rubano

Tempo di funghi anche in Valdichiana, ma, putroppo, anche tempo di brigantelli sconosciuti che, di notte o sul far dell’alba, s’introducono nel protettissimo Bosco di Puck in San Lorenzo di Cortona e fanno razzia di funghi porcini ed ovuli.

La mattina del 15 ottobre su invito della proprietaria e accompagnato dall’amico Michele Guida, presidente dei Medici per l’Ambiente (Associazione  Isde, Sezione di Arezzo), mi sono recato alle otto del mattino al noto bosco, rivitalizzato e conservato negli ultimi dieci anni  meravigliosamente dalla proprietaria dottoressa Fiammetta Piras, per un sopralluogo ai suoi straordinari funghi porcini ed ovuli, che, come i lettori ricorderanno, avevamo già conosciuto nella  visita serale del giugno scorso.

Fiammetta , puntualissima come sempre , sapendo anche della mia ormai proverbiale mancanza di tempo, ci attende sorridente e felice all’ingresso del bosco. Un bosco raro (forse unico)  che già sul viale d’ingresso aveva fatto salutare Michele e me da due magnifici porcini di oltre mezzo chilo, sbucati all’improvviso tra le foglie e sotto una quercia sul lato sinistro del nostro andare.

Fiammetta, nota ormai anche come la gentile regina del Bosco di Puck, siccome la pioggia sembra in arrivo, ci guida subito per i familiari sentieri di questo paradiso bioambientale  per farci fotografare i suoi amici funghi.

Subito però notiamo che qualche ladro di porcini e ovuli è entrato nel suo bosco e molti dei funghi, che ieri erano nati nelle parti più di confine del bosco, nella notte sono spariti. Sopratutto non si trova più l’intera famiglia di cinque ovuli, che ancora ieri sera alle 21 la dr.ssa Piras, munita di pila aveva controllato che fosse al suo posto per essere fotografata per i lettori de L’Etruria.

Niente da fare. Anche in tempo di Covid i ladri , i brigantelli non si fermano e se ne infischiano della tutela dell’ambiente. Gli ovuli e molti altri porcini, nonostante i tanti cartelli affissi con l’indicazione che si tratta di funghi preziosi che servono alla biodiversità del bosco e all' osservazione scientifica di alcuni ricercatori universitari, che studiano la natura di questo habitat, sono spariti e le staccature sono proprio fresche.

Al sottoscritto e all’amico dottor Michele Guida non resta altro che associarsi al dolore della dottoressa Fiammetta Piras e invitarla a fare denuncia contro ignoti ai carabinieri di Terontola.

I carabinieri, poco dopo aver  ricevuta la telefonata, guidati dal loro Comandante ,maresciallo Matteo Brucato,  nella stessa mattinata si sono recati sul posto per constatare questa invasione di proprietà privata ed asportazione di prodotti del bosco destinati non al consumo umano, ma allo studio per la difesa e la promozione della vita naturale che qui ,in questo bosco etrusco unico al mondo, trova il suo habitat eccezionale.

Siamo sicuri che , visto che c’è anche un sistema di videosorveglianza, i furbetti verranno presto individuati.

A tutti i nostri lettori l’invito a gridare ai quattro venti il vecchio, caro passaparola dei nostri nonni contadini: “No, No,  i funghi del Bosco di Puck non si rubano”.

Nelle foto di corredo, il dottor Michele Guida in un momento della sua osservazione dei "fairy circles"o cerchi delle fate e alcune immagini dei super porcini della dottoressa Piras salvatisi dai ladri. PS: i ladri di prodotti di bosco e di campo, purtroppo, sono in grande aumento anche nelle nostre terre cortonesi ancora coltivate da cittadini che credono nella piccola economia di sussistenza e non hanno i mezzi e  le risorse finanziarie necessarie per recintare i loro terreni.

Ivo Camerini