Nella sera di questo Sabato Santo 2025, una dolorosa notizia inattesa è arrivata nella nostra Cortona: il poeta dialettale , grande bibliofilo e collezionista d arte e grande studioso della cultura cortonese, professore Rolando Bietolini è morto.
Rolando era stato ricoverato nei giorni precedenti all' ospedale San Donato di Arezzo in seguito all' aggravarsi delle sue condizioni di salute , che, da diversi mesi, lo avevano costretto nella sua casa di San Marco, che negli ultimi vent'anni aveva trasformato in uno splendido museo della nostra cultura religiosa , dedicato in particolare a Santa Margherita.
Autore di molte pubblicazioni e testi vari, ricordiamo qui la sua ultima fatica letteraria, pubblicata circa quindici anni, io con la foto del 2010 che lo ritrae mentre regala il suo bel libro "Il Vangelo 'n versi cortonesi" al Maestro Franco Migliacci insignito in quell' anno del Premio della Civiltà Contadina. Con il collega Carlo Roccanti e con chi scrive , nella foto sul palco di San Pietro a Cegliolo, Rolando è stato dal 1993 al 2019 il grande animatore e attore principale del Premio di Poesia in dialetto chianino.
Carlo Roccanti così lo ricorda sui social: "Con immenso dolore comunico che Rolando Bietolini è scomparso stasera presso l'ospedale di Arezzo dove era ricoverato in condizioni disperate. Con Rolando scompare un fedele amico del CST, protagonista assieme a me di tante belle serate con al centro la nostra comune passione: il Dialetto Chianino del quale è stato maestro insuperabile e grande divulgatore. Il Centro Sociale è vicino alla moglie Silvana e alla famiglia che abbraccia in questo momento di prova e di dolore".
L' Amministrazione comunale di Cortona, in un post sui social, così ricorda Rolando: " L’Amministrazione comunale esprime cordoglio per la scomparsa di Rolando Bietolini. Poeta dialettale, testimone della cultura popolare, Bietolini è stato animatore di iniziative culturali e autore di numerose pubblicazioni fra cui «El Vangelo ’n versi cortonesi», un’opera attraverso cui ha portato l'attenzione sul dialetto quale forma di identità territoriale. Rolando Bietolini aveva 82 anni.
«Piangiamo la scomparsa di un grande testimone della nostra cultura - dichiara il sindaco Luciano Meoni - esprimiamo vicinanza alla famiglia e a tutti coloro che in Bietolini hanno trovato un riferimento lucido e mai scontato dei nostri valori».
I funerali religiosi di Rolando Bietolini si sono svolti il 22 aprile, nel giorno dell' Angelo, con una Santa Messa funebre presieduta dall' arcivescovo emerito di Lucca, mons. Italo Castellani, che , all' omelia, ha tracciato un toccante ritratto di questo nostro concittadino così attento alla nostra cultura cortonese, ai valori religiosi e popolari della nostra terra.
Ecco alcuni passaggi di questa profonda e sentita omelia di mons. Castellani : "Rolando Bietolini, prima di partire verso l'Eternità, ci ha fatto l'ultimo graditissimo scherzo lasciandoci un suo libretto, firmato dall'Autore e cosi datato a mano dai Suoi Familiari il giorno della morte -"A di d'addio....19 Aprile 2025", come da Lui graficamente predisposto. L'opuscolo con una significativa ricerca e documentazione di frasi celebri sulla morte lasciateci da Scrittori, Poeti, Artisti...-oltre Sue personali simpatiche vignette - non manca dell'epitaffio per la lapide: "Fui quasi sempre vero....Fretta, fretta ecco dove sono arrivato...".
Importante e significativo il titolo, a commento della vignetta del dialogo con la morte armata di falce, con il volto pensoso dell'Autore mentre si gratta il capo e si chiede infastidito: "Chi mi ha spento il sole?".
Proprio questo Tuo profondo interrogativo, carissimo Rolando. mi da lo spunto per l' omelia, a partire dal Cero Pasquale che la Liturgia pone ai piedi della Tua bara e acceso nella Liturgia della Veglia Pasquale con queste parole del sacerdote:"Cristo Risorto: Luce che non si spinge mai!", quasi risposta alla Tua profonda domanda oltre il commento ulteriore delle Scritture Pasquali annunciate:"Cristo Risorto non muore più...e noi con Lui".
La fede di Rolando nella Resurrezione mi sembra ben documentata nella preghiera da Lui scritta rivolta a Santa Margherita, di cui era devotissimo come documentato anche dal prezioso "Museo Margaritiano" custodito nella Sua abitazione e di cui andava fiero:"O gloriosa Santa Margherita....concedici anche la speranza di conseguire la Corona della Eterna Beatitudine" . Grazie, carissimo Rolando della sincera amicizia, che mi hai donato sin da anni lontani di colleghi insegnanti presso le Scuole Superiori di Cortona. E grazie infine del mandato, sarei per dire il testimone, che lasci a tutti noi nell'opuscolo sopracitato: "Mai ho potuto vivere senza riso ....VIVI ALLEGRO!".
Dopo il saluto della preghiera cristiana e il grande applauso dei presenti all' uscita della salma dalla chiesa, Rolando è stato accompagnato nel suo ultimo viaggio terreno al Cimitero di San Marco, dove ora riposa in pace in attesa della Resurrezione universale.
La sua grande cultura e la sua simpatica ironia di cortonese testimone del sempre praticato principio del " castigat ridendo mores" mancheranno ogni giorno ai noi suoi amici e ai cortonesi tutti. Amici e conoscenti che tramanderanno a figli e nipoti non solo il suo grande e prezioso tesoro di uomo di cultura, ma anche quello della sua testimonianza di vita cristiana di una volta caratterizzata dall' amore alla verità e all' onestà. Verità ed onestà di una persona perbene che nella lapide della sua tomba ha voluto che fosse scritto: " Fui quasi sempre vero".
L'Etruria, di cui Rolando è stato un importante ed assiduo collaboratore, si associa alle parole di dolore del suo amico poeta Roccanti e si unisce all' abbraccio di parenti ed amici alla moglie Silvana, al figlio Augusto, alla nuora Lia - Elena Mereuta e all' amato nipotino Adriano.
Ivo Camerini