L’Etruria

Redazione

“The miracle man” di Maurizio Cigognetti

Dagli Armari in Casale di Cortona un romanzo da futuro prossimo

“The miracle man” di Maurizio Cigognetti

Per diversi  anni ho  incrociato Maurizio Cigognetti di sfuggita ai Barocci e sono passato spesso vicino alla sua casa agli Armari in Casale di Cortona, sul limitare del fosso Vingone e di fronte al piccolo pianoro di Santarso, senza mai parlarci o farci amicizia. Da due mesi invece ho avuto il piacere e l’onore di conoscerlo e ho scoperto che non solo è un brillante conversatore , un uomo colto e simpatico, ma un affermato fotografo e regista pubblicitario milanese. E’ altresì  autore di un bel romanzo di oltre trecento fitte pagine “The miracle man” , cioè intitolato come il romanzo di Frank L. Packard del 1914 e del film realizzatoci nel 1919, su copione teatrale scritto da George M.Cohan, dal grande regista del muto George Loane Tucker , appunto: “L’uomo del miracolo”.

Si tratta di ben ottantadue capitoli-racconti che messi in fila, dopo essere stati scritti in treno, al bar e nelle sale d’attesa, durante i suoi frequenti viaggi tra Milano e Cortona, ci portano, attraverso un filo d’Arianna molto labirintico,al miracolo del protagonista , tale Enrico Camillini, che, nel suo viaggio visionario e profetico del futuro che verrà , dà vita al cibo che non manca mai e al frigo e alla borsa della spesa mai vuoti in quanto egli inventa il cibo e la spesa replicanti. Insomma di tutto ciò che serve per vivere più ne consumi e più si replica ed è gratuitamente a tua disposizione.

Al limitare di pagina trecento avviene il racconto che manda in precipizio borse , banche e lor signori dell’ industria. Nell’ultimo racconto,  infatti , Maurizio Cigognetti fa dare ad una edizione straordinaria del Tg la seguente notizia: “ … in tutto il mondo le industrie hanno automatizzato la produzione e ridotto tutta la manodopera , creando disoccupazione globale e togliendo consumatori dal mercato, ma il disoccupato Enrico Camillini ha replicato la spesa della sua borsa e ora nella città di Ouagadougou risulta ci siano stati un centinaio  di replicazione della spesa. Questo fenomeno di replicazione di cibo e spesa si sta diffondendo però davanti  anche a centinaia di centri commerciali di tutte le città del mondo. Le borse stanno crollando e con loro sta crollando  il capitalismo neoliberista”.

I governi e i poteri riservati sguinzagliano i loro agenti alla cattura del "pierino" Enrico Camillini, ma il romanzo non ci dice se ciò avvenga o meno. Il sogno di un mondo non più governato dalla finanza e dalle macchine dell’intelligenza artificiale sembra avverarsi, ma l’autore non ce ne dà contezza.

I capitoli-racconti rimangono così  romanzo. Romanzo godibile naturalmente, ma che rimane, per ora,  solo il sogno narrativo di un contadino tuttofare , come si definisce Maurizio Cigognetti, che nella sua isola degli Armari tenta di profetizzare il futuro dell’umanità, ben  sapendo che in quell’angolo di mondo grandi cose possono essere sognate e profetizzate;  come successe al grande Annibale Barca, che proprio a Casale, nel 217 A.C. , preparò la sua battaglia vittoriosa del Trasimeno.  

Nel mezzo del dramma di queste assurde giornate minate dal Covid-19 chissà che dalla nostra tribolata, povera montagna il messaggio non si diffonda in tutto il globo e riporti le persone umane all’ancestrale assioma del “festina lente” ( affrettati lentamente).

In fondo, nel momento in cui Maurizio si appresta a seguire la moglie Margaret  nel suo ritorno alla  lontana terra di Australia, noi gli auguriamo di  trasferire in quelle terre, che una volta chiamavamo del nuovissimo mondo, i ritmi lenti e il viver di poco che, da oltre ventidue secoli,  fa campare e sfamare con “vin de nuveglie e pan de legno i montagnini  degli Armari e della nostra autarchica montagna.

Ivo Camerini