L’Etruria

Redazione

Una mostra celebra la dimensione familiare del grande pittore Gino Severini

Venerdì 16 dicembre l'inaugurazione

Una mostra celebra la dimensione familiare del grande pittore Gino Severini

A conclusione delle attività organizzate in Italia e nel Mondo per il cinquantenario dalla morte del pittore cortonese Gino Severini (1883-1966), l'Archivio Severini Franchina ed il Comune di Cortona assieme al MAEC presentano una preziosa piccola esposizione di ritratti di famiglia di Gino Severini.

Titolo della mostra “SEVERINI, LA FAMIGLIA: CORTONA   e si terrà a Cortona in Palazzo Casali dal 16 Dicembre 2016 – 5 Febbraio 2017

La cerimonia di inaugurazione si svolgerà venerdì 16 dicembre alle ore 16 nel salone Mediceo di Palazzo Casali alla presenza del Sindaco di Cortona Francesca Basanieri, della direzione del MAEC e i rappresentanti dell’Archivio Severini Franchina.

La dimensione familiare è sempre stata molto importante nella vita di Severini, trovando felice realizzazione nell'incontro con sua moglie Jeanne Fort, e tramandandosi poi attraverso le figlie Gina e Romana fino alle generazioni attuali.

Questa sensibilità verso la famiglia, forse dovuta alla condizione di esule che ha caratterizzato sia la vita di Severini in Francia che quella di Franchina lontano dalla sua terra siciliana, trova nel “ritorno” a Cortona, realizzato dai Franchina, il proprio compimento.

Le opere proposte, che saranno esposte in palazzo Casali, sono pensate per integrare i corrispondenti ritratti nella sala Severini della collezione del MAEC, volendo in questo modo rappresentare il senso del ritrovarsi nel “ritorno a casa”.

La città di Cortona, oltre a rappresentare questo senso di famiglia, è stata anche testimone attiva, ha visto e vissuto le diverse fasi dello svolgersi di questa storia.

Molti sono gli amici che possono raccontarla, amici di Gino e Jeanne, di Gina e Nino, di Sandro e Jennifer ed oggi di Romana, Alessandra e Daniel. Quattro generazioni di Cortonesi ai quali questa mostra è dedicata. Un “pensiero” di presentazione dell'Archivio alla città in occasione del suo prossimo trasferimento negli spazi di Palazzo Casali.

L'Archivio Severini Franchina conserva l'unicità di questa storia artistico-familiare; partendo dal poeta francese Paul Fort, padre di Jeanne Fort che divenne a Parigi moglie di Gino Severini, passando per Gina Severini, la figlia che sposò lo scultore Nino Franchina, fino a Sandro Franchina, loro figlio, che diventò un regista e sceneggiatore cinematografico.

Creato e curato per oltre cinquant'anni da Gina Severini Franchina, e poi integrato dalla nipote Alessandra Franchina, raccoglie documenti, fotografie, film, opere, cataloghi, libri, appunti, poesie e bozzetti degli artisti di famiglia. Quindi raccontare della famiglia è parlare di come effettivamente sia nato l'Archivio e di come questi legami si siano tradotti in opere, nei diversi campi dell'arte..

Queste le opere proposte in mostra mostra quindi propone:

Madre di Gino, Settimia Antonini, 1936-40 circa - Ritratto di Paul Fort, litografia 1931 - Projections conjuguées de la tête (Jeanne), inchiostro di china su carta, 1920 - Autoritratto di Gino Severini, tempera su carta, 1936 - Ritratto di Gina, olio su tela, 1938 - Ritratto di Romana, china nera su carta, 1942 - Gli sposi (Gina e Nino), tracciato di matita su carta, 1939 - Sandro piccolo a Collalbo, olio su tavola, 1942 -

Ritratto di Sandro e Romana a Collalbo, china rossa su carta, 1943 (di Nino Franchina) collezione Romana Severini - Testa di Sandro, bronzo (di Nino Franchina).