L’Etruria

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L'analisi del Pd di Castiglion Fiorentino sul documento unico di programmazione

Il partito commenta anche le dichiarazioni dell'assessore Milighetti

L'analisi del Pd di Castiglion Fiorentino sul documento unico di programmazione

Il Documento Unico di Programmazione presentato dall’Amministrazione Comunale per gli anni 2016-2018, si presta ad alcune considerazioni.

La prima è che il nostro Comune, alla luce dei provvedimenti presentati, sembrerebbe aver chiuso la fase di dissesto e quindi finalmente l’attuale maggioranza potrà finalmente fornire prova delle proprie capacità senza trincerarsi dietro la giustificazione “siamo senza soldi e quindi abbiamo le mani legate”.

La rapida uscita dalle difficoltà economiche, avvenuta senza vendere nemmeno un mattone del patrimonio comunale e senza dismettere nessuna partecipazione, conferma quello che noi abbiamo sempre sostenuto e cioè che il Comune aveva fondamenta solide.

La dimostrazione più chiara, oltre alle dichiarazioni dell’Organo Straordinario di Liquidazione “mai visto un dissesto chiudersi così rapidamente”, sta nel fatto che, a differenza di quanto avvenuto da altre parti, sono stati pagati regolarmente gli stipendi dei dipendenti, i mutui sono stati onorati e, anche nella fase di dissesto, sono state impegnate somme consistenti per incarichi esterni, opere di manutenzione, iniziative pubbliche.

Finalmente le cose cominciano a chiarirsi, tanto che oggi l’Amministrazione, per bocca dell’Assessore Milighetti, può prendersi il merito di una diminuzione della pressione fiscale.

E qui viene fuori la seconda considerazione. L’Assessore ha annunciato che ci sarà una riduzione dell’0,1 per mille sui capannoni artigianali, industriali e attività commerciali. Quando si diminuiscono le tasse è sempre un bene, quella che non ci convince è la dichiarazione dell’Assessore che “gli imprenditori invece di pagare l’imposta reinvestiranno questi soldi nelle azioni di sviluppo e di rafforzamento delle stesse attività imprenditoriali, permettendo così agli imprenditori d’investire sulla propria azienda, mantenendo il livello occupazionale”. Questa è una colossale presa in giro. Facendo un po’ di conti le parole di Milighetti appaiono veramente fuori scala.

Per fare un esempio, un artigiano di Castiglion Fiorentino che paga adesso una cifra pari a 4.000 euro l’anno di IMU, avrebbe un risparmio di 40 euro l’anno ! Un po’ poco per rilanciare sviluppo, occupazione e lavoro.

Si potrà dire “meglio di niente” e su questo siamo d’accordo, però si smetta di spacciare il piombo per oro. I casi son due, o l’Assessore Milighetti non sa come funziona un’impresa, oppure fa solo propaganda.

I suoi espedienti sono quelli di un imbonitore di piazza, come quando preannuncia aiuti alle imprese del centro storico. E’ inutile proclamare, a parole, di voler difendere le piccole attività commerciali e poi vantarsi, come ha fatto il Sindaco, che si apriranno grossi centri commerciali fuori dal paese. La verità, come dimostra il documento di programmazione, è che questi amministratori non sanno proprio cosa sia la programmazione. Vanno avanti con interventi spot e post su facebook pensando di incantare i Castiglionesi, ma i problemi restano tutti sul tappeto. 

L’attuale maggioranza si è presentata in campagna elettorale vestendo i panni dei “salvatori della patria”, non ci pare che questa qualifica gli si cucia bene addosso. Se davvero avessero voluto fare qualcosa di buono e giacché il Governo Renzi ha tolto l’IMU sulla prima casa, avrebbero dovuto abbassare in maniera consistente le aliquote ed aiutare le famiglie e le imprese, non a chiacchere ma con i fatti.