L’Etruria

Redazione

Ultimi giorni per ammirare, godere e ascoltare i voli dei rondoni

Un arrivederci speciale ai rondoni di Bruno Nocentini

Ultimi giorni per ammirare, godere e ascoltare i voli dei rondoni

Attorno al venti di luglio o al massimo con la fine del mese i rondoni lasciano i nostri cieli e ripartono per i cieli africani. Ce lo segnala l’amico Bruno Nocentini, esponente della Lipu cortonese e grande difensore di rondini, rondoni e balestrucci, invitando tutti coloro che amano la natura a godersi in questi ultimi giorni il meraviglioso spettacolo, che, soprattutto i rondoni, ci regalano nei nostri cieli al mattino e alla sera con i loro voli e i loro garruli canti.

I rondoni sono uccelli migratori che arrivano in Europa nei mesi primaverili. Arrivano dall'Africa dopo lunghi e difficoltosi viaggi. Sono facilmente riconoscibili per il loro verso caratteristico che segna le giornate d'estate e per il loro volo rapido che li porta a sfrecciare sopra le nostre teste. Sono uccelli piccoli e molto rapidi, dal colore scuro, che si nutrono di insetti. Il rondone comune è il primo a partire. Già alla fine di luglio/inizio agosto, vola verso i suoi quartieri di svernamento africani.

Per molti , compresi i poeti del passato, questi stupendi uccelli che vediamo sfrecciare in cielo in primavera e d’estate sono tutti “rondini”. Invece si tratta di tre tipi di uccelli ,simili tra loro, ma diversi: rondini, rondoni e balestrucci. Il rondone , soprattutto il comunissimo Apus apus fa parte della famiglia degli Apopidi. Questo uccello è capace di raggiungere velocità impressionanti, e (in pochi lo sanno) di dormire in volo. Si nutrono di migliaia di insetti al giorno, tenendo sotto controllo la popolazione di zanzare nei mesi estivi.

Quindi, come raccomanda Bruno Nocentini, bisogna far di tutto per accogliere questi uccelli e far trovare loro i famosi buchi nei palazzi delle città o nelle case di campagna, come facevano una volta i nostri nonni.

Ai rondoni, alle rondini e ai balestrucci, il grande poeta Giovanni Pascoli, attento cantore della natura, dedicò versi straordinari e imperituri, che volentieri riprendo per concludere questo appello di Bruno Nocentini a mettere il naso  all’insù verso il nostro cielo ancora in queste ultime mattinate e serate di luglio 2023 e dare un arrivederci speciale a questi meravigliosi uccelli: “Che voli di rondini intorno! /Che gridi nell’aria serena!/La fame del povero giorno/prolunga la garrula cena./La parte, sì piccola, i nidi /nel giorno non l’ebbero intera./ Nè io … che voli, che gridi,/ mia limpida sera!”.

Ivo Camerini