L’Etruria

Redazione

Testo Unico sul Turismo in Toscana, ecco cosa cambia

Testo Unico sul Turismo in Toscana, ecco cosa cambia

Approvata in consiglio regionale la legge di modifica al Testo Unico in materia di Turismo. Tra le novità principali l'adeguamento della normativa sugli affitti turistici a seguito delle recenti novità legislative introdotte dallo Stato, l'istituzione degli ‘ambiti turistici omogenei', disciplina più flessibile dell'albergo diffuso, un aggiornamento della definizione di camping village, la sospensione per un anno dei corsi per l'abilitazione all'esercizio di guida turistica fino alla definizione del profilo nazionale relativo e in generale modifiche varie che rivisitano l'intero TU in seguito a quelle intervenute a livello nazionale.

"Con il voto di oggi in aula – ha commentato soddisfatto l'assessore regionale al turismo Stefano Ciuoffo - portiamo a compimento il percorso normativo del TU definendo le norme sugli ambiti turistici omogenei che nel TU erano enunciati. In più, a un anno e mezzo dall'emanazione nel dicembre 2016, lo aggiustiamo e miglioriamo in alcuni punti in seguito a cambiamenti sopravvenuti della legislazione nazionale e ad un confronto con operatori ed enti locali. Adesso l'impianto è dotato di tutti i pilastri normativi su cui era stato concepito: un testo più al passo con i tempi che stiamo vivendo, maggiormente rispondente alle esigenze degli operatori del settore, all'insegna della semplificazione amministrativa, ma anche di turisti e consumatori, coniugando una miglior tutela e capacità di accoglienza nei loro confronti".

"La grande novità di oggi – ha aggiunto Ciuoffo – è l'istituzione degli ‘ambiti omogenei': la legge 86/2016 disciplina il sistema della governance e prevedeva, in materia di informazione turistica e accoglienza, l'esercizio a livello sovra-comunale in forma associata all'interno di specifici ambiti che oggi abbiamo definito geograficamente. Un modo nuovo per programmare promozione e servizi ai visitatori, partendo dalle specificità dei territori i quali, a prescindere dai confini provinciali, possono fare sistema per far emergere le proprie peculiarità. Ringrazio per il lavoro prezioso e complesso svolto in questi mesi dagli uffici, dalla Seconda Commissione e del suo Presidente Gianni Anselmi e dal Consiglio nella sua interezza: non è così scontato individuare suddivisioni, specialmente in ambiti consoli dati come quello del turismo. Il quadro disegnato da questo provvedimento – ha detto ancora l'assessore - dà omogeneità, aiuta a costruire pacchetti turistici che includono territori che già naturalmente condividono caratteristiche simili ed i comuni vengono perciò messi in condizione di agire, affinché il turismo diventi economia diffusa e permetta di valorizzare e far conoscere tutti i territori".

"Abbiamo, infine, inserito due provvedimenti di rilevante interesse – ha concluso l'assessore -: da un lato adeguiamo la nostra normativa sugli affitti turistici a quanto previsto dal governo con l'art.4 del D.L.50/2017 che ha definito molte delle problematiche che avevamo provato a normare con la nostra legge. In particolare, il provvedimento nazionale definisce l'affitto breve, precisa il percorso normativo per giungere alla definizione di attività imprenditoriale e chiarisce l'applicazione a questa realtà della tassa di soggiorno. In ultimo raccogliamo le richieste delle delle associazioni per una sospensione dei corsi di abilitazione per l'esercizio di guida turistica per un periodo massimo di un anno o fino alla emanazione di un provvedimento nazionale che definisca il profilo della guida turistica nazionale".

Queste in sintesi le altre modifiche approvate.
Per alberghi e strutture turistiche all'area aperta (campeggi e camping village, villaggi turistici) possibilità di esercitare saune e bagni turchi, limitatamente agli alloggiati, senza la presenza necessaria dell'estetista (mentre il servizio di centro benessere sia per gli alloggiati che per gli esterni dovrà necessariamente prevederla). Una più flessibile disciplina dell'albergo diffuso. Possibilità per i campeggi di assumere la denominazione di camping village qualora le piazzole allestite con casette mobili superino il 30% del totale e non oltre il 70%, di fatto consentendo la trasformazione da campeggio a camping village che si realizza velocemente e senza aggravi amministrativi urbanistici.

Gli ambiti turistici proposti sono 28 e al loro interno i comuni potranno associare le funzioni di informazione e accoglienza turistica sovracomunale. Eventualità consentita anche in ambiti contigui qualora i comuni decidano di farlo. Alcuni degli ambiti (come il Chianti e l'Amiata) sono disegnati superando i confini provinciali, facendo prevalere le identità comuni ai tradizionali perimetri amministrativi. Ciascun ambito potrà svolgere attività di promozione in convenzione con Toscana Promozione Turistica, affermando così una sua visibilità e concorrendo con la sua specificità alla promozione della Toscana nel suo complesso. Questi i 28 ambiti: Firenze e Area Fiorentina, Chianti, Mugello, Empolese Val d'Elsa e Montalbano, Area Pratese, Arezzo, Casentino,Valtiberina Toscana,Valdarno Aretino,Val di Chiana Aretina, Val di Chiana Senese,Val d'Orcia,Terre di Siena,Amiata,Maremma Toscana Area Sud, Maremma Toscana Area Nord, Terre di Valdelsa e dell'Etruria Volterrana, Costa degli Etruschi, Elba e Isole di Toscana,Versilia, Livorno, Garfagnana e Media Valle del Serchio, Riviera Apuana, Lunigiana, Piana di Lucca, Pistoia e Montagna Pistoiese, Valdinievole, Terre di Pisa.