L’Etruria

Ufficio stampa

Dal 19 marzo a Cortona alla scoperta della scrittura degli etruschi

Presentato a Firenze l'evento organizzato da Museo del Louvre, Museo Henri Prades di Lattes e MAEC

Dal 19 marzo a Cortona  alla scoperta della scrittura degli etruschi

La diffusione della scrittura etrusca è un tema affascinante che ci parla di una lingua, di un popolo e di una cultura attraverso conquiste, commerci, idee, storie che hanno avuto luogo in tutto il bacino del Mediterraneo fra il settimo e il primo secolo avanti Cristo.

Per oltre trent’anni non sono state organizzate mostre internazionali sul tema della scrittura etrusca. È per questo che, alla luce delle recenti scoperte di epigrafi etrusche vicino a Montpellier e al ritrovamento a Cortona del terzo più lungo testo etrusco esistente, la Tabula cortonensis, il Museo del Louvre, il Museo Henri Prades di Lattes, e il MAEC di Cortona hanno deciso di progettare questo grande evento archeologico.

La mostra, di straordinaria valenza scientifica, sarà composta di alcune delle testimonianze più importanti dell’epigrafia etrusca, dalla Mummia di Zagabria alle lamine di Pyrgi e illustrerà ai visitatori, come mai prima d’ora era stato fatto, la diversità dei supporti e delle tecniche di scrittura, così come le scoperte degli ultimi anni di studi in materia. I reperti, provenienti da alcuni dei più importanti musei del mondo, saranno in esposizione a Lattes fino al 29 febbraio. Da lì partiranno alla volta di Cortona per l’inaugurazione della mostra Etruschi maestri di scrittura del prossimo 19 marzo.

Un idioma, quello etrusco, oggetto di profondi studi che resta per certi versi ancora misterioso. Restano infatti irrisolti i significati specifici di molte parole, in particolare quelle che non presentano parentele con le lingue antiche più note. La difficoltà di comprensione della scrittura etrusca dipende essenzialmente scarsità di testi lunghi e dalla ripetitività dei testi brevi in nostro possesso, spesso di natura funeraria, giuridica o commerciale.

Etruschi maestri di scrittura intende dimostrare, con il nuovo catalogo, i progressi negli studi nella sintassi e nella grammatica, attraverso una rilettura e una nuova interpretazione di molti epigrafi e alcune novità assolute. Le iscrizioni (siano esse su oggetti di uso quotidiano, su oggetti di culto, su statue o su atti) saranno classificate in mostra per settori di appartenenza: dalla sfera del rito a quella del sacro, dall’ambito funerario a quello giuridico.

Un altro aspetto importante riguarderà i supporti e le tecniche scrittorie, le modalità di insegnamento e di trasmissione dell’alfabeto, le tipologie letterarie attestate, le vicende, talora avventurose, di alcuni testi. Grande attenzione è stata riservata all’allestimento della mostra nelle sale di Palazzo Casali, un’esposizione che vuole trasformare il segno della scrittura etrusca in una forma d’arte, al limite del design, con una grafica innovativa e coinvolgente. Numerose saranno le iniziative culturali previste per tutto il periodo dell’evento: conferenze, convegni, mostre di arte contemporanea.

Etruschi maestri di scrittura rappresenta un appuntamento imperdibile per chi ama gli etruschi nonché una delle più importanti mostre archeologiche in Italia nel 2016.

Il catalogo della mostra è di Silvana Editoriale e rappresenta un approfondimento fondamentale per una comprensione della lingua Etrusca.

Monica Barni - Vice Presidente Regione Toscana, Assessore Cultura, Università e Ricerca: «La civiltà etrusca ha avuto il cuore in Toscana, ma estende la sua influenza oltre i confini italiani. La collaborazione con le istituzioni culturali francesi ha grande importanza e grande è il nostro ringraziamento per tutti quelli che hanno collaborato e reso possibile questo evento. Mi preme sottolineare come ci sia stata volontà e capacità di costruire reti e sinergie. Per la Regione la Mostra Gli Etruschi Maestri di Scrittura è un'occasione importantissima sia su piano scientifico che per la valorizzazione del nostro patrimonio archeologico. La speranza è che cresca ancora l'interesse per l’archeologia, a cui sono dedicati più di 100 musei Toscani, ta di loro il Museo dell'Accademia Etrusca di Cortona spicca per la la modernità del suo approccio. Il tema della mostra mi affascina moltissimo, dati anche i miei trascorsi professionali. Aver valorizzato le iscrizioni e soprattuto aver riflettuto sulla loro contestualizzazione  mi sembra un'operazione importantissima. Sarò a Cortona il prossimo 18 marzo per inaugurare questa mostra. Il mio auspicio è che questa mostra parli ad un pubblico internazionale conoscere alcuni tratti delle comuni origini rafforzi il legame tra i popoli». 

«È un un grande orgoglio essere Sindaco di Cortona e in una giornata come questa lo è ancora di più - ha commentato Francesca Basanieri. Grazie alla collaborazione all'impegno di tutti c'è stata la capacità di costruire un evento che valorizza al massimo l’arte e la cultura di uno dei popoli più antichi d’Europa. Gli Etruschi ci hanno insegnato a uscire dai confini, a contaminarci con altri popoli e a far conoscere le nostre eccellenze. Una lezione ancora oggi molto importante che questa mostra valorizza in pieno. Mi preme ringraziare tutti coloro che si sono spesi per la buona riuscita della mostra a partire dall'Accademia Etrusca di Cortona».

Erano presenti alla conferenza stampa la Console francese Isabelle Mallez che ha portato il saluto delle istituzioni culturali transalpine che hanno collaborato alla realizzazione della mostra; i curatori della mostra; Luca Fedeli che ha portato i saluti della Soprintendenza Archeologica della Toscana; i curatori della Mostra Paolo Bruschetti e Paolo Giulierini; il Lucumone dell'Accademia Etrusca Giovannangelo Camporeale.