L’Etruria

Redazione

Ci vuole una nuova Yalta!

Cortona ed Assisi dovrebbero candidarsi ad ospitarla

Ci vuole una nuova Yalta!

Stamattina al mio solito bar circolo culturale camuciese gli avventori per il caffè sulla via del lavoro quotidiano erano tutti preoccupati per questa voglia di guerra che c'è in giro tra i governanti del mondo.

Soprattutto erano angosciati perché si vogliono affidare le sorti dell' umanità al ritorno delle teorie del generale prussiano Carl Von Clausewitz, cioè alla tragica selezione dei popoli da parte  della guerra. Davvero un ritorno al triste passato delle guerre europee, mentre dopo la seconda guerra mondiale del Novecento si era scelto di vivere nella pacifica convivenza civile tra le nazioni.

Ecco cosa hanno detto due giovani mamme,  in sosta davanti al bancone per il loro caffè prima di correre al treno, che le porta a lavorare a cento km da casa per mantenere la propria famiglia.

Prima avventrice

“Se non si ritrova il lume della ragione questa volta si mette proprio male per la civiltà umana. Tutta questa voglia di dominio sul mondo, di una civiltà sull’altra come se il mondo dovesse divenire tutto uguale e tutti dovessimo pensarla allo stesso modo, di affermazione di una cultura, di una Weltanschauung sull’ altra con la forza delle armi porterà alla distruzione dell' Europa e di tante altre parti del mondo. Sono davvero preoccupata per il mio domani e quello dei miei figli."

Seconda avventrice

Anche io mi sento come te e penso che se non si riesce ad imporre ai governanti del mondo di sedersi ad un tavolo e di concordare un patto di convivenza politica e civile tra i popoli, come avvenne ad Yalta nel 1945, la tragedia della guerra non risparmierà nessuno, Italia compresa.

Cominciamo a manifestare sui posti di lavoro e sulle piazze d’ Italia per chiedere che si organizzi una nuova Yalta, magari nella nostra Cortona o nella vicina Assisi , culla come noi di valori di pace, di solidarietà, di fraternità, di democrazia e di libertà.

Alle prossime elezioni votiamo per coloro che sono per la pace e per il governo inteso come servizio al bene comune e non come avviene oggi: andare al governo  per ingrassare il proprio tornaconto personale, di gruppo o di banda affaristica."

Mentre le due giovani donne uscivano per andare al treno, gli altri avventori più grandi le hanno salutate con un sentito " forza citte, portate avanti le vostre belle idee. Non mollate i vostri valori di democrazia, libertà e pace!"

Amici lettori, il vostro giornalista di strada volentieri ha registrato e trascritto questa breve puntata della voce del popolo..

Ivo Camerini