L’Etruria

Redazione

Cortona incontra l’Arcivescovo Giancarlo Maria Bregantini

Giovedì 3 settembre all’Anfiteatro Parterre ,nel contesto dei festeggiamenti per Don Ottorino Capannini e Don Simone Costagli

Cortona incontra l’Arcivescovo Giancarlo Maria Bregantini

Come già annunciato nei giorni scorsi giovedì 3 settembre , alle ore 21,00, all’Anfiteatro del Parterre i cortonesi e le cortonesi, giovani e meno giovani, daranno inizio ai festeggiamenti per i sessant’anni di Sacerdozio dell’amato parroco Don Ottorino Capannini e per  i venticinque anni di sacerdozio del più giovane parroco don Simone Costagli, molto amato e stimato anche lui, pur nella breve esperienza di parroco cittadino, che, tra poco tempo, si concluderà per dar avvio al recente incarico in terra di Sansepolcro. I festeggiamenti si aprono con un evento di grande rilievo e spessore religioso e culturale: l’incontro-dibattito con l’Arcivescovo di Campobasso-Boiano, S.E. Mons. Giancarlo Maria Bregantini.

Chi è Monsignor Bregantini? Abbiamo la possibilità di presentarlo ai nostri lettori e alla pubblica opinione cortonese grazie ad alcuni appunti che abbiamo preso durante un incontro con coloro che stanno preparando questo  primo evento della  grande festa cristiana in onore dei due nostri amati sacerdoti cortonesi, che si concluderà martedì otto settembre in Santa Maria Nuova, come mostra il bel manifesto, qui riprodotto nella foto di corredo e che da più di dieci giorni è affisso in tutte le nostre chiese

“ L’Arcivescovo Giancarlo Maria Bregantini nasce a Denno nel “profondo Nord” (Val di Non, in Trentino “patria” della Mela Melinda) il 28 settembre 1948 e vive per molti anni , amandolo, nel “profondo Sud” tra Puglia e Calabria ed oggi è vescovo in Molise . Dopo aver frequentato la scuola media, il ginnasio ed il liceo dai padri stimmatini, studia teologia presso la diocesi di Verona e consegue la licenza in storia della Chiesa presso la Pontificia Università Gregoriana a Roma. Entrato nel 1959 nel seminario minore degli Stimmatini, emette nel settembre 1966 i voti temporanei nella congregazione, e dopo anni di studio e di esperienze di lavoro operaio in fabbrica, il 13 giugno 1974 emette la professione perpetua. Il 1º luglio 1978 viene ordinato presbitero stimmatino nella cattedrale di Crotone. Dal 1976 al 1987 è docente di storia della Chiesa presso il pontificio seminario regionale San Pio X di Catanzaro, insegnante di religione presso l'Istituto Nautico di Crotone, delegato diocesano per la pastorale del lavoro; successivamente viene nominato vicario parrocchiale presso la parrocchia di Santa Chiara di Crotone e cappellano del carcere circondariale nella stessa città. Nella Congregazione dei padri stimmatini è consigliere provinciale della provincia stimmatina, dal 1982 al 1985 e diviene formatore dei chierici stimmatini nel 1987. Si trasferisce a Bari, dove insegna storia della Chiesa presso l'arcidiocesi di Bari-Bitonto nello studentato teologico interreligioso della Puglia. Per molti anni è parroco nella parrocchia di San Cataldo a Bari e dal 1992 anche cappellano dell'ospedale C.T.O., che ha sede nel rione Marconi San Cataldo di Bari, nonché membro del consiglio dei consultori e insegnante di religione in un istituto religioso. In questo periodo è più volte intervenuto nelle trasmissioni curate in diretta da Telenorba dalla Fiera del Levante. Lascia la parrocchia solo alla fine di aprile 1994, dopo l'ordinazione episcopale. Il 12 febbraio 1994 papa Giovanni Paolo II lo nomina vescovo di Locri-Gerace; riceve l'ordinazione episcopale il 7 aprile successivo nella cattedrale di Crotone dall'arcivescovo Giuseppe Agostino, coconsacranti gli arcivescovi Vittorio Luigi Mondello e Giovanni Maria Sartori. Entra nella sede episcopale di Locri il 7 maggio. L'8 novembre 2007 papa Benedetto XVI lo nomina arcivescovo metropolita di Campobasso-Boiano; molti a Locri e in Calabria, protestano per questa nomina, vista come un allontanamento, ma lo stesso Bregantini ne spiega le motivazioni, in una lettera aperta inviata alla diocesi calabrese e alla stampa. Rimane amministratore apostolico di Locri-Gerace in attesa della presa di possesso della nuova sede, avvenuta il 19 gennaio 2008. Il 17 luglio 2009 concelebra la messa solenne nella cattedrale di Campobasso per le esequie del paracadutista Alessandro di Lisio scomparso in Afghanistan. Il 4 ottobre 2011 celebra ad Assisi la messa in onore di san Francesco, patrono d'Italia, nell'anno in cui la nazione celebra il 150º anniversario dell'indipendenza e il Molise offre l'olio per la lampada votiva. Nel 2014 scrive le meditazioni per la via Crucis che papa Francesco presiede al Colosseo la sera del Venerdì Santo. Lo stesso anno, il 5 luglio, concelebra la messa del Pontefice svoltasi a Campobasso. Nel 2006 riceve il premio "Angelo Narducci" da mons. Bassano Staffieri, vescovo della Spezia-Sarzana-Brugnato, in occasione della 31ª festa del quotidiano Avvenire. Acquista notorietà anche civile, inserendo nella sua azione pastorale una coscientizzazione del popolo che in concreto significa dura ed efficace opposizione alla 'ndrangheta. Nel corso del suo episcopato nella diocesi calabrese commina la scomunica a «coloro che fanno abortire la vita dei nostri giovani, uccidendo e sparando, e delle nostre terre, avvelenando i nostri campi», in riferimento alla distruzione da parte delle cosche di alcune serre del Progetto Policoro, promosso dalla CEI.

Riassumendo, tre sono i passaggi significativi della sua vita: 1)Durante il periodo di formazione in Seminario nei primi anni settanta –durante gli “anni caldi” del mondo operaio- ventenne, lavora come operaio metalmeccanico nel porto di Marghera.

2)Durante i primi anni di ministero sacerdotale, oltreché vivere il ministero in parrocchia nella periferia più  povera di Bari, esercita il servizio sacerdotale come Cappellano nell’ impegnativo carcere di Crotone.

3)Nominato Vescovo gli viene assegnata da San Giovanni Paolo II°,  come prima Sede Episcopale , la Diocesi di Locri-Gerace. Una sede episcopale socialmente e culturalmente impegnativa e a “rischio…”:  il Suo generoso ministero fa notizia, tra l’altro, per la scelta di liberare i giovani dal cadere nelle maglie della  malavita sul territorio della Locride, creando, per loro e con loro, Cooperative di lavoro, in particolare valorizzando il “bergamotto”, prodotto locale e base per la produzione dei profumi. Viene trasferito in terra Molisana, a Campobasso, ove con molto seguito e grande accoglienza sta mettendo a frutto il Suo notevole bagaglio spirituale , culturale e pastorale.

 In sintesi, per usare un’espressione cara a Papa Francesco, Bregantini è un Vescovo  profeticamente donato alle 'periferie esistenziali' dei nostri giorni .”

Tutti i cortonesi e le cortonesi sono invitati giovedì sera dopo cena a ritrovarsi, nel rispetto delle norme anticovid, ai giardini del Parterre, spazio anfiteatro o vecchio cinema all’aperto, per ascoltare e dialogare con un vescovo testimone del nostro non facile presente. Un vescovo che, fatto non secondario, viene da lontano ad omaggiare i Sessant’anni di Sacerdozio di un testimone storico della Cortona di ieri e di oggi, del Vangelo e della Vita Cristiana, come il nostro amatissimo e stimatissimo Don Ottorino Capannini.

Ivo Camerini