L’Etruria

Redazione |

Figli di un Dio Minore

Figli di un Dio Minore

Stiamo trascorrendo i primi giorni dell’anno 2023 e ancora viviamo gli echi degli auguri scambiati con i parenti stretti e lontani. L’allegria degli incontri per i festeggiamenti con gli amici di sempre ci accompagna e ci sostiene nel riprendere gli impegni di lavoro.

Nella passeggiata della nostra vita ci stupiscono per fortuna le donne e gli uomini che non sapevi quanto ti fossero realmente amici, mentre ti deludono quelli scoperti che non lo sono stati mai. Ma tutti questi incontri di baci e abbracci anche con i conoscenti scoperti negli ultimi tempi ci offrono la carica per riacquistare la fiducia verso l’altro.

La vita ci deve sorprendere tutti i giorni e del resto basta osservare i tramonti, saranno sempre diversi l’uno dall’altro.

Ho un vuoto dello scrittore, forse sono più depressa che fiduciosa ma non so ancora a chi e cosa dedicare il prossimo articolo per la mia Rubrica Cortonamore.it.

In quest’ottica umorale, nonostante un persistente raffreddore, mi tuffo in acqua per il consueto allenamento.

Chi non svolge nuoto libero in piscina può avere la percezione che il nuotatore si chiuda in un bozzolo fuori dal mondo. In effetti, vasca dopo vasca, pensi a tutto e di più, mentre ti guardi intorno distrattamente. C’è il nuotatore professionista, il vanitoso dirigente in pensione che si vuole presentare in perfetta forma ovunque e con chiunque, le amiche che tra una chiacchiera e l’altra sgambettano immerse nell’acqua, lo studente universitario che si muove dopo troppe ore passate seduto alla scrivania … poi a fondo vasca in panchina noto un barbuto signore vestito con indosso persino il soprabito e due giovani ragazzi portatori di handicap.

Penso: “l’istruttore arriverà tra poco! “

Mentre continuo a nuotare, mi accorgo che mi osservano. Vero che nuoto bene e che eseguo interessanti esercizi, ma : “quanto tarda l’istruttore!”

Mi viene da dire una preghierina di ringraziamento al Signore per il dono della mia Buona Salute e un pensiero gentile per questi “Figli di un Dio Minore”. Non provo sensi di colpa per il diverso destino assegnato a codeste creature, ma tanta comprensione per le loro difficoltà  che cerco di alleviare e di aiutare quando mi è consentito.

Loro sono sempre lì educati che guardano l’acqua e pazientano. Sono una ragazza e un ragazzo, non avranno ancora 18 anni.

“Certo voglio proprio vedere che faccia avrà l’istruttore e con che scusa potrà giustificare un simile ritardo!”.

Poi il Signore in corsia 2 esce e loro improvvisamente si tuffano allegri.

Un’esplosione di Gioia Pura si sprigiona dalle loro persone. Cominciano a nuotare con gli attrezzi adatti al proprio handicap, tenaci e ad ogni vasca segnano il numero di quelle nuotate.

Sono felici e sorridenti.

Sono di fianco alla mia corsia e la loro Energia mi arriva Potente, Purissima.

Avverto il sentimento di Libertà che provano. Vivono con entusiasmo un momento meraviglioso e se lo godono Tutto.

Non aspettavano nessun istruttore, stavano solo educatamente attendendo che la corsia preferita si liberasse.

L’istruttore barbuto non li ha mai abbandonati, ma ha lasciato loro la possibilità di scegliere quando entrare, di vivere il loro momento prediletto.

Siamo stati educati con balordi valori riguardo la consistenza della Perfezione Umana.

Una mia collega affetta da nanismo mi raccontava, con le lacrime negli occhi, che quando i suoi genitori, stimati e famosi professionisti, davano dei ricevimenti in casa lei si doveva nascondere in camera e non uscire per nessuna ragione. Loro la nascondevano per vergogna ai loro amici.

“Roberta, che ricordo mi è rimasto dei miei genitori? Solo tanta crudeltà, tanto da non sapere io stessa come si può dare e ricevere amore.”

Allora miei Speciali Lettori, è a Voi tutti che dedico l’articolo sperando che siate sempre circondati da Amore.

Roberta Ramacciotti www.cortonamore.it®