L’Etruria

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Vendemmia 2015 per il Nobile di Montepulciano: 5 stelle per un'annata da ricordare

Il massimo rating per l’ultimo raccolto (in commercio dal 2018). Grande evento per i 50 anni

Vendemmia 2015 per il Nobile di Montepulciano: 5 stelle per un'annata da ricordare

Con il massimo del punteggio, cinque stelle, l’annata 2015 del Vino Nobile sarà memorabile. E’ questo il giudizio che la commissione di degustazione, composta da tecnici e sommelier, ha voluto dare per l’ultima vendemmia a Montepulciano. “La qualità media dei vini del 2015 è elevatissima. Dopo le malo-lattiche, a livello analitico si rilevano ottimi valori di intensità e tonalità di colore, gradazioni alcoliche medio alte, buona dotazione di polifenoli totali e di sostanze estrattive, acidità e pH medi. All’assaggio i vini presentano colori intensi, ottima espressività aromatica varietale, concentrazione, equilibrio e una trama tannica di pregevole fattura”.

Cinquanta anni per la Doc. Cinque stelle, il miglior modo per celebrare un anno importante durante il quale si festeggiano i 50 anni dall’ottenimento della Denominazione di origine controllata (Doc). E’ il 1966, un anno dopo la nascita del Consorzio dei produttori, precisamente a primavera, quando sul mercato per la prima volta in Italia esce il Vino Nobile di Montepulciano D.O.C. Mettendo in atto il Decreto del Presidente della Repubblica 930 del 1963 infatti, il pregiato vino toscano è tra i primi dieci vini italiani a dotarsi di questo marchio di qualità. Sono passati cinquanta anni da quel primo traguardo che segnò la crescita della denominazione fino ad arrivare, ancora una volta primo vino in Italia, a ottenere nel 1980 il massimo riconoscimento, la Docg. Da allora ad oggi il Consorzio dei produttori è cresciuto di pari passo con la qualità e la notorietà del Vino Nobile. Per tutto il 2016 sono in programma vari eventi per ricordare e ripercorrere la storia di uno dei vini italiani più apprezzati al mondo. “Colore granato, sapore asciutto leggermente tannico, profumo di mammola, gradazione alcolica non inferiore ai 12 gradi”. E’ così che il primo disciplinare, firmato il 12 luglio 1966 dall’allora presidente della Repubblica Saragat, vuole il Vino Nobile di Montepulciano. Da allora ci saranno ulteriori modifiche a questo, a partire da quello del 1980 con il quale il presidente della Repubblica Sandro Pertini sancisce l’arrivo della DOCG; ancora quello del 1989 a firma Francesco Cossiga. Poi ancora il 1999 e infine il 2010, al momento ultima modifica al disciplinare.

Dalla mappa alla app: il Nobile è “5.0”. Dal 2015 il Consorzio del Vino Nobile ha in atto un processo di “restyling” da diversi punti di vista. A partire dall’aspetto più importante: il logo. Durante l’Anteprima è stato infatti presentato il “sigillo” che accompagnerà i prossimi anni l’immagine coordinata del Vino Nobile. Resta il simbolo di Montepulciano, il grifo, ma si propone sotto un altro aspetto, seduto sopra la città, Montepulciano, a salvaguardia di questa, ma con le ali spiegate, pronto a spiccare il volo, così come ha fao negli ultimi anni il suo vino. Oltre a questo, con la collaborazione del giornalista Alessandro Masnaghetti, il Consorzio ha realizzato la mappa della produzione sia in versione cartacea che in ebook. Uno strumento questo che non intende solo sottolineare le differenze organolettiche dei vari segmenti di produzione, ma che nasce per aiutare il consumatore, come detto, a ritrovarne le caratteristiche principali. Una mappa che inquadra il territorio della Docg a livello internazionale, per far capire soprattutto all’estero dove si produce il Vino Nobile, fa da prologo al quadro più ampio della zona di produzione studiato e riportato su carta da Enogea. Nel 2016 sarà presentata anche la applicazione per i principali smartphone in commercio.