L’Etruria

Redazione

Lavoratrici della Cantarelli in piazza a Cortona per chiedere risposte sul loro futuro

Lavoratrici della Cantarelli in piazza a Cortona per chiedere risposte sul loro futuro

Lavoratori della Cantarelli in piazza per cercare mantenere alta l’attenzione sulla vicenda che vede coinvolta la nota azienda di moda della Valdichiana.

Le lavoratrici e i sindacati Cgil, Cisl e Uil sono sfilati in piazza del comune a Cortona e poi sono stati ricevuti nella sala del consiglio comunale dal sindaco Francesca Basanieri.

“Un presidio delle donne e degli uomini della Cantarelli per riportare al centro del dibattito coloro che contano veramente, i lavoratori”, hanno spiegato i rappresentanti dei sindacati. “I lavoratori in questi giorni hanno assistito con stupore all'accavallarsi di notizie in ordine all'esito del secondo bando di gara, senza la minima informativa o presa di posizione ufficiale da parte degli organi che stanno gestendo l'amministrazione straordinaria della Cantarelli. Con tutto il rispetto che è dovuto alle forme ed ai modi ed ai tempi della procedura di amministrazione straordinaria, è oggettivamente inammissibile che non si ritenga di primaria importanza rendere partecipi i lavoratori di decisioni e processi che vanno ad gravare direttamente su di loro e sulle loro famiglie e questo indipendentemente dall'esito positivo o negativo della vicenda; è inaccettabile che la comunicazione primaria su questioni che incidono sulla carne viva delle persone venga lasciata esclusivamente alla pur encomiabile abilità dei retroscenisti”.

Le organizzazioni sindacali, dopo aver formalmente richiesto informazioni tanto al Ministero dello Sviluppo Economico che al Commissario senza esito alcuno, hanno quindi ritenuto necessario chiamare le lavoratrici ed i lavoratori della Cantarelli a rappresentare un'altra volta pubblicamente la gravità della situazione.

Fra le novità emerse c'è la data dell’incontro al Ministero dello sviluppo economico. E’ fissata il14 novembre. La trattativa resta aperta con la possibilità di un terzo bando veloce o con l'apertura a negoziazioni dirette.

Foto M.Pinna