L’Etruria

Redazione

Sì alla Pace! No alla Guerra!

La Marcia della Pace del 24 giugno a Camucia

Sì alla Pace! No alla Guerra!

Nella sera di San Giovanni , grande manifestazione umanitaria dei cortonesi che , a Camucia, in più di quattrocento, incuranti dell’afa estiva, nel segno di Capitini, marciano per chiedere la fine della guerra a Gaza.

 

Nella serata di martedì 24 giugno 2025, festa di san Giovanni Evangelista, oltre quattrocento cortonesi, in gran parte giovani e giovanissimi si sono ritrovati al Parco Petri di Camucia per una marcia umanitaria nel segno di Aldo Capitini che ha attraversato il centro urbano per concludersi in Piazza Sergardi, dove è intervenuto in collegamento audio Hatem Abed Sabra, rappresentante della comunità palestinese italiana, e dove Daniele Bianchi ha coordinato il momento conclusivo della manifestazione per chiedere che venga attuata la delibera Onu della presenza in Medio Oriente di due popoli e di stati: quello ebraico-israeliano  e quello palestinese.
La Marcia per la Pace di Camucia è stata una bella e partecipata manifestazione umanitaria nel segno di Aldo Capitini per dire alto e forte il No dei Cortonesi alla guerra e il loro Sì alla Pace e alla convivenza pacifica in Medio Oriente di due stati e due popoli. E’ stata una manifestazione senza bandiere partitiche di oltre quattrocento c cortonesi che sfidando l' afa estiva hanno voluto mandare un segnale di umanità ai tanti guerrafondai che stanno facendo affari e soldi sulla pelle dei più deboli e che rispolverando l'antico, nefasto adagio dell' impero romano ( si vis pacem, para bellum) distraggono risorse pubbliche verso il riarmo degli eserciti nazionali, impoverendo sanità ed istruzione pubbliche. 
Il consigliere comunale Vanessa Bigliazzi, una delle coordinatrici della marcia, ha così commentato la piena riuscita dell’iniziativa: “ Il nostro grido per dire basta alla guerra e per chiedere il ritorno alla pace è stato un grande, forte  urlo della migliore tradizione pacifista cortonese. Uniti nel ribadire con forza il nostro no alla guerra e il nostro sì alla pace, abbiamo espresso il desiderio di una convivenza pacifica tra due popoli e due Stati in Medio Oriente. Abbiamo condannato con fermezza l’attacco di Hamas del 7 ottobre, così come oggi non possiamo restare in silenzio di fronte alle politiche del governo Netanyahu. Condannare queste azioni non significa attaccare l’ebraismo, è un atto di responsabilità civile denunciare che la rappresaglia in corso ha assunto i contorni di un vero e proprio genocidio ai danni di popolazioni inermi.  La manifestazione di Camucia è stata un messaggio forte e chiaro: rigettiamo la logica della guerra, della militarizzazione e del taglio alle risorse pubbliche per finanziare le armi, a scapito di sanità, scuola e diritti fondamentali. Un sentito grazie a tutte le persone che hanno partecipato, dimostrando che i valori della pace, della solidarietà e dell’umanità sono ancora vivi e profondamente radicati nel nostro territorio. Grazie ad Hatem Abed Sabra, rappresentante della comunità palestinese italiana, e a Daniele Bianchi per il suo prezioso contributo e la sua sensibilità. Un ringraziamento anche alla Polizia municipale e a tutte le forze dell’ordine ( Carabinieri e Poliziotti di Camucia e Foiano) per il loro impegno nel garantire lo svolgimento sereno dell’iniziativa”. 
Un giovane professore sui social ha cosi commentato alcune polemiche provocatorie diffuse dopo l’evento: “ ho partecipato a tuta la marcia e a tutta la fase conclusiva in Piazza Sergardi e non ho mai sentito parole o visto simboli di connotazioni partitiche. La manifestazione di Camucia , a mio avviso, è stata una delle più belle che io abbia mai visto nel nostro comune negli ultimi anni ed ho visto la presenza di tante persone che credono nei valori universali della pace (….)  relativamente alla bandiera arcobaleno in testa al corteo invito i più curiosi a studiare la storia della sua nascita, potrebbero imbattersi in personaggi come Cora Slocomb, Pablo Picasso e Aldo Capitini e inviterei a non cavillare più di tanto sull’ordine dei colori, perché le polemiche fine a sé stesse non portano da alcuna parte e oggi c’è bisogno dell’apporto di tutti per conquistare la Pace e far finire la Guerra”..
Le parole di questo giovane professore che abbiamo visto marciare con le figliolette per mano ci danno speranza sull’impegno dei nostri  giovani. Speriamo davvero che questa serata camuciese e cortonese  sia segno forte di ritorno al coraggio della pace, del classico "Nunc demum redit animus" (Ora finalmente si torna a respirare) che nei tempi antichi salutava la fine delle tirannidi. Purtroppo la cosiddetta" democratura", che oggi va tanto di moda è troppo spesso tirannide agevolata dal consumismo e dalla mancanza di valori umani , umanistici e cristiani.
Ben vengano queste iniziative di pace promosse dal basso che ci dicono che davanti alla tragedia di un mondo impazzito a propagandare violenza e capitalismo guerrafondaio ci sono tante persone che non si voltano dall’altra parte rifugiandosi nella difesa del proprio “particolare”
Ivo Camerini