L’Etruria

Redazione

I protagonisti del Gruppo Storico della Città di Cortona

Intervista a Franz Pagani, Presidente del Consiglio del San Vincenzo, Consigliere presso il Consiglio dei Terzieri e Balestriere della Compagnia di Cortona

I protagonisti del Gruppo Storico della Città di Cortona

Per la serie delle interviste ai protagonisti del Gruppo Storico della Città di Cortona ho incontrato Franz Pagani , presidente del Consiglio del Quintiere San Vincenzo, Consigliere nel Consiglio dei Terzieri e Balestriere  della Compagnia di Cortona. Ecco qui di seguito domande e risposte della intervista che mi ha concesso.

Prima di essere presidente del Rione San Vincenzo, che ruolo avevi all’interno del Quintiere?

Il mio ricordo parte da molto lontano, perché ho partecipato alle iniziative del Rione fin da bambino. Inizialmente ho effettuato servizio di piccolo “cameriere” presso la sagra rionale della Ranocchia, poi ho preso parte ai giochi (come tornei di calcetto, corsa con i sacchi, la Margherita d’Oro), che si svolgevano durante gli eventi rionali. In seguito sono entrato a fare parte del Consiglio in qualità di consigliere. Poi dopo circa 20 anni dal mio ingresso, sono stato eletto con grande piacere Presidente del Rione San Vincenzo.

Essendo tu un cortonese DOC e partecipando alle iniziative del GS anche con la tua famiglia, cosa significa per te il Gruppo Storico della Città di Cortona?

Quello che vale per me, penso possa valere anche per le altre Città: ovvero il GS rappresenta il biglietto da visita della nostra Città. Inoltre rappresenta un modo per fare gruppo e soprattutto per fare propria la comunità.

Negli ultimi anni c’è stato un ritorno alle tradizioni rionali. Ci puoi anticipare le iniziative future del Rione?

Le nostre tradizioni, che abbiamo cercato di portare avanti anche negli ultimi anni (prima della pandemia da Covid), sono state la Sagra della Ranocchia, il Carnevale Medioevale, la Tombola Natalizia. In realtà ce ne sarebbero altre da riportare in auge. La nostra volontà è quella di mantenere la tradizione, ma cercare anche di stare al passo con i tempi, affinché le nuove generazioni, che rappresentano il nostro futuro, possano essere attirate a partecipare. Poi ci sono anche le tradizioni condivise tra i Quintieri.

Tu sei anche Consigliere del Consiglio dei Terzieri. Quanta indipendenza c’è nel Rione? Quali decisioni invece sono condivise con il Consiglio dei Terzieri?

Le nostre organizzazioni sono legate allo storico passato. Il Consiglio dei Terzieri è molto cambiato negli anni: le dinamiche al suo interno sono più aperte alle novità rispetto al passato. La collaborazione tra Rioni è fondamentale e il Consiglio dei Terzieri deve essere un punto di riferimento, dove poter discutere e costruire più eventi possibili per Cortona.

Il Rione San Vincenzo ha vinto la sua unica Verretta d’Oro nel 2008: puoi raccontarci le emozioni di quella giornata?

Io ero Consigliere. Mi ricordo molto bene quel giorno: fu una gioia enorme, in quanto molto spesso negli anni precedenti eravamo andati vicino alla vittoria. L’Archidado fu molto combattuto. Tra l’altro non eravamo l’unico Terziere a non aver mai vinto una Giostra: c’era anche Santa Maria. Alla cena della vittoria che si tenne in Sant’Agostino ebbi l’onore di cantare una poesia in rima scritta da Mario Berti a tutti i rionali riuniti, che erano più di 200.

Tu sei Balestriere del Rione San Vincenzo durante l’Archidado e fai parte del Gruppo Balestrieri di Cortona. Ci puoi spiegare le differenze nel tiro con appoggio su sostegno e nel tiro a braccio libero?

Durante la Giostra dell’Archidado si usa il tiro su sostegno. La differenza tra i due tipi di tiro è legata al fatto che con il sostegno si può raggiungere una maggiore precisione, perché per il balestriere rappresenta un appoggio importante. In quella a braccio, l’unico sostegno è il braccio. Quindi la forza fisica è la parte più importante in questo caso, perché garantisce fermezza: i più giovani e i più “palestrati” sono i favoriti. Comunque la mira e la tecnica fanno in entrambi i casi la differenza.

I figuranti che partecipano alle sfilate con il Rione San Vincenzo indossano i vestiti rionali. Quali e quante figure gestiscono la pulizia dei vestiti e il reclutamento dei figuranti nel vostro Rione?

Il ruolo principale in questo settore nel nostro Rione è rivestito da Anna Costantini. Lei gestisce in prima persona il guardaroba del Rione. Inoltre recluta e convoca i figuranti, li informa sul corretto vestiario dell’epoca ed infine li responsabilizza sul mantenimento, pulizia e riconsegna dei vestiti.

Quali possono essere le sfide future per il Gruppo Storico, inclusi i Rioni, in un momento in cui le rievocazioni storiche stanno ritornando ad avere un ruolo centrale nella vita della Città?

La nostra Giostra si basa sui festeggiamenti del matrimonio tra Francesco Casali e Antonia Salimbeni, dimostrato con documenti storici. Una sfida del futuro potrebbe essere quella di permettere ad un giovane di effettuare una tesi di laurea proprio su questa parte storica. I dati che potrebbero emergere sarebbero estremamente interessanti e utili non solo per il giovane in questione, ma anche per tutto il Gruppo Storico.

Per il trentennale del GS che si terrà il prossimo anno ci sono novità sui festeggiamenti anche per quanto riguarda il Rione del San Vincenzo?

Già da prima del Covid avevamo intenzione di effettuare un pellegrinaggio a Metz, in Francia, dove c’è la Basilica di San Vincenzo, che tra l’altro è stato il primo patrono di Cortona. Il 2024 potrebbe essere il momento giusto per farlo (speriamo!).

L’esperienza decennale di Franz e la sua età garantiscono sia al Rione San Vincenzo che alla Compagnia dei Balesterieri un buon bilancio tra tradizione e innovazione. Le foto qui pubblicate a corredo  sono di Andrea Migliorati

Chiara Camerini