L’Etruria

Ufficio stampa

Cento le persone visitate in 10 giorni nel punto unico sanitario per gli immigrati

Oggi la visita del Prefetto Guidi alla struttura ricavata nell’ex centro oncologico.

Cento le persone visitate in 10 giorni nel punto unico sanitario per gli immigrati

– “Questa è per me una frontiera del terzo millennio.” Lo ha detto il Prefetto di Arezzo Alessandra Guidi visitando il Punto Unico per gli accertamenti sanitari per i cittadini stranieri richiedenti asilo, aperto dal 20 luglio nei locali attualmente inutilizzati dell’ex Centro Oncologico del san Donato. Una struttura nata da un accordo interistituzionale con Prefettura, Asl e associazioni di volontariato. Notevole lo sforzo organizzativo a cui si è sottoposta l’azienda sanitaria individuando team sanitari e professionali che intervengono ad ogni ora del giorno e della notte per eseguire i controlli (con la disponibilità di Malattie Infettive e Pronto soccorso a dare il loro supporto per gli eventuali casi più gravi), con la collaborazione di mediatori culturali (problema lingue e consuetudini), e associazioni di volontariato che gestiscono i migranti sul territorio, oltre ovviamente alle forze di Polizia.

In 10 giorni da qui sono transitati quasi 100 immigrati, giunti da Calabria e Sicilia. Altri sono attesi per la serata di oggi. Sono uomini, donne e bambini sbarcati sulle nostre coste provenienti da diversi Paesi: Eritrea, Siria, Somalia. Dopo le visite mediche vengono inviati nei diversi siti individuati nella provincia con l’ausilio e la collaborazione della quasi totalità dei sindaci.

Ad oggi nella nostra provincia sono presenti quasi 550 immigrati in attesa del riconoscimento di rifugiati, tutti in strutture con un bassissimo numero di ospiti. Una formula adottata in tutta la Toscana che sta favorendo la gestione di questa emergenza.

Sotto il profilo sanitario tutti i migranti, dopo la prima visita, sono affidati a medici di famiglia che ne controllano lo stato di salute, come per ogni altro cittadino. Il prefetto ha ricordato che stanno per essere varati una serie di progetti che daranno sia dignità ai richiedenti asilo, che capacità di accettare situazioni in modo civile da parte delle popolazioni: la possibilità per questi cittadini di essere parte attiva e operativa eseguendo lavori socialmente utili in favore delle comunità locali che li ospitano.

Il prefetto Guidi ha visitato la struttura ricevuto dal vicecommissario della Asl 8  Branka Vujovic, dal direttore del Dipartimento della Prevenzione Domenico Sallese, dal direttore dell’ospedale San Donato Massimo Gialli, dal direttore del dipartimento infermieristico-ostetrico Mirella Rossi.      

Successivamente il prefetto si è recato in visita alla Casa della Salute di via Guadagnoli, assieme a Vujovic, ricevuti dal direttore del distretto sociosanitario di Arezzo Patrizia Castellucci.