A due passi da Cortona, sempre in terra aretina, c’è un bell’angolo di mare nostrano che pochi conoscono. Lo conoscono invece  soprattutto nord-europei ed aretini. E’ il Camping Badiaccia sul Lago Trasimeno, a circa tre chilometri da Terontola. Ce lo presentano gli aretini Dea Ciatti, ex-dirigente aziendale e Luciano Roghi, ex-responsabile punto vendita Peugeot in Italia.

“ Veniamo qui da oltre dieci anni e ci troviamo splendidamente”, mi dice Dea, che, con gran piacere, ho incontrato qui sabato tre agosto a margine di una mia breve visita a questa struttura turistica dove, devo ammettere, non mettevo piede dai lontani anni 1980. Tutto è lindo e ben organizzato come ad uno stabilimento balneare quattro stelle.

“Il campeggio – prosegue Dea Ciatti-  è situato in una posizione di frontiera   fra Umbria e Toscana ed è raggiungibile anche   con mezzi pubblici, autobus e treni . E’ dotato di infrastrutture all'avanguardia. Vi sono : posto barca, due piscine, parcheggio privato, ristorante, bar, alimentari, palestra, biblioteca con ottima sala lettura, parco giochi per bimbi,servizi gratuiti con docce, lavanderia,bungalow di ultima generazione con aria condizionata, giardino privato e biciclette a volontà. Alla sera  abbiamo animazione per grandi e piccini e tanti spettacoli folkoristici. Insomma, un piccolo paradiso alle porte di Arezzo e Cortona dotato inoltre di tanta accoglienza e cordialità. Sono più di dieci anni che con mio marito veniamo d’estate e ci troviamo davvero bene. Non manchiamo nemmeno di farci in bicicletta il classico ‘Percorso Annibal’ che Tuoro ha istituzionalizzato da tanti anni, anche se non arriva in Val d’Esse, dove, come sto leggendo nel tuo romanzo breve ‘I giorni e le notti di Annibale tra Vallecalda e Cerventosa’ anche tu collochi la prima parte della Battaglia del Trasimeno. Insomma, sono fiera di essere una aretina innamorata del Camping Badiaccia, che nel 2017 è stato premiato in Olanda come Miglior Campeggio Europeo”.

Nella foto collage  di corredo: l’ingresso e la spiaggia del campeggio con Dea e Luciano, che, da ottimi ciceroni, mi hanno guidato nella visita alla struttura.

Ivo Camerini