L’Etruria

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Castiglion Fiorentino: donati dalla famiglia Salvemini 202 volumi che vanno dal 1400 al 1770

Riguardano materie di legge, per lo più della Sacra Rota, e raccolte di bandi e leggi del Granducato di Toscana

Castiglion Fiorentino: donati dalla famiglia Salvemini 202 volumi che vanno dal 1400 al 1770

Si arricchisce il patrimonio librario del Sistema Museale di Castiglion Fiorentino che oltre al Museo Archeologico e Pinacoteca comprende anche la parte antica della Biblioteca. Sono stati donati da Lucia Salvemini 202 volumi di proprietà da secoli della famiglia Salvemini, importante casato di notai originari di Castiglion Fiorentino. La data della loro pubblicazione va dagli anni del 1400 al 1770 circa.


I volumi, rilegati in pergamena, sono in buono stato e riguardano materie di legge, per lo più della Sacra Rota, e raccolte di bandi e leggi del Granducato di Toscana.


“La donazione è ingente sia per quantità che qualità. Il nostro obiettivo è quello d’inserire in rete tutti i volumi presenti nel Fondo Antico, circa 11.800. Ad oggi è possibile consultarne circa 7.000” afferma Stella Menci, Responsabile Scientifico del Sistema Museale di Castiglion Fiorentino.

La Biblioteca è un fiore all’occhiello nel panorama toscano grazie ad un constante lavoro di anni che ha permesso di raccogliere pregiati volumi che rappresentano un notevole supporto a studiosi e appassionati di materie sia canoniche che giuridiche. Il Fondo Antico è stato creato nel 1975 grazie allo spostamento di alcuni libri di epoca più recente nella “parte moderna” della Bilioteca. Fanno parte del Fondo Antico le donazioni delle famiglie Valdarnini (434 volumi di filosofia, politica, religione e letteratura), Ghizzi (582 filze di religione e storia locale) e Serristori oltre ai volumi delle antiche “librerie” degli Scolopiani, dei Minori Conventuali e dei Cappuccini. Tra gli 11.800 volumi che lo compongono si segnala la presenza di una copia dell ”Enciclopedia” Diderot e D’Alembert, manoscritti in pergamena di canti gregoriani 200eschi e un’eccezionale raccolta di “cinquecentine”, per un arco di tempo che va dal 1250 al 1830.
Nei prossimi mesi verrà realizzata una brochure informativa sul Fondo Antico e contemporaneamente verrà presentata al pubblico la donazione della famiglia Salvemini.