L’Etruria

Redazione

Dove si butta la cenere? Nell’umido o nell’indifferenziato?

E’ una domanda che ci ha posto un lettore e in proposito riportiamo alcune indicazioni.

Dove si butta la cenere? Nell’umido o nell’indifferenziato?

In questi giorni di coda invernale  un lettore ci ha posto la domanda di dove si butta la cenere del caminetto o della stufa e in proposito riportiamo alcune indicazioni che potranno esere utili.

Abbiamo passato la domanda all'ingegner Lisa Ortolani,responsabile dell'Ufficio Ambiente del Comune di Cortona, che gentilmente così ci ha risposto: “Il corretto smaltimento della cenere prevede il conferimento nei bidoncini dell'organico nelle aree del porta a porta. Invece nelle zone di campagna sarebbe bene di continuare l'antica tradizione di spargerla da fredda nei campi o negli orti. Comunque la cenere del focolare deve essere rimossa e smaltita nell'umido. Sulla cenere bisogna fare davvero molta attenzione e controllare che sia fredda e spenta. Infatti anche nella nostra zona in questi mesi del 2020 sono andati a fuoco tre bidoncini, una campana e un camion compattatore della Sei Toscana. Insomma, danni economici ingenti per un territorio come il nostro”.

Naturalmente, anche noi i uniamo a questo richiamo della Responsabile dell'Ufficio ambiente cortonese e aggiungiamo che la ceenere va posta  in sacchetti biodegradabili e facendo molta attenzione a verificare che non contenga carboni accesi o residui di fuoco, perché come tutti dovrebbero sapere” sotto la cenere cova il fuoco”.

Questo vecchio detto, ben conosciuto nelle società contadine  e cittadine dei secoli precedenti al nostro, oggi è sconosciuto ai più, tanto che molto spesso vanno a fuoco bidoni o camion della spazzatura con le conseguenze disastrose che tutti possiamo immaginare.

Nell’invitare quindi tutti a far molta attenzione, si ricorda volentieri che la cenere del camino, se è un prodotto residuo del legno naturale , non trattato, si può riciclare in molti modi.Nel caso di cenere da legno trattato o di altri prodotti va nell'indifferenziato.

Innanzitutto la cenere è un ottimo fertilizzante, a patto che non derivi da legna verniciata, laccata o trattata chimicamente. Quindi la cenere può funzionare come fertilizzante sia per l'orto sia per le piante da giardino che per quelle da terrazzo, mescolata col terreno o col compost. Importante è che sia ben fredda quando viene usata a questi scopi.

Inoltre la cenere è ottima per formare la lisciva, un sapone naturale. Si fa mescolando una parte di cenere e cinque  di acqua. Si  mescola accuratamente e poi si filtra per renderla omogenea. E' un vecchio rimedio che la mia mamma e la mia nonna usavano sempre per fare la famosa lavatrice di una volta, la “grande  pignatta”  del bucato a mano che consisteva nel mettere lenzuola, panni vari in un grande vaso di coccio cotto, stendervi sopra cenere fredda e senza carboni , gettarvi un paiolo o più pentoloni di acqua bollita e attendere poi ventiquattro ore prima di portare i panni, messi in ammollo, alla vasca o alla gorga del ruscello per risciacquarli ben bene e rifinirli, se necessario, con del buon sapone naturale.

Infine  la cenere mescolata all'olio di oliva è utilissima per pulire l'acciaio, lo rende lucido come se fosse nuovo; e anche per scacciare le formiche da casa o dai muri.

Ivo Camerini