L’Etruria

Redazione

Il 30 settembre e 1 ottobre a Montepulciano si riunisce Espresso Coworking

Un’opportunità per l’occupazione ma anche per la crescita del turismo

Il 30 settembre e 1 ottobre a Montepulciano si riunisce Espresso Coworking

Ryan e Danielle Forrest, trentenni, sposati, imprenditori di Detroit, lui manager nel settore dell’automation marketing, lei social media manager di aziende statunitensi, con staff composti da alcune decine di persone che spaziano dalla Bulgaria all’India, nel 2016 effettuano un viaggio in Europa.

Appartengono alla categoria dei cosiddetti “nomadi digitali”, per loro – cioè – girare il mondo, conoscere luoghi, fare le vacanze e lavorare non sono attività separate ma anzi fortemente collegate.

Dagli States atterrano in Croazia dove rimangono per due settimane e poi arrivano a Montepulciano dove, con grande sorpresa, trovano un co-working ovvero un luogo creato per lavorare, usufruendo di una efficiente connessione ad internet.

“Sapevamo che a Montepulciano si vive bene ma non che si potesse anche lavorare” dichiarano candidamente. Così si fermano per un mese e mezzo e, dopo una puntata a Firenze, tornano ancora a Montepulciano prima di rientrare definitivamente (avverbio peraltro inadatto a questa storia...) negli Stati Uniti.

Il co-working che i coniugi Forrest hanno trovato a Montepulciano è quello creato dall’Associazione Wisionaria, centro di innovazione sociale, formazione e cultura d’impresa a cui il Comune, condividendo il progetto, ha assegnato alcuni locali nel Palazzo del Capitano.

Nel co-working di Montepulciano è possibile utilizzare uno spazio condiviso in cui ogni professionista svolge il proprio lavoro con la consapevolezza che tra gli altri "coworker" può esserci un nuovo contatto, un possibile partner, o - perché no - un futuro cliente.

E dopo essere stato definito da Massimo Carraro, fondatore nel 2008 della rete Cowo, a cui oggi partecipano ben 126 spazi in 73 città, “il coworking più bello del mondo”, lo spazio di Montepulciano si appresta ad ospitare, il 30 settembre e 1 ottobre, “Espresso Coworking” una non-conferenza dove analizzare l'impatto di questi modelli sulle comunità che le ospitano, cogliere i cambiamenti e confrontarsi sulle buone pratiche e i casi di successo e insuccesso.

Come dichiarano gli organizzatori, l’obiettivo è trasformare Montepulciano, almeno per due giorni, in un “gigantesco ufficio condiviso en plein-air”. Ad animarlo saranno ospiti e rappresentanti di organizzazioni nazionali che ragioneranno su come il lavoro condiviso possa davvero rappresentare una risposta ai bisogni di una società in profondo cambiamento e su come i valori di condivisione e collaborazione possano trovare nelle pratiche e nelle policy dell'economia collaborativa una reale ed efficace concretizzazione.

Per Montepulciano si apre una nuova importante frontiera sia sul versante della creazione di nuova occupazione sia su quello, strategico per la vocazione del territorio, dell’attrazione turistica.

Secondo una stima dell’olandese Pieter Levels, fondatore del sito Nomad List, nel 2035 i nomadi digitali saranno un miliardo, lavoratori ai quali basterà una connessione alla rete per svolgere la propria attività, in qualunque parte del mondo essi si trovino.

Cresceranno anche le aziende cosiddette “distribuite” ovvero senza una sede ma collegate ai propri collaboratori dal web: una di queste è la Automattic, la holding della piattaforma WordPress su cui corre il 25% dei siti del mondo e che fattura un miliardo di dollari all’anno. I suoi 400 dipendenti sono distribuiti in 43 paesi diversi ma lavorano insieme.

In attesa che questi fenomeni si diffondano e si consolidino, i nomadi digitali stilano classifiche sui migliori co-working del mondo che girano vorticosamente su internet. E così come Ryan e Danielle, lo spunto di questa storia, hanno scoperto Montepulciano per poi trattenersi in città (e scrivere sul loro blog turistico una recensione strepitosa), rappresentando per il territorio una risorsa economica, anche altri – tanti altri – potrebbero essere indirizzati verso un luogo dove anzitutto c’è la connessione veloce e poi la qualità della vita è altissima (anche oltre il lavoro) ed il costo per mantenersi è contenuto.

Proprio in virtù di questa situazione, dopo aver fatto tappa a Roma, Firenze e Milano, Espresso Coworking ha scelto di tenere la sua non-conferenza nazionale a Montepulciano, individuando in Wisionaria tutti i requisiti ideali del lavoro condiviso ... più altri pregi.