L’Etruria

Redazione

Il modello Chiusi portato come esempio a Firenze per lo sviluppo sostenibile del territorio

Il modello Chiusi portato come esempio a Firenze per lo sviluppo sostenibile del territorio

Il modello “Chiusi” è stato portato come esempio di eccellenza a Firenze durante lo svolgimento del convengo “La nuova stagione del governo del territorio in Toscana” che si è svolto nella sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati, al cospetto della Regione Toscana, all'Osservatorio del Paesaggio, al Ministero dei Beni Culturali (Direzione Generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio), Segretariato Regionale, Istituto Nazionale Urbanistica. Il Comune di Chiusi è stato, infatti, il primo a conformare il Piano Regolatore (atteso in città da oltre 30 anni) alle norme della Regione (PIT) e alle norme paesaggistiche (PPR) dimostrando che è possibile pensare ad un nuovo modello di sviluppo basato sulla creazione di opportunità e, allo stesso tempo, rispetto e tutela del paesaggio e del territorio. A raccontare il percorso affrontato e superato dal Comune di Chiusi insieme all’aiuto prezioso dei funzionari della Regione, il sindaco di Chiusi Juri Bettollini, che per l’intervento fatto ha ricevuto il consenso della platea, ma anche degli altri relatori tra cui il Governatore della Toscana Enrico Rossi, l’assessore ai trasporti Vincenzo Ceccarelli, il sottosegretario al Ministero dei beni e attività culturali e del turismo Ilaria Borletti-Buitoni oltre che da professionisti di urbanistica e territorio.
 “Abbiamo portato con piacere e soddisfazione la nostra esperienza al convegno “La nuova stagione del governo del territorio in Toscana” – dichiara il sindaco di Chiusi Juri Bettollini - Il nostro Piano Regolatore è stato il primo a sposare le nuove norme sul paesaggio e a dimostrare come sia possibile effettuare una politica che sia caratterizzata da scelte che mirano al contenimento del consumo di nuovo suolo, alla tutela e valorizzazione del paesaggio, al recupero di aree degradate, a nuove previsioni (residenziali, commerciali, artigianali, industriali e direzionali) compatibili con i nostri beni archeologici e allo snellimento nei procedimenti di autorizzazione paesaggistica per l’attuazione delle aree di trasformazione. Il nostro strumento urbanistico in sintesi è tutto questo ovvero una dimostrazione concreta di come si possono attuare politiche urbanistiche che consentano di intercettare investimenti sostenibili, dare certezza al mondo imprenditoriale e al tempo stesso, rispettare e tutelare la bellezza del territorio e del paesaggio. Chiunque vedrà competitivo il nostro territorio troverà questo strumento a cui dovrà attenersi e ad esso, conformarsi: meno burocrazia, meno tasse, più investimenti, più lavoro, più opportunità e più tutele per i cittadini”
Considerata l’importanza che questa tematica riveste per il futuro dei territori, all’inizio del nuovo anno proprio a Chiusi sarà organizzato un convegno dove rilanciare l’idea di uno sviluppo sostenibile sulla base della preziosa esperienza della Città di Porsenna.