L’Etruria

Redazione |

Mostra del Giocattolo d’Epoca e Modellismo

Mostra del Giocattolo d’Epoca e Modellismo

In questi giorni di grandi festività nella Città di Cortona si entra e si esce con facilità dal Museo dell’Accademia Etrusca di Cortona, un affascinante mondo archeologico e poi si può subito dopo visitare, nell’arco di pochi minuti, la “Mostra del Giocattolo d’Epoca e Modellismo” nel Complesso Congressuale di Sant’Agostino che si chiuderà il 6 gennaio del Nuovo Anno.

E’ uno choc emotivo e stimolante molto forte, perché le nuove immagini che acquisiamo e che ci portiamo dentro le nostre normali vite, sono tante e diversissime. Statuette, coppe e lucerne forgiate in bronzo a partire dal VI a.C. che raccontano l’esistenza di donne e uomini che non possedevano frigoriferi, televisori, non usavano la luce elettrica e non possedevano i cellulari. Ci fa pensare. Di contro oggetti di un collezionismo che riporta la storia del consumismo, un fenomeno del 1960 d.C. che racconta un’Italia che non c’è più.  

Allora vi offro un altro consiglio e sempre gratis: quando deciderete di fermarvi godetevi un rilassante aperitivo in piazza perché c’è subito molto da riflettere e assorbire … Sicuramente ci sentiamo più ricchi dentro perché queste esperienze temprano le nostre personalità se sappiamo cogliere il significato delle esperienze degli altri “colleghi uomini” antichi o moderni che siano.  

Entrando nel mondo vintage del giocattolo è stato emozionante scoprirmi piena di gioia di fronte ai personaggi di Carmencita e il suo Caballero esposti in uno scaffale della meravigliosa Mostra del Giocattolo d’Epoca e Modellismo. Sono i protagonisti di uno spot pubblicitario, creati dal grande Armando Testa, padre della moderna pubblicità in Italia che veniva trasmesso nel “Carosello” televisivo serale e poi “tutti a nanna”!

Una delle prime storie d’amore sognate dalle fanciulle di quei tempi.

Parliamo di 60 anni fa!

Allora non esistevano come al mondo d’oggi network interamente dedicati alla sfera infantile, quelli odierni trasmettono esclusivamente ed interrottamente cartoni animati.

Ai miei tempi :o) esisteva solo “Carosello” e il mondo del consumismo sapeva su chi far leva per incentivare il mercato e mandava in onda gli unici minuti dedicati ai più piccoli. In quegli spot di sintesi fantasiosa e geniale era già scritta la ripresa economica dell’Italia insieme ad un futuro colmo di tanta speranza.

Erano gli anni dell’immediato dopo guerra e “Al cuore di mamma non si negava nulla”!

Questa e altre pubblicità sono divenute preziose testimonianze di felicità sociale erano parte integrante del processo strategico del boom economico italiano. Molti dei giovani di allora hanno potuto realizzare tutte le aspirazioni e i desideri.

Ma la mostra svela sotto la grande navata della Chiesa anche un fantastico e grandissimo plastico ferroviario creato dal “GRUPPO FERMODELISTICO ARETINO” che insieme a decine e decine di contenitori colmi di centinaia di modellini di vagoni ferroviari, ricostruzioni navali e aeree, civili e militari, occupano il grande spazio del “Tempio”. Sono presenti: il modellino di una stupenda Americo Vespucci, le navi da guerra come il cacciatorpediniere Aviere artigliere “La Spezia” 1952 in scala 1:350, le navi da battaglia la “Vittorio Veneto” 1940 e la “ROMA” 1943, e saltando “solo qualche secolo” la Trireme Romana del 1° sec. d.C. E poi ancora: ricostruzioni di postazioni d’artiglieria mimetizzate nel terreno, VTLM Lince usati in Afganistan nel 2007, ricomposizioni con i soldatini di piombo e castelli di battaglie passate alla storia senza contare le centinaia di modellini di vagoni e locomotrici ferroviari e aerei.

Nella Sala Severini sono custodite le creazioni costruttive della Lego, mentre centinaia di Barbie sono presentate nella Sala Pancrazi. Credo che da bambina una visione del genere mi avrebbe fatto svenire dalla gioia e dall’eccitazione! Una grandissima sala colma di centinaia e centinaia di bambole indimenticabili vestite dai modelli e colori più fantasiosi.

Ma i giocattoli vintage degli anni “60, “70, “80 non sono solo dei ricercati oggetti che evocano nostalgia, essi se ben conservati, curati e restaurati rappresentano un vero investimento economico.

Un Vero Lusso penserete! Lo escludo, perché visitando la mostra è impossibile non accorgersi di quanta passione, pazienza, osservazione, manualità e costanza spendano i collezionisti. Sono ore dedicate dopo il lavoro, quando i figli sono finalmente a letto e la casa si inonda dei propri pensieri. Sono hobby che fanno bene all’anima.

E’un mondo fresco e vivace e se si vuole aumentare il volume della propria collezione ci sono mercatini per tutte le “tasche” e poi si possono intrecciare nuove amicizie e proporre sempre degli scambi. In più i contatti personali con gli altri collezionisti sono motivi di interessanti confronti per nuove informazioni. Ho ascoltato le chiacchiere che si scambiavano gli appassionati e capivo quanti contatti offrano i social media e le piattaforme di vendita online. Ho capito quanto siano attenti nel non esporre mai gli oggetti alla luce diretta ed a sbalzi di temperatura, perché è la prima raccomandazione che ti viene suggerita e i più sofisticati collezionisti curano i restauri cercando sempre gli stessi pezzi dei modelli o le vernici d’epoca … sono queste attenzioni che elevano nel tempo il loro valore. Per pulire la plastica usano pezzette umide e mai sostanze abrasive mentre i peluche li spazzolano con delicatezza e non pensate di metterli in lavatrice! Sono attenti a conservare le confezioni originali o tentano di recuperarle e custodiscono gli scontrini d’acquisto.

Proprio come se fossero dei veri gioielli d’epoca.

Tutti questi aspetti e molto altro, sono processi che ne aumentano il valore. Ovvio poi che la produzione limitata ne amplifica il valore nel tempo. E se poi siamo super fortunati sappiate che la produzione di un cult cinematografico, una manifestazione o un evento o una riedizione del modellino di un vagone, di un aereo, di una nave o della bambola che conserviamo gelosamente nel nostro ripostiglio, sappiate che ne aumenterà il valore di mercato. Questi oggetti non rappresentano solo un gioco infantile ma una vera cultura pop, un sostanzioso pezzo di storia.

AugurandoVi un Sereno Anno Nuovo, sperando vi appassioni la visita alla “Mostra del Giocattolo d’Epoca e Modellismo” nel Complesso Congressuale di Sant’Agostino a Cortona perché c’è ancora tanto racconto dell’Uomo e Nulla di Intelligenza Artificiale.

Roberta Ramacciotti www.cortonamore.it®