L’Etruria

Redazione

Gli ultimi esami di maturità di Giampaolo, Luigi e Romano

Dopo quaranta anni di onorato, encomiabile insegnamento i professori Cortonicchi, D’Elisis e Scaramucci  vanno in pensione. A loro anche gli auguri di buona pensione da parte de L’Etruria.

Gli ultimi esami di maturità di Giampaolo, Luigi e Romano

Il caldo africano e afoso, che in questi giorni di esami di maturità si è abbattuto anche sulla nostra Cortona, non ha portato disagi per alcuni professori dell’Istituto Comprensivo Luca Signorelli, che in questo periodo  si trovano ad affrontare i loro ultimi esami di maturità da dietro la cattedra di un’aula scolastica, ma gioiosi momenti di saluto e festa conviviale con alunni e colleghi.

Infatti, per gli amici Giampaolo Cortonocchi, Luigi D’Elisis e Romano Scaramucci, questi giorni del giugno 2025 sono i giorni dei loro ultimi esami di maturità , ma soprattutto gli ultimi giorni di scuola, naturalmente di insegnamento, nella grande famiglia del Signorelli, dove, con le ormai prossime ferie estive, concludono la loro lunga ed onorata carriera di docenti per ricevere, dal prossimo primo settembre, la meritata pensione e quindi partire per quella nuova tappa di vita che si chiama quiescenza.

Una tappa che anche per loro, come per tanti di noi,  per nostra fortuna, è una nuova, intensa stagione di lavoro libero dagli obblighi d’orario del suono della campanella, di vita familiare da nonni-sitter, da ortolani e contadini amatoriali e, perché no, di libertà per coltivare le proprie passioni di vita, i propri hobbies o svolgere senza affanno la propria libera professione e, se possibile, fare i giramondo.

Non so cosa farà l’amico Romano Scaramucci, noto maestro di musica, dopo aver lasciato il suo amato insegnamento di religione, ma sono quasi sicuro (conoscendoli da una vita ed aver condiviso con loro tanti anni di insegnamento al nostro mitico istituto per ragionieri Francesco Laparelli) che Giampaolo Cortonocchi e Luigi D’Elisis saranno ancora a lungo nei loro studi professionali di dottori commercialisti e quindi reperibili a tempo pieno nei loro affermati studi di Terontola e di Camucia. Naturalmente con qualche pausa maggiore di tempo da dedicare alle loro famiglie e ai loro hobby.

Quaranta anni di insegnamento sono tanti e i loro ricordi sono sicuro che siano molti e tutti belli e segnati in un percorso di vita che  ha dato loro tante gioie e soddisfazioni morali, culturali e civili.

Bene hanno fatto colleghi ed alunni a far loro festa, ringraziarli per il loro encomiabile servizio scolastico, per la passione allo studio trasmesso ai loro studenti  ed augurare loro tutto il bene possibile per la loro meritata quiescenza.

Come noto ( almeno per tanti di noi, compresi Giampaolo, Luigi e Romano) a scuola non ci  sono solo le lezioni date, ma anche quelle ricevute, perché a scuola si impara reciprocamente ( gli adulti dai ragazzi e i ragazzi dagli adulti) e allora l’ultimo giorno di scuola o gli ultimi esami di maturità dei professori che vanno in pensione porta anche commozione e nodi alla gola.

Sono certo che è successo in questi giorni anche a Giampaolo, Luigi e Romano, cioè a tre stimati colleghi professori . Tre amici insegnanti delle  scuole superiori cortonesi che rappresentano tre belle storie di scienza e conoscenza consegnata ai tanti giovani adolescenti passati in quarant’anni  nelle aule scolastiche del Laparelli e del Signorelli. Scienza e conoscenza da loro donate con grande  cuore e passione educativa, che, nel mondo scolastico, sono il buon sale per la crescita ed il futuro dei giovani.

A loro un sincero ed affettuoso grazie anche dal nostro giornale ed insieme il classico “happy retirement” .

Un augurio di “ buona pensione” che all’amico Giampaolo viene rinnovato pubblicamente dalle persone cui è in legame d’affetti più cari, cioè dalla  moglie signora Rossana, dalla figlia Marta, dalle nipoti Chiara e Sofia, dal cognato Stefano e naturalmente dall’amata sorella Maristella, che ci ha fatto avere le immagini qui pubblicate a corredo e che, non posso non dirlo, è oggi stimata impiegata cassiera della Bpc, ma che, negli anni del Novecento, ebbi il piacere e l’onore di avere come brava alunna al Laparelli.

Ivo Camerini