A Camucia , venerdì sei giugno 2025, c'è stata grande partecipazione e affetto umano per la cerimonia di intitolazione della sede comunale del Partito Democratico Camucia a David Sassoli, ex-presidente del Parlamento europeo e grande giornalista italiano.
Nella cerimonia di scoprimento della targa, il primo ad intervenire è stato Diego Angori, segretario del Partito a Cortona che ha ricordato il buon esempio di David Sassoli, raccogliendo anche gli spunti forniti dal giornalista Guido Albucci, che ha introdotto e coordinato l’evento.
Poi è intervenuto Flavio Barbaro, segretario dei giovani cortonesi del Pd, parlando delle nuove sfide che attendono l'Unione, alcune delle quali già tracciate da Sassoli.
Subito dopo hanno preso la parola i due ospiti della manifestazione politica del PD: Camilla Laureti e Niccolò Gori Sassoli.
L’ europarlamentare Camilla Laureti ha condiviso il ricordo personale di David a partire dalle campagne elettorali e dal periodo della pandemia. Niccolò Gori Sassoli, figlio di Mario Gori Sassoli, fratello maggiore di David, ha portato il saluto e il ringraziamento della famiglia, sottolineando il grande rapporto dello zio con Cortona e invitato i presenti a fare memoria attiva dell’azione politica, culturale e civile dell’amato zio, perché le sue idee sono attuali e possono offrire spunti per sffrontare un periodo in cui i principi della democrazia sono messi in discussione. Idee estremamente attuali per la politica del nostro difficile presente e per osare pace e democrazia nell’Europa odierna, martoriata nuovamente dalla guerra.
La sede Sassoli del Pd, che si trova in Piazzale Europa,15 a Camucia, come hanno detto Diego Angori e il giovanissimo Flavio Barbaro, sarà un circolo politico dalle porte aperte a tutti i cittadini di buona volontà, che vorranno dedicarsi al confronto democratico, alla solidarietà e al progresso della comunità cortonese. Una comunità dove nessuno dovrà restare indietro e tutti dovranno avere pari opportunità di crescita e di uguaglianza civile,economica e politica.
Nella foto collage di corredo, alcune immagini dell'evento.
(IC)
Ps: Un grande grazie a Niccolò, che in memoria di zio David, ci ha riservato il dono di pubblicare integralmente la traccia del suo intervento svolto all'evento del Pd cortonese e qui sotto riportato.
Camucia, Cortona, venerdì 6 giugno 2025
Vi ringrazio a nome della famiglia per questa iniziativa.
Essere invitato a ricordare David in pubblico, in un contesto dove si esercita la partecipazione alla vita democratica è per me un onore e un’emozione.
Lo è prima di tutto sul piano personale, per i legami che coltivo con Cortona, dove ho vissuto una parte fondamentale della mia vita, l’infanzia.
Lo è per i legami e l’affetto nei confronti di David e di alcune persone presenti come Marica Stanganini, Roberto Fabrizi, Francesca Foscari e Camilla Laureti. Persone con cui sono cresciuto, che hanno contributo alla mia educazione. Persone con cui abbiamo scambiato relazioni che formano la nostra umanità.
Sono convinto che in ogni momento e in ogni luogo – e il più delle volte senza accorgercene – tutti noi ci educhiamo attraverso le relazioni con il mondo, con la natura, con le persone. Sforzarsi di
comprendere queste relazioni e indirizzarle verso la ricerca di un bene comune è il compito più alto della politica.
È quello che a mio avviso David ha cercato di fare.
È quello che ciascuno può fare nel suo piccolo, nel quotidiano, a casa, con gli amici, al lavoro.
Nella consapevolezza che la concezione del bene comune, pur essendo soggettiva e in continuo divenire, si realizza in una dimensione pubblica sulla base di elementi oggettivi fondamentali per la convivenza civile: i diritti, la Costituzione, le istituzioni, l’Europa, il multilateralismo...
A proposito dell’iniziativa di oggi, del fatto che sia stata pubblicata per l’occasione un’edizione del Manifesto di Ventotene, e guardando a quello che sta accadendo nel mondo abbiamo pensato fosse importante richiamare l’attenzione su un concetto più volte ribadito da David: la democrazia non è qualcosa di acquisito per sempre ma è un concetto che deve essere coltivato e reinventato quotidianamente.
Attraversiamo un periodo in cui i principi della democrazia sono messi in discussione dai nazionalismi, dai sovranismi. In cui chi governa vuol far prevalere, anche nei Paesi democratici,
una concezione autoritaria secondo la quale per esercitare il potere bisogna essere prepotenti, soprattutto con i fragili e con i diversi.
Noi crediamo che non debba essere così. Crediamo che il diritto e il dovere di partecipare, far sentire la propria voce, ascoltare chi non riesce a farsi ascoltare, o non può, o resta indifferente,
sia fondamentale nella ricerca del bene comune.
Va in questa direzione la funzione del Parlamento europeo, che - ricordiamo - è la più grande e rappresentativa delle assemblee parlamentari del mondo, l’unica in cui gli eletti sono scelti
direttamente dei cittadini. Va in questa direzione il lavoro fatto da David quando, nell’incertezza della pandemia, ha lavorato per tenere aperto il Parlamento, innovandone il funzionamento.
La democrazia vive nel dialogo. Dai parlamenti nazionali alle amministrazioni locali fino ad arrivare alle assemblee più piccole e informali, ai luoghi di lavoro, alle associazioni, dove spesso si
sperimentano forme di partecipazione particolarmente efficaci, dove si agisce l’ideale sintetizzato dal motto dell’Unione europea, 'uniti nella diversità'.
Niccolò Gori Sassoli