L’Etruria

Redazione

Guai  a perdere la testa!

Guai  a perdere la testa!

Improvvisamente ieri pomeriggio si è diffusa sui social e anche nelle telefonate tra amici la notizia di un grave caso di Covid-19 nel cortonese. Evitiamo di riportare i dettagli della notizia subito diffusi sui social perché non ne siamo a conoscenza. Anche il comunicato del Comune, pubblicato subito dal nostro giornale, va letto come un comunicato di polizia sanitaria e stop.

Ciascuno in questo grave momento dovrebbe  tenere i propri commenti nella propria testa e non diffondere sui social giudizi e intemerate che rischiano solo di  procurare allarme e angoscia. Come pure che occorrerebbe  che anche sui social e nei media si interrompessero  le strane catene di giaculatorie sciamane di invettiva o di falsa medicina che nulla hanno a che vedere con la religione vera , con la fede in Gesù Cristo.

La prova che ieri sera ci è arrivata deve rafforzare il nostro senso di comunità e non farci cadere nelle divisioni.

Davanti ad un male sconosciuto e di cui la scienza stessa non riesce a venire a capo in tempi brevi occorre non perdere la testa. Occorre non sputare giudizi sul prossimo. Occorre rifugiarsi nell’anima e raccogliersi nella preghiera domestica come già scritto sul nostro giornale nei giorni scorsi.

Occorre affrontare con maturità e coraggio la prova. Ma soprattutto pensare a domandare in silenzio individuale la grazia al Signore, alla sua Mamma Celeste e alla nostra Santa Margherita di aiutarci a capire il senso vero della vita che non sta nei soldi e nel possesso delle cose terrene, ma nella ricchezza di spirito, nella comunione e fratellanza di preghiera con chi soffre, con chi ha problemi di salute che, come sempre, è affidato alle mani misericordiose di Dio.

E’ lui che decide sulla nostra vita. Noi dobbiamo aiutarlo, rispettando le regole del vivere sociale e civile che le autorità in questo momento ci hanno dato senza perdere la testa, senza cadere nell’egoismo e nella superbia che , come ricordava ieri Papa Francesco, sono il male terribile di tanta parte della società odierna. Una società che per troppo tempo si è cullata nei falsi valori della ricchezza materiale e del dominio dell’uomo sull’uomo.

A livello locale e nazionale abbiamo governi, che speriamo si trasformino presto in governi di unità di Patria. Quanto prima, come sta avvenendo in altre nazioni. Abbiamo un sindaco encomiabile che non si risparmia nello stare tra la gente, nell’ aiutare i bisogni essenziali di lavoro, salute e necessità che le persone possono avere. Abbiamo delle forze dell’ordine che hanno buon senso nel permetterci di andare a fare la spesa e per gestire le necessità vere  di una comunità familiare , soprattutto all’interno di quella piccola economia domestica della collaborazione tra parenti che da decenni è un punto di forza della nostra economia cortonese, come l’assistenza quotidiana ai nostri piccoli allevamenti di animali domestici, gestiti a livello di microagricoltura  isolata e fai da te.

Siccome l’unico buon antidoto a questo male è ,ad oggi, quello di stare ognuno a casa sua e di mantenere le distanze quando si esce per lavoro o necessità, facciamolo. Dobbiamo assolutamente restare in casa ed uscire solo per lavoro, salute (dopo aver chiesto telefonicamente al proprio medico o ai numeri dedicati) o comprovate necessità personali o familiari ormai già ampiamente indicate dappertutto e che la televisione ci ripete ogni quarto d’ora. Atteniamoci alle norme di igiene che riporta la foto di corredo.

Cerchiamo di stare uniti, di fare comunità virtuale senza perdere la testa. Di dare una mano a chi ha il pesante, duro compito e responsabilità  di guidare i nostri governi locali e nazionali. Le  polemiche, le battaglie politiche lasciamole a quando tutto tonerà normale.

Ora il nostro compito è quello di rispettare le regole e di stare in casa, di andare a fare la spesa ogni due o tre giorni ed uno solo per famiglia. Per l’ora d’aria dobbiamo farci bastare il balcone o la finestra.  Hic Rhodus, hic salta.

Ivo Camerini