L’Etruria

Redazione

In ricordo di Lorenzo Rossi,l'amanuense dei Papi

Trascrisse su pergamena speciale anche il  messaggio speciale che Paolo VI inviò sulla Luna il 21 luglio del 1969 tramite  gli astronauti Neil Armstrong ed Edwin Buzz Aldrin.

In ricordo di Lorenzo Rossi,l'amanuense dei Papi

Il 29 gennaio 2021 nella Chiesa di San Filippo in Cortona si sono svolti in forma strettamente privata i funerali di Lorenzo Rossi. Lorenzo Rossi, nato a Cortona il cinque giugno 1931 è stato chiamato alla Casa del Padre il 27 gennaio 2021.

Oltre che un caro amico Lorenzo è stato un grande ed importante cortonese del Novecento anche se sconosciuto nella nostra piccola patria che aveva lasciato nel lontano 1961, appena trentenne, per la Città del Vaticano dove era stato assunto per un lavoro molto delicato e riservato in Segreteria di Stato.

Persona schiva e riservatissima Lorenzo tornava a Cortona per le vacanze estive e talora  nei fine settimana. A Cortona dedicava il suo tempo cortonese ai suoi familiari in Borgo San Domenico, agli amici sacerdoti cortonesi e a piccole passeggiate in città o ai saluti con gli amici in Piazza Vagnotti o piazza del Comune dove il sabato frequentava il nostro mercato settimanale e dove spesso ho avuto il piacere e l’onore di avere con lui tante belle chiacchierate “de universo mundo” e, talora, anche sulla politica italiana di cui Lorenzo è stato sempre un attento osservatore e informatissimo conoscitore.

Personalmente lo conobbi a Roma nei lontani 1975-1976-1977 quando per l’alba di un mattino frequentai  i palazzi della politica nazionale . Venne due volte a trovarmi: nel 1976  in Palazzo Madama (dove collaboravo con il Presidente Fanfani) e nel 1977  in Palazzo Cenci-Bolognetti ( dove collaboravo con il presidente della Dc Aldo Moro) . La nostra amicizia di cortonesi a Roma al lavoro nella Capitale si consolidò quando nel 1980  ricevette me e mia moglie ( ci eravamo sposati da poco)  nel suo ufficio in Vaticano e ci regalò una visita indimenticabile di ben quattro ore dei palazzi vaticani, dalle famose Logge agli uffici della Segreteria di Stato dove tutti lo conoscevano e salutavano con grandissima stima, al Cortile di San Damaso, ai giardini interni dove passeggiava il Papa. Ricordo che era conosciuto, benvoluto e stimato da tutti: dal Cardinale o Monsignore che incontravamo ai vari  gendarmi che via via incrociavamo e che lo salutavano e facevano passare come se fosse il Segretario di Stato. In quella mattinata tutta dedicata a me e mia moglie ci regalò anche due visite straordinarie e riservatissime: agli affreschi di Raffaello  in un piccolo ufficio alla Terza Loggia (che nel Primo Rinascimento  fu il bagno privato della giovane Lucrezia Borgia, figlia di Papa Alessandro VI ) e agli affreschi del Giudizio Universale di Michelangelo nella Cappella Sistina che quel giorno era chiusa al pubblico e alla quale lui ci condusse per corridoi interni che evidentemente solo lui poteva attraversare e percorrere. Fu una mattinata straordinaria che consolidò la nostra amicizia e che poi negli anni della mia attività sindacale mi permise di mantenere con lui un rapporto di fraternità costante anche se solo a livello di telefono e di amicizia cittadina che si espletava nelle belle chiacchierate  in Cortona estive o nel Sabato Santo di Pasqua che egli passava quasi sempre in Borgo San Domenico nel suo appartamento contiguo a quello dell’amata sorella professoressa Anna.

Tutta la sua vita riservata e fedele  a Santa Madre Chiesa Romana è un  libro prezioso che andrebbe ritrovato e custodito per i giovani cortonesi di oggi e di domani.

La sua biografia infatti non è solo quella di un artista 'amanuense dei Papi e della Curia Pontificia' novecentesca che ha svolto il suo lavoro delicato in Vaticano a Roma dal 1961, dove, in Segreteria di Stato, si è occupato della realizzazione a mano delle pergamene destinate alle cerimonie delle nomine pontificie di Cardinali e Nunzi Apostolici, compresa quella con il messaggio di Paolo VI portato sulla Luna dagli astronauti Neil Armstrong ed Edwin Buzz Aldrin il 21 luglio del 1969. .La sua è stata  la vita di un vero artista che intraprendendo ricerche nelle biblioteche, negli archivi e nelle raccolte di codici miniati, si è sempre dedicato alla sua apprezzata attività di addetto a scrivere a mano atti e documenti con responsabilità, passione e competenza nell’esecuzione di pregevoli opere di minuziosa calligrafia, arricchite da preziose miniature e pitture.

Ricordo che nella sua casa romana a due passi dall’Ingresso di Sant’Anna per la Città del Vaticano, dove ebbi l’onore di essere a pranzo negli anni 1990, aveva uno studio pieno di disegni e lavori artistici vari assieme ad un piccolo museo di penne , pennini e strumenti vari per il suo delicato e prezioso lavoro di amanuense pontificio. Penne e pennini che gli erano serviti per elaborare, realizzare  una grande moltitudine di stemmi per Cardinali e Vescovi , compreso lo stemma realizzato negli anni 1960 per il nostro vescovo Giuseppe Franciolini.

Monsignor  Ottorino Capannini , amatissimo decano dei nostri ultimi sacerdoti cortonesi che ha celebrato per lui la Santa Messa funebre in San Filippo, da me raggiunto telefonicamente così me lo  ricorda: “ un vero cristiano che, nel silenzio e nell’umiltà, ha servito sempre con dedizione e riservatezza la Chiesa. Il nostro vescovo Mons. Riccardo Fontana e l’arcivescovo emerito di Lucca, don Italo Castellani lo ricorderanno, assieme a tutti noi sacerdoti cortonesi guidati dal Vicario don Giovanni Ferrari,  alla nostra città, alla nostra comunità cristiana il prossimo 28 febbraio con una Santa Messa solenne in San Domenico alle ore diciotto”.

Anche l'Arcivescovo emerito di Lucca, Mons. Italo Castellani, incontrato in Cortona, ricorda con affetto ed amicizia Renzo Rossi: "Sono dispisciuto per non essere stato presente  alla celebrazione delle Sue esequie, ma in contemporanea a Castiglion Fiorentino avevo la celebrazione esequiale per una mia carissima cugina. Ho di  Lorenzo ricordi di viva gratitudine anche per l'amicizia, fiducia   e stima che mi ha sempre riservato. Ricordo la sua emozione nello scrivere, da stimatissimo e riservatissimo 'Amanuense del Papa', la Bolla della mia nomina episcopale a firma autografa del Papa San Giovanni Paolo II. Della realizzazione  di quel documento  le sono profondamente grato".

Lorenzo Rossi era un abbonato e un attento lettore del nostro giornale e l’Etruria tutta lo ricorda con grande amicizia e affetto , partecipando al dolore dei suoi familiari e porgendo cristiane condoglianze alla sorella Anna, al fratello Giuseppe, ai nipoti Daniela e Massimo e ai parenti tutti. Nella foto collage di corredo: un primo piano di Lorenzo Rossi e la copia di un suo lavoro conservato in casa a Cortona dalla sorella Anna Rossi.

Ivo Camerini