L’Etruria

Redazione

Una  messa per Sabina

Il prossimo 10 luglio nella Basilica di Santa Margherita

Una  messa per Sabina

Nel trigesimo della morte di Sabina Milanese, il 10 luglio prossimo, nella Basilica di Santa Margherita,alle ore diciotto, padre Livio Crisci celebrerà una Santa Messa in ricordo e suffragio della nostra concittadina, improvvisamente tornata alla Casa del Padre nei giorni scorsi.

Sabina Milanese, figlia dell’indimenticato maresciallo maggiore dei carabinieri Antonio  e dell’insegnante e pittrice Anna Maria Campanacci, era nata a Pescia il 5 maggio 1970 e da diversi anni viveva da sola nel centro storico di Cortona. Come ci ha raccontato un amico del gruppo volontari delle pulizie del Santuario di Santa Margherita, dove Sabina era entrata nell’autunno 2019, si presume che un infarto l’abbia  strappata alla vita nella notte  tra venerdì cinque e sabato sei giugno .

Sabina era molto conosciuta e benvoluta nella nostra città dove era solita passeggiare con un cagnolino a tre zampe che, stando al racconto di questo amico del gruppo dei devoti alla nostra santa, le è stato accanto e l'ha  vegliata dopo il malore sopraggiunto nel sonno, mentre riposava nel suo letto domestico.

La sorella Lucia, impiegata bancaria e nota sindacalista aretina della Cisl, arrivata con lei a Cortona nel 1974 al seguito di babbo Antonio trasferito da Pescia alla compagnia carabinieri della nostra città, così ricorda Sabina : “ dopo l’arrivo in città, mia sorella ha frequentato tutte le scuole in Cortona e qui, assieme a me ha vissuto tutta la sua giovinezza e la sua vita di donna libera, forte, autonoma e fidanzata con la vita. Sabina era una donna curiosa, amante dell'arte,  della natura, della vita in generale. Complessa e affascinante, a volte controcorrente, ma sempre se stessa. Aveva un cuore grande, una grande forza e quella freschezza propria dei bambini, consolidata dai suoi studi classici fatti nel nostro liceo classico Luca Signorelli e in tanti percorsi formativi di grande respiro nei settori del turismo e della ristorazione dove lavorava con grande professionalità e con ottima conoscenza della lingua inglese. Negli ultimi mesi, come molti del suo settore, era dovuta rimanere a casa a causa del Covid e si era un po’ intristita, ma tutti i sabati era salita al Santuario della nostra Santa Patrona per tenerlo pulito ed in ordine, assieme agli altri volontari e devoti di Margherita”.

La sua improvvisa ed inaspettata morte ha lasciato nel dolore non solo la sorella e i parenti tutti, ma anche tanti amici,conoscenti cortonesi. Soprattutto gli amici e le amiche del gruppo volontari per la pulizia del Santuario di Santa Margherita, che così oggi la ricordano sul nostro giornale: “ Sabina era benvoluta da tutti noi. Un impegno preso per lei era importante rispettarlo. Non andava molto d'accordo con le sveglie; diceva sempre che ne teneva almeno due/tre. Da pochi mesi dal suo ingresso nel nostro gruppo e da subito integrata era benvoluta da tutti  noi come una persona che conosci da sempre. Appena arrivava in santuario, in rigoroso silenzio cercava i suoi "ferri del mestiere": scopa, straccio e lucidante per il legno. Aveva un'attenzione particolare per gli arredi della chiesa più preziosi e più impensati. Ti dava delle semplici dritte che ti lasciavano senza parole. Una persona molto profonda, apparentemente silenziosa, ma che aveva una bella filosofia di vita. Era conosciuta da molte persone in Cortona. Amava in modo esagerato la natura e gli animali; divideva la sua abitazione con un cane che era diventato un compagno di vita. Il carisma francescano era nel suo DNA. Aveva modi tranquilli, silenziosi, ma era  determinata nelle sue convinzioni. Appena il nostro gruppo sabato mattina 6 giugno non l'ha vista arrivare per la consueta pulizia settimanale della chiesa, ha avvertito una sensazione strana, forse un triste presagio è passato nella mente di tutti noi,  perché era solita avvisare un suo ritardo o una sua assenza con una telefonata o con un messaggio vocale su WhatsApp, giustificando sempre la sua assenza. La cosa è sembrata molto strana a tutti. Un'altra cosa strana, successa il sabato precedente, è  stato l'applauso di benvenuto che abbiamo fatto per accogliere una nuova volontaria. Beh in quel momento lei esterno' che al suo arrivo non era stato fatto altrettanto. A quel punto tutti noi prontamente abbiamo ascoltato la sua richiesta, come se ci invitasse in qualche modo, a salutarla per l'ultima volta e  abbiamo applaudito anche lei arrivata nell’autunno scorso. Quando poi ci è arrivata la dolorosa notizia della sua morte, il nostro gruppo è rimasto sgomento, senza parole, sentendo immediatamente un vuoto. Il sabato successivo dopo la sua scomparsa, noi volontari prima dell'inizio del servizio pulizie, abbiamo partecipato alla messa mattutina delle otto in basilica, dove è stata ricordata da Padre Livio, rettore del santuario, tra la commozione di tutti noi. Sabina era amante della vita, chi ha avuto la fortuna di averla conosciuta (come noi) pensa che sia stata portata via troppo presto, ma non sta a noi giudicare; sicuramente in Paradiso c'era bisogno di un'anima come la sua, che possa guidare qui in terra tutte le persone  che le volevano e gli vogliono bene, come tutti quanti noi. Ciao, Sabina!"

Chi vuole venerdi 10 luglio, alle ora diciotto, potrà salire al Santuario di Santa Margherita e ricordare Sabina unendosi in preghiera con amici e parenti e partecipando alla messa di suffragio celebrata da  fra Livio.  

Ivo Camerini