L’Etruria

Redazione

Chiusura della campagna elettorale anche al camuciese bar-circolo culturale.

Nel silenzio di riflessione per il voto di domani si riportano simpatiche chiacchiere di cortonesi e non, invitando tutti i lettori a partecipare al voto di domani.

Chiusura della campagna elettorale anche al camuciese bar-circolo culturale.

Ieri ultimo giorno di una delle peggiori e strane campagne elettorali dell 'Italia repubblicana. Anche al mio solito bar-circolo culturale di Camucia è stato tutto un discutere su chi votare. Ecco allora alcune chiacchiere ascoltate mentre, come al solito, iermattina consumavo cornetto e cappuccino.
Primo avventore: " Non so ancora per chi votare.È la prima volta che nun c'ho le idee chiare e so un po' preoccupato. Giorgio , tu che sei sempre informato, a chi se vota domenneca?".
Secondo avventore, tale Giorgio: " Io nun c'ho dubbi. Voto Renzi. Per me è il solo voto utile che c'è sulla piazza".
Primo avventore: " Che me venisse una pupita en bocca a me che te l'ho dimando. Io a quel bugiardo de Renzi, che m'ha anco distrutto el mi partito nu' gn'el darò mei. Innanzi de dallo a lu' , voto scheda bianca".
Terzo avventore: " Nun fa el bischero, vota  Grasso che s'arfà la sinistra".
Quarto avventore: " Ma che sinistra , vota i giovanotti e le giovanotte dei Cinquestelle...per il futuro dell ' Italia ci vuole gente nuova che non ha mai governo. Saranno incompetenti, ma almeno se son tagli lo stipendio e sembrono de buona volontà".
Quinto avventore: "Ma che cinquestelle del cavolo, vota l'usèto sicuro, cioè il vecchio Silvio che sarà anche un riccone, ma almeno è sempre stato coerente con il modello affaristico del neoliberismo e ostile alla globalizzazione selvaggia".
Secondo avventore, tale Giorgio:" Ma quale Silvio Berlusconi. È un vecchio di oltre ottant'anni e nun t'arcordi che nel 2011 c' haea messo sull'uscio  del fallimento? T'ho ditto de votè Renzi che  anco lui vuole il neoliberismo, ma di  quello serio e americano che fa più ricchi i ricchi e più poveri i poveri. Pe' armette en piedi l'italia c'è voluto lu' e mo tocca votallo pe' arfalla caminè".
Primo avventore:" Ma nun me pigliè in giro, mica so stupido....si voléi che votassi el pd dovéi sceglie cumme presidente del Consiglio quel brav' omo de Gentiloni. Lu' sì che l'avrebbi voto".
A questo punto le voci cominciano ad essere agitate e  sovrapposte. Il registratore del cronista raccoglie solo un indistinto , rumoroso vociare.
Pertanto il giornalista di strada che per la prima volta esce dal bar senza salutare e lasciando  gli altri avventori alle loro accese discussioni  elettorali, smette di trascrivere e, per la conoscenza  del  sondaggio finale sui risultati elettorali previsti dai clienti del piccolo  bar  camuciese-cortonese , rinvia  ai risultati veri, che  usciranno  sui  giornali di lunedì cinque marzo. Comunque il sottoscritto fa proprio l'invito della proprietaria del bar udito strillare mentre era già sulla porta di uscita:" domenica tutti a votare; ognuno per chi gli  pare; altrimenti scheda bianca".
Buon voto a tutti gli elettori e le elettrici cortonesi, giovani e meno giovani, ma tutti ben consci che votare è non solo un dovere libero, un diritto, ma anche un piacevole obbligo morale.
Ivo Camerini