L’Etruria

Redazione

Politica, amicizia, comunità e Cortona

In una chiacchierata con Nicola Carini, neopresidente del Consiglio Comunale

Politica, amicizia, comunità e Cortona

Con Nicola Carini,amici su Fb dal 2017, era da tempo che ci eravamo ripromessi di prendere un caffè assieme per fare una chiacchierata politica. Agevolata dalla comune ammirazione per il mare di Montalto di Castro, l’occasione di prendere un caffè insieme è capitata in questi giorni di Ferragosto 2019. Saltato per miei impegni durante il recente  blitz di trentasei ore a Montalto, il caffè è stato consumato al bar di Camucia davanti alla Coop, di primo  mattino, il 13 agosto. Un caffè che  è stato non solo un buon energetico ferragostano, per la bontà alimentare della materia prima, ma soprattutto l’occasione di un buon dialogo con il giovane neopresidente del Consiglio Comunale cortonese. Un dialogo  vis a vis, come dicono i francesi, senza quegli schermi o ipocrisie che oggi sembrano andare tanto di moda. Con Nicola , il moderato per eccellenza della coalizione di centrodestra uscita vittoriosa dalle ultime elezioni amministrative cortonesi, il tredici mattina vi è stato infatti un ampio, interessante  dialogo sui valori politici e di civitas, che riporto volentieri per i lettori de L’Etruria. Ecco la trascrizione della nostra chiacchierata avvenuta al bar dei Girasoli di Camucia, come testimonia la foto di corredo dell’ articolo.


Cos'è la politica per te? E, soprattutto,come pensi che la politica possa aiutare Cortona e i suoi giovani  nei tempi nuovi e molto magmatici che l'Italia e il mondo stanno attraversando?

La politica e’ per me una passione che viene da lontano. Ho respirato l’aria politica  nelle sedi di partito sin da piccolo: da quella del Movimento sociale, in piazzetta Baldelli, fino a quella di Alleanza Nazionale dove mossi i primi passi nel movimento giovanile. Lì accompagnavo il  babbo  Piero, colui che mi ha trasmesso questa passione e lì ho conosciuto tante persone che, con ardore e dedizione, mi insegnarono che si deve sempre lottare per le proprie idee e per i propri valori. Ricordo con affetto e commozione i compianti Scarpini, Fazzini, Fratini. In quelle sedi di partito conobbi Italo Marri, poi diventato senatore, Mauro Turenci e nel movimento giovanile un grande Marco Vanni, che fu un vero e proprio faro per tanti giovani della destra cortonese. In quelle sedi di partito conobbi  tanti altri e devo dire che eravamo una comunità umana meravigliosa. Fare politica ,oggi come allora, è a parer mio un servizio, una missione. E’ il compito di  rappresentare i cittadini tutti, e non solo quelli che con il loro voto ti affidano le sorti della città. Vivere questo compito ti riempie di orgoglio e di grande senso di responsabilità. Responsabilità e fiducia che non vanno mai tradite, cercando di fare sempre il massimo, ma sopratutto dicendo sempre la verità anche laddove non dovessi riuscire. Questo atteggiamento nei confronti della politica lo si deve ritrovare sopratutto per chi come noi fa politica locale. Il contatto con le persone non va mai perso, la vicinanza ai problemi di territorio deve essere una costante. Purtroppo oggi tendiamo a banalizzare tutto, ad essere molto superflui sotto tanti punti di vista e credo che non sia un bene per i nostri giovani. I giovani hanno bisogno di punti di riferimento costanti. Hanno bisogno di esempi positivi. Hanno bisogno di una visione. Hanno bisogno di credere. Hanno bisogno di sentirsi rappresentati. Insomma, hanno bisogno della politica con la P maiuscola!

Quale programma per Cortona realizzerà a breve termine il tuo partito e la coalizione che sostiene il nuovo Sindaco Luciano Meoni?

Per Cortona punteremo la barra su un punto per noi focale, che accomuna il nostro centro storico e la nostra frazione più grande, Camucia. Cioè il recupero di una propria identità. Chi è nato e cresciuto a Cortona si ricorda di una città completamente diversa da quella di oggi, una città vera, una città piena di negozi per i suoi abitanti, una città piena di servizi, una città con le sue sagre e con i suoi eventi. Ecco dobbiamo ritrovare quell’autenticità che ci ha reso famosi ed unici nel mondo. Discorso analogo per Camucia, che forse una vera e propria identità non l’ha mai avuta, anche per la sua crescita repentina. Credo invece che sia giunto il momento che anche Camucia brilli di luce propria. Proprio per questo stiamo pensando a varie iniziative che aiutino Camucia a ritrovare e rafforzare la propria identità.

Non ti chiedo di anticipare ai nostri lettori qualche iniziativa, perché son sicuro che,per ovvi motivi, la tua risposta sarebbe il classico : no comment. Però tante sono le cose concrete di cui parlare per il domani della nostra Cortona, ma due senz’altro meritano di essere approfondite. Mi riferisco all'edilizia locale e all'ospedale della Fratta. Che iniziative  prenderete per sviluppare l’edilizia locale?

L’edilizia locale è in crisi come in tutto il paese. Riuscire a tornare ai fasti di un tempo sarà molto difficile, se non impossibile. Credo però che ci sia un buon margine non tanto sulle nuove edificabilità, ma piuttosto sul recupero dell’esistente. Abbiamo strutture meravigliose in decadenza e sarebbe bello farle tornare agli antichi splendori. Un esempio su tutti sono  le ‘leopoldine’.  Ma cercheremo di avere anche visione nuova e meno rigidità burocratica, per quanto possibile, in re ipsa.

 Passiamo ora alla questione che so ti sta molto a cuore, anche come cittadino cortonese prima che come politico. Quali iniziative prenderete per salvaguardare e migliorare le prestazioni sanitarie del nostro Ospedale Santa Margherita?

Per ciò che riguarda  il nostro Ospedale di Fratta, che tanto ci sta a cuore, ci stiamo impegnando a fondo tutti, dal Sindaco Luciano Meoni al nostro assessore alla sanità Silvia Spensierati. E’ un compito arduo, ma è una battaglia che non ha colore politico e ci deve vedere tutti insieme a difesa del nostro nosocomio. Anche qui, per fare un esempio concreto, il primo sforzo sarà quello di sollecitare l’Azienda sanitaria ad attrezzare in maniera sempre più convincente ed importante il pronto soccorso, vero e proprio snodo vitale per i nostri cittadini.

Un’ultima domada: il futuro è soprattutto dei giovanissimi, dei ragazzi che vanno a scuola. Cosa farete come nuova giunta e come nuova maggioranza consiliare per dialogare a fondo con gli studenti delle nostre superiori, con gli adolescenti di oggi, ma uomini e donne di domani? Nel prossimo domani i nostri figli e nipoti potranno avere ancora l'ombrello della "piccola patria" a fronte di un ritorno non improbabile della violenza civile, che cova sotto quella verbale che domina anche nei social italiani? Insomma, cosa farete per dialogare con i giovani?

I giovani sono il nostro futuro, a loro dobbiamo l’impegno più grande! Per loro per i nostri figli vale la pena fare sacrifici ed impegnarsi per lasciare un mondo migliore rispetto a quello che abbiamo trovato. Credo davvero che a Cortona,nella Piccola Patria di pancraziana memoria, tutti si debba agire e fare il massimo per il futuro delle nuove generazioni. Ho iniziato un ragionamento con alcuni docenti. Mi piacerebbe poter andare nelle scuole portando persone che abbiano delle belle storie da raccontare, storie che insegnino ai nostri giovani che si può e si deve lottare per un mondo migliore. Insomma mi darò da fare per portare e far arrivare nelle nostre scuole un messaggio di speranza, di positività, per poter insegnare ai ragazzi che ognuno di loro è speciale e che ognuno di loro potrà avere la sua possibilità.

Chi è Nicola Carini ? Nato a Cortona nel 1979, il neopresidente del Consiglio comunale di Cortona, ha quarant’anni. È un moderato molto popolare del Centro Destra e da diversi anni siede in Consiglio comunale. Da metà giugno espleta  il suo nuovo compito di governo cortonese con l’habitus del politico all’antica, rispettoso delle regole e dell’ oraziano “ in medio stat virtus”, ma soprattutto coniugando con rigore e correttezza il suo ruolo istituzionale con quello politico di centravanti di sfondamento del Partito Fratelli D’Italia di cui, nel 2013, fu fondatore, a livello cortonese, assieme a Claudio Cipolli. E‘ figlio di due  stimati e noti cortonesi  Piero Carini  e  Marisa Podi. E‘ sposato con Sara Vanni  ed è padre di Emma e Pietro. Dopo il diploma di Maturità Linguistica e una fugace iscrizione all’università, si è dedicato all’impresa di famiglia e da anni affianca il babbo Piero nel ruolo di  imprenditore del settore commerciale della distribuzione acque naturali e minerali.

Ivo Camerini