L’Etruria

Redazione

Vivere nella nuova Babilonia tra delinquenti e furbi pavoni

La nuova società pandemica e del post-pandemia, cioè l'ingresso del mondo nel secondo medioevo dell’umanità

Vivere nella nuova Babilonia tra delinquenti e furbi pavoni

L’altra mattina al mio solito bar-circolo culturale camuciese  gli avventori che , rispettando le norme anticovid, prendevano il caffè fuori dal locale hanno intavolato una elevata , interessante discussione filosofica sulla società pandemica e del post-pandemia. Ascoltata e registrata la vivace, interesante e razionale  conversazione, durata più  del classico quarto d’ora accademico, ne trascrivo alcuni interventi, che trovo particolarmente lucidi e veritieri.

Primo avventore: “Tutti dicevano che con la pandemia la società umana sarebbe stata più buona, migliore in tutti i sensi e piena di fratellanza, solidarietà e libertà. Accidenti se dobbiamo stare alla realtà scatenatasi in questi ultimi mesi di cosiddetta ripartenza a me sembra che stia accadendo tutto il contrario. Davvero mala tempora currunt et peiora parantur ( = viviamo brutti tempi e peggiori ne arriveranno) . Cerco di spiegarmi, come disse il tovagliolo alla tovaglia. Ormai è assodato che  viviamo in un tempo fuori dai cardini. Cioè nel tempo in cui tutto si contamina. Le società, le nazioni si mescolano e purtroppo invece di mescolare il bene, il meglio, mescolano il male e il peggio. Così tutto diviene arroganza, prepotenza, penne di pavone. Ognuno parla un bla,bla,bla diverso, che diviene delinquenza, violenza e nuova Babilonia. Sì la società pandemica e del post-pandemia è una Babilonia terribile, dove delinquenti e furbi pavoni si contendono il potere alla stessa stregua degli imperatori medioevali, dei loro principi, dei loro marchesi, dei loro conti e dei loro vassalli, valvassori e valvassini. Lo strumento non è più la spada, la lancia, la freccia, ma l’algoritmo, il 5G, la nuvola digitale o cloud, il cloud computing e storage, il server, il data-base,gli archivi massivi, la piattaforma insomma dei doni avvelenati che riducono la persona da cittadino a suddito, che tolgono diritti e libertà umani. Vedrete che dall’anno prossimo nessuno potrà più alzare la testa e dire “ io la penso diversamente”. Presto sarà così: lo Stato sarà un primo etico istituito  dalla divinità e quindi, come l’unto del Signore nel primo Medioevo, avrà potere di vita e di morte, di darti ricchezza o di gettarti nella povertà. Questo ingresso nel secondo Medioevo dell’umanità è iniziato anche in Italia , ma in pochi se ne stanno rendendo conto, tanto che alla proposta eversiva di abbinare Presidenza del Consiglio e Presidenza della Repubblica in un  nuovo uomo della provvidenza ,tutti hanno fatto il “nesci”. In particolare tutti i nostri politici  hanno fatto finta di non avere udito o di non sapere che chi proponeva una cosa simile attentava alla Costituzione repubblicana, così come sul finire del Novecento vi attentarono i brigatisti rossi con l’omicidio Moro, i neofascisti con le bombe ai treni o i manovratori della rappresaglia dell’estate-autunno  1993 impersonata da un tale di cui non ricordo il nome, ma che era il  direttore dei servizi segreti italiani. Davvero siamo entrati in brutti tempi di vita sociale, democratica e civile e tutti zitti. Zitti a pensare a coltivare solo il proprio giardinetto di casa. Ma attenti che il giardinetto non è più il vostro; è già del potere assoluto dello stato primo etico, nuovo moderno principe o imperatore”.

Secondo avventore: “Forse hai ragione , ma a me basta che mi lasciano la Tv e i suoi spettacoli, la possibilità di un caffè al bar e due soldi per mangiare. Lascio questi discorsi politici e filosofici agli idealisti  fessi e creduloni, come  te. Non avertene a male. Ma io son di poche pretese”.

Terzo avventore: “Eh no, se guardi la Tv avrai visto e ascoltato, a “Striscia la notizia” di qualche sera fa, il bel discorso di Siani. Un discorso che io condivido in toto e che qui ti riassumo, visto che guardi la Tv senza capire quello che guardi o ascolti. Il comizio del conduttore Siani è stato contro gli attuali politici che pensano a dare vantaggi e prebende  per i pochi invece che distribuire lavoro, ricchezza e felicità ai molti, al popolo. Il simpatico Siani ( partito con la richiesta di restituire il modesto indennizzo che l’Inps ha tolto  ai parzialmente invalidi che si danno da fare, lavorando secondo le loro possibilità) ha ricordato ai nostri politici il senso vero del cosa deve essere la democrazia. E lo ha fatto citando il famoso discorso tenuto da Pericle nell' Atene del 461 a. c. :  “Qui il nostro governo favorisce i molti invece dei pochi: e per questo viene chiamato democrazia. Qui ad Atene noi facciamo così." Ti assicuro che se non ci fossero tanti qualunquisti come te, ogni sabato gli italiani veri sarebbero a Roma a tappezzare strade e piazze con queste parole di Pericle il cui significato fu scelto come bandiera della nostra Repubblica con la Costituzione del 1948, che, a quanto mi consta, è ancora in vigore, nonostante l' ultimo, scellerato tentativo di modifica governativo del 2016”.

Quarto avventore: “Mi associo , cari amici, ai vostri discorsi contro i qualunquisti . Avete visto quanto spazio hanno dato nei Tg e nei giornali alla foto del  lancio della monetina nella Fontana di Trevi da parte dei padroni del mondo convenuti a Roma per il summit G20? Tutti a gongolare e magnificare per  la trovata pubblicitaria da regalo imbonitore e velenoso da parte di chi si traveste per dieci minuti da gente comune, da scolaresca in gita turistica che si mette a fare spettacolo-simpatia verso il popolo bue, cioè verso il popolo italiano mite dei lavoratori del ceto medio , che  faticano da buio a buio, senza mai  protestare per il carovita e la speculazione che li stanno affamando. Invece di farsi una foto alla Fontana di Trevi non  facevano meglio a prendere decisioni concrete sul clima e a sciogliere i trust e i cartelli sulle materie prime i cui prezzi attuali nel cosiddetto libero mercato (amato ormai da quasi tutti i politici italiani) sono altamente speculativi e truffaldini?”

Quinto avventore: “Avete ragione; il popolo è stufo di chi non fa nulla per regolare il mercato e abbassare il costo della vita, per dare lavoro a tutti, per dare  istruzione e sanità pubblica gratuita e che spreca risorse in sussidi e carità pelose e ristori solo alle megaimprese che pagano poche tasse fuori d Italia. Il popolo basso è stufo  delle tasse esose e strozzine mentre ai ricchi, al cosiddetto popolo alto vengono riservati tanti benefit e tasse sopportabili. È stufo di sentir dire che ai ricchi delle multinazionali  dal 2023 verrà applicata una tassa del quindici per cento che grida vendetta in cielo e in terra, in quanto la tassazione media sui lavoratori e sui pensionati  si aggira sul quaranta per cento ed oltre. Il popolo è stufo, ma nessuno fa niente. Nessuno si muove o protesta seriamente contro il governo e contro lor signori delle banche e del libero mercato. Certamente quando si dicono queste cose io ci sto male e provo delusione perché tutti mi dicono che  le cose non potranno mai cambiare. Invece io son sicuro che le cose sono destinate a cambiare per forza. Non si può andare  avanti così . Bisogna tornare a ragionare del nostro futuro, del domani dei nostri figli e nipoti”.

Sesto avventore: “Hai ragione, amico. In un tempo dove il carovita sta distruggendo lavoratori, disoccupati e pensionati, ci rivorrebbe un Pierre Carniti, che in un discorso degli anni 1980 ci diceva: " noi siamo alternativi al neoliberismo ....il rapporto tra lavoro e retribuzione è tra i più pregnanti per portata simbolica ed insieme pratica. Nella percezione di ciascun lavoratore esso implica, non solo un confronto tra retribuzione ed esigenze di consumo personale e familiare, ma anche un confronto di valore tra lavori diversi. Per il loro contenuto, per le condizioni in cui sono svolti, per il grado di preparazione richiesta. E così via.......In un periodo dominato dalla cultura “ liberale -liberista - libertarista”  (quale è quello in cui viviamo) e nel quale il mercato è considerato il supremo regolatore dei rapporti economici e sociali, si sarebbe indotti a pensare che il valore del lavoro è determinato dalla sua rarità sul mercato. Si dovrebbe cioè pagare di più quel lavoratore le cui caratteristiche sono molto richieste e perciò viene appunto conteso sul mercato. Sappiamo però che le cose non vanno così. (…)". Di questo i signori di Roma e di Bruxelles non solo non parlano, ma nemmeno vogliono sentirne parlare. Ma, forse, quello che ancora è più grave, è che nessun sindacalista oggi  sembra aver voglia di prendere a cuore le battaglie contro il carovita e per  cercare di mettere fuori legge i trust , i cartelli , le holding , che fanno profitti sui cittadini e sui lavoratori.”

Settimo avventore: “Almeno si potesse gridare: ‘Aridatece la Scala Mobile Salari e Pensioni’. Dal primo novembre sono scattati  nuovi aumenti anche nel settore alimentare e servizi commerciali ( ad esempio ieri in alcuni bar e panifici sono comparsi avvisi in proposito rivolti alla clientela in cui si diceva che siccome il governo aveva aumentato la luce e il gas il caffè e il pane costavano di più). L' aumento dei carburanti e delle bollette casalinghe è amara realtà da oltre due mesi, ma tutti a cuccia. Insomma il carovita è, assieme alla pandemia , una realtà con cui fare i conti; ma nel mondo politico e governativo solo chiacchiere e legnate al popolo bue, cioè a chi lavora da buio a buio , paga le tasse e non sa cosa siano i sussidi. Sussidi invece che arriveranno ancora alle grandi imprese con la nuova finanziaria 2022 draghiana , che alla voce "sgravi fiscali" concede loro circa tredici miliardi incartati e infioccati come "riduzione tasse sul lavoro". Capito il governo di lor signori? Riduzione delle tasse alle imprese, mica ai lavoratori e ai pensionati. Ecco che gli arcani progetti del Pnrr si disvelano, ma l’ opposizione sociale e sindacale stenta a decollare...( pausa).. Allora , come ho  letto l’altro giorno in un graffito, facciamo innalzare il grido popolare : ‘Aridatece la scala mobile salari e pensioni’. Non si può fare in piazza? Facciamolo nei bar quando si va a prendere il caffè. Facciamolo nei supermercati quando si va a fare la spesa. Io, nel mio piccolo, lo griderò volentieri, soprattutto   per i giovani , che non sanno cosa è stato questo strumento nell' Italia degli anni 1945-1984”.

Ottavo avventore: “Con la Legge Finanziaria del 2022 il ritorno al dominio capitalista sarà completato anche in Italia. Allora, in attesa del ritorno di Baffone, sarà bene ripassare cosa sono i trust, i cartelli e i monopoli , le holding e le cosiddette razionalizzazioni macroeconomiche e aggregazioni istituzionali che tolgono al cittadino i diritti vitali conquistati a partire dall' Italia dei Liberi Comuni medioevali nati contro il dominio europeo del Barbarossa. Certamente oggi paghiamo l'assenza dei lavoratori dalla scena politica Italiana. I lavoratori dovrebbero rimettersi a studiare la teoria della produzione, la teoria dei prezzi, la teoria della distribuzione sui libri di Sraffa e di Caffè. Libri classici di economia politica , che ,poi, dovrebbero regalare  al Presidente del Consiglio Draghi, che sembra averli persi e dimenticati dopo averli a lungo studiati all’ Università la Sapienza di Roma, oppure, come sembra, li ha rinnegati per fare il super - commissario di lor signori i neoliberisti. Comunque anche la sinistra e il centro sinistra farebbero bene a rileggere Sraffa e Caffè. Anche oggi infatti, come denunciava Sraffa negli anni 1920-1930 : " la classe operaia, dei lavoratori è assente dalla vita politica, il sindacato e i partiti socialisti e democratici non sono in grado di organizzare un’azione politica; gli operai sono costretti ad affrontare individualmente i loro problemi". Hic Rhodus, hic salta! Il sindacato deve tornare ad essere soggetto politico autonomo che guida l' opposizione al neoliberismo. Altrimenti la dissoluzione arriverà implacabile. Il governo Draghi con questa legge getta la maschera e porta in Italia il duro modello "protestantico" instaurato dalla Tatcher e da Reagan quarant'anni fa nel mondo anglosassone; ma oggi da noi tutti zitti.Speriamo che i sindacati si sveglino davvero!Per chi non l'ha capito, ecco i regali incartati sapientemente dal governo del commissario del capitalismo multinazionale: carovita, leggi assurde dei burocrati di Bruxelles, ritorno alla disastrosa e banditesca Legge Fornero per le pensioni, assicurazione obbligatoria anche per coloro che tengono un mezzo di autotrasporto in garage, bollo su bicicletta e monopattini, nuove tasse varie sulla casa e sulla famiglia, aumenti speculativi e banditeschi delle bollette elettriche, telefoniche, metano e dell'acqua, libertà di trust e cartelli vari nel commercio, ecc.... Il commissario si è dimenticato di tassare l'aria che si respira? Non l'ha fatto perché a quello ci pensa la pandemia, cioè il virus venuto a fagiolo per politici , che ormai, come diciamo in Valdichiana sono nient’altro che comandini e marchesi del Grillo".

Nono avventore: “Condivido tutto e tutti, ma per cortesia, chi può ricordi a tutti coloro che stanno avviandosi a piè sospinto nel Secondo Medioevo che i diritti e le libertà conquistati nel Novecento non sono in vendita e che non c’è futuro umano senza giustizia sociale, senza democrazia, senza libertà per tutti, senza solidarietà per tutti, senza quella condivisione di vita, che fonda e fa crescere una comunità, una patria, una nazione”.

Il giornalista di strada è stupito da questa complessa e articolata discussione mattiniera in un bar camuciese, ma assicura  i lettori che ha fedelmente riportato tutto il registrato.

Ivo Camerini