Rubrica “ Ragazzi in Gamba”
Negli ancora primaverili giorni di metà novembre, durante una mia escursione domenicale attraverso i secolari boschi di Vallecalda, precisamente tra Ranco di Ferro, Cogli, Grifoglieta e Gorgacce, ho avuto il piacere di incontrare il giovane Faliero Cardinali intento a far legna per il focolare di casa e quindi esercitare quell’antico mestiere di taglialegna per usi domestici , che ormai va scomparendo anche nella nostra bella montagna cortonese.
Mi ha fatto grande e positiva impressione vedere questo giovane ventisettenne cortonese, che, nel faticoso contesto dell’economia di sussistenza che risale ai secoli medioevali della nostra civiltà contadina e cristiana, invece di andarsene ad intruppare nell’effimero e rumoroso “overtourism” del fine settimana si dedica all’ Working on weekends e, in questa occasione, esercitare, da provetto maestro artigiano, l’antico mestiere del boscaiolo.
Conoscendo Faliero, o meglio Falierino come tutti lo chiamano, fin da quando era in calzoni corti e, con grande argento vivo, serviva messa allo zio prete don Albano Fragai, parroco nella cinquecentesca chiesetta di san Biagio e San Giusto in Casale ( cfr. foto d’inizio secolo in braccio al babbo Amedeo, con mamma Rosella , il fratellino Luca, la sorellina Laura e l’amatissima nonna Maria al termine di una messa solenne celebrata dallo zio), mi sono fermato volentieri per una breve chiacchierata con questo ragazzo davvero in gamba, che oggi è l’ultimo “re” di Borgo Casale.
Faliero il giovane o “ Falierino” in quanto porta il nome di nonno Faliero, che non ha avuto la fortuna di conoscere in quanto morto pochi anni prima della sua nascita, è nato il 29 maggio 1998. Ragazzo gioioso, spensierato ed empatico, mentre frequenta le elementari, le medie e le superiori in Cortona, raggiunta quotidianamente con la piccola corriera dei Casucci, che ancora collega con la reatà cittadina le poche famiglie rimaste a presidiare la nostra montagna, egli vive anche la realtà familiare dell’economia agricola di sussistenza ed attivo “ mezzo braccio “ nelle faccende di pastorizia, di coltivazione dei campi e di governo del bosco. Ed è proprio questa sua infanzia, adolescenza e gioventù da montagnino all’antica, che, oggi, appena ventisettenne , a pieno titolo, è anche il più giovane esempio di maestro artigiano che tutti ammirano e stimano, non solo negli ormai sempre più poveri, dal punto di vista anagrafico, borghi della nostra montagna.
Faliero, infatti non solo è un provetto agricoltore, boscaiolo e cacciatore, ma anche un grande, infaticabile lavoratore del super mercato Negozio cortonese Trony, dove ha iniziato a collaborare subito dopo il diploma da ragioniere, conseguito nel 2018,come impiegato tuttofare nel settore delle cucine, dell’arredamento e dei casalinghi e dove è quotidianamente benvoluto ed apprezzato non solo dal collega Giovanni e dagli altri dipendenti, ma soprattutto dai titolari Laura Zucchini e Fabrizio Del Serra.
Falierino, ogni giorno, arriva al Trony con la sua macchina dalla sua casa ai Carli, partendo la mattina presto all’alba e facendovi ritorno al cumbrigliume, affrontando non solo le dure intemperie invernali , ma soprattutto la pericolosa strada che da casa sua porta alla provinciale e dove , in caso di gelo o temporali, è facile finire nelle profonde e pericolose fossette o cunette che dir si voglia.
A questo ragazzo, davvero “ ultimo re di Borgo Casale”, l’augurio sincero del nostro giornale di rimanere sempre gioioso e sorridente con tutti, un lavoratore appassionato dell’azienda Trony , ma soprattutto e di continuare ad essere la speranza di un nuovo futuro della nostra montagna cortonese. Un futuro dove servono davvero abili agricoltori di sussistenza all’antica, educati e scrupolosi cacciatori, contadini meccanici esperti dei propri mezzi agricoli come lo è Faliero con il trattore, la motozappa , la motosega, la mietilega e la storica mietitrebbia Laverda’84, eredità di babbo Amedeo.
Ad Maiora , caro Faliero, ultimo “ re” di Borgo Casale!
Ivo Camerini