L’Etruria

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Irrigazione terreni agricoli: con il Consorzio di Bonifica è 2.0

Tra i primi in Italia a mettere in gioco sistemi di controllo georeferenziati

Irrigazione terreni agricoli: con il Consorzio di Bonifica è 2.0

Nessuna preoccupazione particolare per gli agricoltori del territorio aretino e senese. Nonostante il grande caldo e il paventato rischio di siccità per le colture, a salvare i raccolti e garantirne la qualità è il Consorzio 2 Alto Valdarno. Il Consorzio di bonifica ha al momento in gestione 3 distretti attivi (il Distretto 1, zona nord del comune di Arezzo, quello 21 per la zona sud del comune di Arezzo e i comuni di Monte San Savino e Civitella in Val di Chiana e infine il  7 del comune di Castiglion Fiorentino) e inoltre proprio in questi giorni sta  definendo con la Provincia di Siena la convenzione per la gestione del nuovo distretto irriguo di Montepulciano, appena collaudato. Grazie al lavoro svolto dal Consorzio sull’invaso di Montedoglio è garantita acqua di qualità a tutti gli agricoltori delle varie vallate.

Irrigazione 2.0. Potrebbe essere definita così quella messa in atto dal Consorzio 2 Alto Valdarno. Per la conduzione di questi distretti irrigui  ha messo in piedi un importante sistema gestionale che in alcuni casi fa riferimento alla tecnologia. In tutto sono 374 gli ettari irrigati grazie alla gestione delle risorse idriche del Consorzio che rendono possibile un’agricoltura di qualità e soprattutto sostenibile in un territorio dove questo settore è fondamentale, soprattutto per ortofrutticole e seminativi irrigui. «Il Consorzio è impegnato nello studio e nella progettazione di sistemi irrigui che non intacchino la risorsa acqua, oggi tema di grande attualità – spiega il Presidente del Consorzio 2 Alto Valdarno, Paolo Tamburini – ma anzi siamo sempre più forti nel dialogare con gli agricoltori e per creare un sistema virtuoso che miri a un uso razionalizzato dell’irrigazione». In totale il Consorzio ha rilasciato per il 2015 120 concessioni all’irrigazione

L’innovazione. Una novità importante attiva dalla campagna di irrigazione del 2015 è che rispetto agli anni passati nel Distretto 7, aperto per la prima volta quest’anno, e nel Distretto 21 limitatamente all’alimentazione principale, sono attivi sistemi di telecontrollo che consentono di monitorare da remoto (quindi smartphone, tablet e pc) il funzionamento della rete e i vari prelievi irrigui, nonché di comandare a distanza le valvole sezionatrici delle condotte principali. Tutto questo è possibile grazie a una serie di centraline sparse nei campi che rilevano umidità, temperatura esterna e della terra e altri dati utili a capire quanta necessità reale di acqua abbia quella data coltura in quel dato terreno in quella data situazione. I tecnici del Consorzio così sono in grado di limitare o aprire l’accesso all’irrigazione all’agricoltore che ne necessiti.

Uno dei primi consorzi in Italia. «Siamo uno dei primi Consorzi a mettere in pratica questa tecnologia – continua Tamburini – e con l’aiuto e la collaborazione degli agricoltori riusciamo a monitorare i singoli campi e le singole colture così da erogare acqua in quantità precise laddove ce ne sia una necessità reale». Con questo tipo di intervento si vuole rispondere a un concetto di agricoltura moderna che anche in Valdichiana è possibile e che può anzi dare occupazioni e creare eccellenze agroalimentari in grado di sostenere l’ambiente e il territorio.