L’Etruria

Redazione

Maurizio Ragnini, maestro agricoltore e selvicoltore in Vaglie di Cortona

Breve omaggio ad uno degli ultimi montagnini cortonesi

Maurizio Ragnini, maestro agricoltore e selvicoltore in Vaglie di Cortona

Lunedì sette luglio 2025, di prima mattina incontro in Borgo Casale, al lavoro con il suo trattore, Maurizio Ragnini. Maurizio è uno degli ultimi maestri agricoltori e selvicoltori della nostra montagna cortonese e non mi lascio sfuggire l’occasione per un saluto e due chiacchiere essenziali sulla sua biografia per rendere omaggio ad una significativa bandiera dell’ importante e duro lavoro agricolo e boscaiolo dei borghi montani, che, nei secoli passati, fecero grande Cortona e che oggi invece sono quasi completamente spopolati dopo la devastante emigrazione umana degli anni 1950-1980.

Maurizio Ragnini, nato il 20 ottobre 1963,  figlio di Francesco e Irma Valli imprenditori agricoli in quel di Vaglie, invece sceglie di rimanere a vivere  tra i suoi monti natii e, sposandosi con Giustina Liri della Rassinata, decide di costruire la sua bella famiglia e il suo avvenire nei campi e nei boschi di babbo Francesco,che  trova in lui e in Francesca, l’altra sua figlia, due bravi eredi innamorati della vita montanara.

Maurizio, dopo le elementari a Poggioni, le medie a Cortona e un breve passaggio al Professionale per l’Agricoltura d Monsigliolo, sceglie ancora adolescente di dedicarsi all’agricoltura e ai lavori del bosco diventanto a quattordici anni il classico “ mezzo braccio agricolo”.

Una passione quella per il lavoro agricolo e del governo del bosco che  Maurizio condivide con la moglie Giustina, coltivatrice diretta e donna di casa instancabile, che gli ha donato due bravi, splendidi figli: Alessio e Francesca.

Il primo, raggiunta la maggiore età, va a lavorare a Corciano di Perugia, dove oggi vive con la moglie Erica,  regalandogli  la splendida nipotina Maeve, che oggi, fedele al significato del suo nome, è la regina guerriera e affascinante del cuore di nonno Maurizio e di nonna Giustina.

La figlia Francesca, raggiunta la maggiore età , è andata invece a lavorare in Inghilterra, nella famosa, antica  e mitica regione di Kernow ( oggi Cornowall, o meglio Contea di Cornovaglia) dove è un’ apprezzata, benvoluta  e stimata lavoratrice del settore turistico-alberghiero.

Una figlia lontana, che babbo Maurizio e mamma Giustina avrebbero voluto accanto a loro, ma che oggi , con i nuovi mezzi di comunicazione in essere, sentono vicina ogni giorno e che presto, forse già in autunno, andranno a trovare per una giusta e meritata vacanza, che la figlia ha deciso di regalare loro.

Maurizio con il suo attuale lavoro di artigiano agricolo, di selvicoltore e di terzista, sta aspettando il meritato traguardo della pensione, ma, ricordando i lunghi anni di operaio alle dipendenze della Cooperativa Girifalco , mi segnala il suo forte attaccamento ai monti cortonesi e va fiero del gran lavoro fisico profuso negli ultimi due decenni del Novecento per rendere oasi naturistica e turistica i pratoni e i boschi di Monte  Ginezzo. Una zona, un  luogo oggi nuovamente abbandonato a sé stesso e ormai molto vicino al ritorno a quella selva selvaggia, che fu negli anni 1955-1985, nonostante la bella e significativa civiltà religiosa e contadina che vi si era sviluppata dal lontano 1300 fino al Primo Novecento.

A Maurizio Ragnini, vero, grande maestro agricolo e selvicoltore della nostra montagna, gli auguri di una lunga vita in Borgo Vaglie ( e nei dintorni della Valle del Minimella) da parte de L’Etruria tutta.

Ivo Camerini