L’Etruria

Redazione

Tornia: festa del Santo Patrono e memoria storica novecentesca

Il 22 giugno 2025 tornano le " Giornate di Tornia" organizzate da don Gerardo Belzaino

Tornia: festa del Santo Patrono e memoria storica novecentesca

Da alcuni giorni al Bar Portole e anche in altri bar cortonesi sono in distribuzione i volantini per la Festa del Santo Patrono di Tornia,  San Giovanni Battista. Una festa riorganizzata e rivitalizzata da alcuni anni da don Gerardo Belzaino, superiore della Comunità di San Massimilaino Kolbe di Aversa e attuale responsabile della Chiesa di Tornia, che anche quest’anno, domenica 22 giugno 2025, ripropone l’omaggio a San Giovanni   ed insieme il ricordo delle giornate di fine giugno 1944, quando i torniesi furono rastrellati dai soldati nazisti della Germania e si salvarono solo grazie alla fede e al coraggio del loro giovane parroco don Giovanni Salvi.

Tornia è oggi uno dei tanti borghi quasi disabitati della montagna cortonese, ma nei secoli passati fu un centro di civiltà contadina montagnina davvero importante. Famose le sue forche costruite dai torniesi e messe alla piega nella loro piazzetta principale, che una volta stagionate e rifinite venivano vendute al mercato del sabato a Cortona. Altrettanto famosa la civiltà contadina immortalata nei suoi componimenti letterari in dialetto dal parroco ottocentesco Don Francesco Chiericoni, al secolo Maranguelone Cerro da Tuorgna. L' opera culturale in dialetto  di questo raffinato ed istruito prete cortonese, morto in esilio a Vernazzano, nella vicina montagna umbra, è consultabile nella nostra Biblioteca Comunale e dell’Accademia Etrusca che ha la sua sede in Palazzo Casali a Cortona.

Il titolo del volantino stampato da Don Gerardo, qui pubblicato in fotografia e che riporta tutte le info relative a questo importante evento religioso e civile, ci dice che nel festeggiare San Giovanni bisogna  tenere viva la memoria di quelle drammatiche e note vicende del giugno 1944, affinché il ricordo non abbia a sbiadire e servano da monito per coloro che fanno i guerrafondai e detestano la pace.

Insomma, l'invito di don Gerardo è bene che venga accolto da tutti coloro che amano la montagna cortonese e desiderano passare una giornata in mezzo al verde e al silenzio di un borgo medioevale la cui bellezza,  nella fantasia dei torniesi  del passato, veniva osannata dal detto popolare " se Tornia avesse le porte, sarebbe meglio di Roma mille volte".

A don Gerardo Belzaino che , come da consuetudine, offrirà anche un rinfresco, le indicazioni di Maranguelone per una merenda veramente alla torniese: “Donqua: Nissun Obbroco e Gnente Arinfacciamenti  - 'Gni capoccia metta la canella a l’usciolo de la su’ meglio botte, asombe tra la sembala del lo ziro ‘na forma (o anche do') de checio de le su’ pequere, stagioneto commese devetu l’asse de oppio e unto ben beneco’ la morca (el latte deve esse quelo munto tu la su' stalla e, si la massèa è brèva, anco 'n po' de caciuolo); afette senza fe’ culumia (e manco tanto fino) el priciutto aringuatto pe’ l’uso de famiglia ( i poviri van fatti el giorno da ‘gni giorno: per SAN GIUAGNI 'nn è 'l chèso de fasse portè per bocca. Ce sirà tanta razzumaglia e per gionta mo' n c'è manco più 'l "TORDO", bonannama!)

Allora, il 22 giugno 2025, tutti a Tornia!  Tornia che da tempo è attenzionata anche dai giovani di Cautha,  che, recentemente , hanno presentato un progetto di salvaguardia e di resurrezione per questo storico borgo della nostra montagna.

Ivo Camerini