Il 25 maggio scorso, alla veneranda età di novantasette anni, è tornato alla Casa del Padre Mario Ottavi di San Pietro a Cegliolo. Mario, imprenditore agricolo all’antica e persona perbene è stato un punto di riferimento importante e stimato della società contadina del noto borgo della Val di Loreto, dove era nato il quattro gennaio 1928 e dove ha vissuto e portato avanti con grande dignità cristiana la sua famiglia costruita con Lidia Lorenzoni, sposata il 29 aprile 1954 . Mario nell’aprile 2024 ha avuto la gioia di festeggiare le sue Nozze di Titanio con Lidia, assieme a familiari, parenti ed amici e con una santa messa concelebrata dal vescovo Italo Castellani e da monsignor Ottorino Capannini. Questi due amici sacerdoti, assieme al parroco don Tanislao Milik, nella Chiesa di Sant’Eusebio, il 27 maggio lo hanno presentato al Signore, concelebrando la solenne Eucarestia dell’addio della Val di Loreto al suo agricoltore doc, che ancora a novantasette anni seguiva tutte le attività del suo bel podere. Un podere che non solo gli ha permesso di mantenere la famiglia e di allevare animali da carne come il bue chianino e la cinta senese, ma da cui ha sempre ricavato un ottimo vino e vinsanto ed un eccellente olio extravergine d’oliva.
Proprio per valorizzare il suo olio e quello dei suoi compaesani, negli anni 1970, assieme all’indimenticabile parroco don Ferruccio Lucarini , fu uno dei fondatori della famosa Sagra della Ciaccia Fritta. Negli anni di fine novecento e primo duemila, Mario è stato presidente del comitato pastorale parrocchiale, che gestiva le feste della parrocchia e la sagra. In questo suo ruolo,ha destinato sempre parte del ricavato alle opere di solidarietà e di beneficenza dei cegliolesi, come quando, assieme al cognato Dino Bernadini, dopo il terremoto in Valnerina, portarono tutto il ricavato della sagra al Santuario di Canoscio per riparare i danni subiti da quel luogo di culto mariano.
Dal 1993 al 2019, cioè da quando abbinai alla locale sagra della Ciaccia Fritta il Premio di poesia in dialetto chianino e il Premio di civiltà contadina, ho avuto modo di conoscere in maniera diretta il signor Mario Ottavi e di trovare in lui sempre un grande sostenitore della mia iniziativa di cultura popolare e un sincero appassionato mecenate nei casi in cui ci fu bisogno di risorse per acquistare le targhe e le medaglie dei due premi.
Proprio per questo desidero ricordarlo con una foto relativa ad uno di quei premi che egli , nella sua qualità di presidente del comitato parrocchiale e della sagra era sempre felice di dare ai nostri ospiti, collaborando alle premiazioni, come si vede nella foto del 2011 qui pubblicata, oppure partecipando con fede e passione cristiana alle iniziative di tutela della chiesa, dei suoi arredi e delle sue opere d’arte, come quella volta che ci diede tutto il supporto necessario per restaurare il bel quadro di Santa Margherita della Lacrimina.
Alla la moglie Lidia, ai figli Nicola e Mauro, alla nuora,agli amati nipoti e ai parenti tutti, le condoglianze cristiane del nostro giornale, assieme a quelle mie personali.
Ivo Camerini