L’Etruria

Redazione

All'ombra di maestosi tigli e cipressi, ancora insieme per la libertà!

Il commento di Caterina Cittadini sulla manifestazione di Falzano del 27 giugno scorso.

All'ombra di maestosi tigli e cipressi, ancora insieme per la libertà!

All’ombra di maestosi tigli, tra svettanti cipressi che vigilano silenziosi sul monumento funebre di Falzano, sabato 27 giugno si è svolta la consueta celebrazione di commemorazione dell’eccidio nazi-fascista perpretato  il 27 giugno del 1944.

Una cerimonia resa ancora più intensa da un impeccabile palcoscenico naturale visto il necessario distanziamento fisico che ha impedito lo svolgimento dell’evento all’interno della chiesa di Santa Maria di Falzano: la messa di suffragio si è svolta integralmente all’aperto di fronte alla croce sorta sul luogo della strage e davanti ai resti della casa contadina – oggi trasformati in un' edicola votiva alla Madonna – dove furono rinchiusi i civili rastrellati dai tedeschi e poi fatta brutalmente esplodere.

Tra i sinuosi profili della montagna cortonese << Terra di silenzio e di lavoro>> come ricordato da Monsignore Castellani nel corso della sua omelia, si sono susseguiti momenti di rara intensità e suggestione: dal richiamo all’ascolto delle laboriose api che danzavano tra i fiori dei tigli sovrastanti i partecipanti, al racconto toccante dell’unico superstite ancora vivente salvatosi sotto le macerie della strage, fino al ricordo commosso dello storico parroco ‘montagnino’ Don Franco Casucci nel trentennale della scomparsa da parte del nipote Marco Casucci che - sospese le vesti di consigliere regionale - ha ricordato calorosamente la storia, il carisma e gli insegnamenti trasmessi dallo zio, personaggio grato agli abitanti e al territorio della montagna cortonese.

La cerimonia ha accolto, inoltre, gli interessanti interventi di taglio storico e sociale a cura del noto giornalista e saggista prof. Ivo Camerini e dello storico prof. Mario Parigi, raggiungendo la massima intensità al momento della deposizione della corona funebre da parte del Sindaco Luciano Meoni, sempre presente agli eventi e alle iniziative nella montagna cortonese, attorniato dai rappresentanti della sua maggioranza ma anche da esponenti dell’ opposizione, in un civico abbraccio solidale per i morti della Patria.

Al termine delle toccanti note musicali di  un assolo di tromba e sotto il vigile presidio del gonfalone comunale, tutti i partecipanti in un corale silenzioso raccoglimento hanno reso infine omaggio ai caduti della strage prima di uno scrosciante applauso celebrativo.

La giornata si è suggellata in un alto  spirito civico con un prezioso interludio musicale a cura del quartetto d’archi dell’Associazione degli Amici della Musica, ringraziati dal presente Assessore della Cultura e Turismo Francesco Attesti, a coronamento di un pomeriggio pregno di storia, di memoria e di umanità, per ricordare ancora una volta insieme un passato da non dimenticare. Viva la Libertà!

Caterina Cittadini