L’Etruria

Redazione

Festa regionale del pensionato della ANP-CIA Toscana

Festa regionale del pensionato della ANP-CIA Toscana

Si è svolta nei giorni scorsi a Cortona la Festa regionale del pensionato della ANP-CIA Toscana,  dove sono confluiti alcune centinaia di pensionati provenienti da tutte le province Toscane.  Questa tradizionale festa dei pensionati agricoli, iniziata qualche decennio fa,  si era interrotta a causa della pandemia, ma quest’anno è ripartita alla grande proprio dalla città di Cortona con una bella giornata di ritrovo in piazza della Repubblica e poi con una Tavola Rotonda che si è svolta presso l’Auditorium del Centro Convegni di S. Agostino sul tema " la vulnerabilità degli anziani dalle cronicità alla non autosufficenza". Un tema che ha posto a gran voce il bisogno di rsa (o case di riposo) a costi accessibili anche per pensionati agricoli, che oggi sono praticamente abbandonati al proprio destino familiare , dopo una vita di duro lavoro e pensioni da fame.

Alla Tavola Rotonda , che è stata moderata da  Enrico Vacirca (Presidente regionale Anp-Cia Toscana) , hanno preso parte , tra gli altri: Vittorio Boscherini, Presidente regionale FIMMG, Luca Gradassi, Presidente del Comitato locale di Arezzo della Cri, Manuela Giotti, Direttore Zona Distretto Asl Valdichiana Aretina,Valentino Berni, Presidente Cia Agricoltori Italiani Toscana,Alessandro del Carlo, Presidente Nazionale Anp-Cia e Giovanna Landi, vicepresidente Anp-Cia regionale Toscana.

​​​Dopo i saluti del Sindaco di Cortona Luciano Meoni e del Direttore provinciale Cia Agricoltori italiani di Arezzo Massimiliano Dindalini, l'introduzione all'interessante convegno è stata svolta da Domenico Baldi, Presidente Provinciale di Anp-Cia di Arezzo, che, tra altro, ha messo in evidenza il perché di questa ripartenza della Festa regionale del pensionato Anp-Cia della Toscana.

Ha detto infatti Domenico Baldi: “ Siamo nuovamente insieme a fare festa innanzitutto  per due ragioni fondamentali: 1- continuare a favorire tra gli anziani momenti di socializzazione, di incontro, di scambio di esperienze, di convivialità, tra persone che nonostante tutto, sembrano avere sempre più bisogno di ritrovarsi e stare insieme. Noi oggi viviamo in una società dove le nuove tecnologie, i cosi detti “SOCIAL”, ci rendono sempre connessi con tutto e con tutti,  eppure paradossalmente, la solitudine, specialmente tra le persone anziane che vivono nelle aree più marginali, è un male di cui sempre di più ne sono afflitti. In un rapporto la CRI ci dice che durante la fase critica dell’emergenza pandemica, le chiamate effettuate al numero verde, circa 21000, sono state effettuate da persone con un’età media di  74 anni, di cui oltre la metà donne che, a prescindere dalle condizioni economiche e sociali, richiedevano principalmente compagnia a domicilio, assistenza, servizi di trasporto e supporto psicologico. 2 - queste nostre iniziative sul territorio sono fondamentali per  creare occasioni per porre all’attenzione delle istituzioni, tutte (forze politiche, amministrazioni locali, governo centrale) i problemi ed i bisogni degli anziani, al fine di ridurre le disuguaglianze sociali che  si stanno sempre più accentuando. Anche in Toscana il progressivo invecchiamento della popolazione è un fenomeno che riguarda principalmente le aree interne, ma che investe tutta la nostra regione: nei prossimi anni gli over  65 passeranno dall’attuale 25% della popolazione al 33% nel 2040. Secondo uno studio del Censis le persone che vivono sole in Toscana, dalle attuali 531.000, si stima che saranno più di un milione nel 2036. Di questi coloro che vivono soli in comuni montani e in aree dove presumibilmente è accentuata la mancanza di servizi essenziali, dagli attuali 60.000, si stima che nel 2036 saranno 125.000”.

Tutto  questo- ha inoltre sottolineato  Baldi-  impone di pensare ad un nuovo modello di Welfare e di assistenza socio-sanitaria che garantisca agli anziani una qualità della vita dignitosa e sicura. I medici di famiglia, per esempio, dovranno essere predisposti ad assistere un utenza sempre più anziana, con maggiori cronicità e verosimilmente con maggiori problematiche. E’ necessario quindi un  rafforzamento della figura del medico di famiglia, ma anche promuovere e decentrare infrastrutture che permettano di mantenere gli anziani bisognosi di assistenza nel loro ambiente naturale, attraverso strutture e servizi più vicini, integrate nella vita sociale dove sia possibile proseguire relazioni personali e sociali”.

Voglio ricordare - ha poi concluso Domenico Baldi - che la ANP – CIA ( che in Toscana rappresenta oltre 72.000 pensionati; oltre 3.000 ad Arezzo) continuerà a portare avanti con convinzione la sua azione sindacale , sempre e ovunque ,  per realizzare un sistema di sicurezza sociale che tuteli i diritti degli anziani e dei pensionati e a tale scopo, in vista della prossima legge di bilancio, sta programmando ad ogni livello territoriale, per i prossimi mesi, una fitta rete di incontri con i parlamentari ed Istituzioni, mettendo al centro della nuova mobilitazione la necessità di avere pensioni dignitose ( specialmente per quanto riguarda le pensioni minime), servizi socio-sanitari efficienti, politiche a sostegno per un invecchiamento attivo, mediante soluzioni normative, mediche, economiche che consentano prevenzione, cura e inserimento sociale”.

La giornata cortonese dei pensionati toscani della Anp-Cia si è  conclusa con un  pranzo sociale a base di prodotti tipici locali, che si è tenuto all’interno del chiostro del complesso di Sant’ Agostino.

Ivo Camerini