L’Etruria

Redazione

L’ultimo saluto di Viepri ad Adele

I funerali religiosi della signora Massei Camilli si sono svolti lunedì cinque maggio nell’Abbazia di Viepri. Il commovente saluto della parente Barbara.

L’ultimo saluto di Viepri ad Adele

Nel pomeriggio di lunedì cinque maggio 2025, nell’Abbazia di Santa Maria Sperandio, Viepri ha dato l’ultimo saluto cristiano ad Adele Massei, chiamata alla Casa del Padre il tre maggio dopo una breve, ma incurabile malattia.

La signora Adele, nata a Castelvecchio di Massamartana il 9 dicembre 1946, è la moglie amatissima del dirigente storico dei Chimici Cisl di Terni e dell’Umbria nell’ottobre Ennio Camilli, che la sposò nell’ottobre 1966. 

Dopo il matrimonio celebrato nel famoso e bel Santuario di Collevalenza, Adele ed Ennio hanno vissuto a Terni fino agli anni duemila quando  si sono trasferiti  nella loro bella casa di Viepri, borgo medievale delle verdi colline di Massa Martana.

Adele, impagabile signora di casa Camilli, ha lavorato come collaboratrice scolastica dapprima e poi come assistente amministrativa nelle scuole elementari e medie di Terni. Una volta andata in pensione si è dedicata completamente alla sua vita di casalinga, di nonna felice e alla sua passione di cuoca delle pietanze tradizionali umbre onorando con la sua cucina gourmet non solo i familiari, ma anche i tanti amici del marito Ennio, che in estate salivano alla loro casa in Viepri, come il grande e mitico Pierre Carniti, che oggi riposa in Massa Martana  e del  cui sepolcro, dal giugno 2018, assieme al marito Ennio, fedele amico e seguace, Adele si è presa cura e custodia.

Nella storica, medievale  Abbazia di Viepri, al termine della messa funebre, così la parente Barbara  pubblicamente l’ha salutata : “Cara Adele, il troppo dolore di questo momento non permette molte parole,ma, facendoci forza, a nome del tuo adorato marito, del tuo figlio devoto, della  tua affezionata nuora e dei tuoi splendidi nipoti vogliamo salutarti con un ultimo grazie. Grazie per il tuo immenso amore, per le tue cure, per la tua forza, per la tua disponibilità, per il tuo costante sostegno. Sei stata il fulcro, il pilastro della  famiglia di Ennio. Sei stata donna attenta e intelligente, amica fidata, lavoratrice instancabile, moglie dedita, madre premurosa, nonna amorevole e, ricordiamolo, cuoca eccezionale.

Hai sempre avuto un sorriso per tutti e una grande energia; con esemplare dignità hai affrontato le difficoltà della vita e hai lottato anche contro questo terribile male.

Ora siamo qui tutti smarriti a salutarti in questa nostra chiesa dove il sacerdote ti ha affidato alle mani del Signore. I nostri cuori, colmi di ricordi teneri, divertenti, rassicuranti, sono ora spezzati e invocano il Signore di accogliere la tua anima in Paradiso e ti pregano di continuare a guidarli e sostenerli dall’alto del Cielo e di dare loro la forza per continuare il pellegrinaggio terreno.

Ciao, Adele! Che la terra ti sia lieve. Soprattutto:  Buona strada nelle eterne praterie della Gerusalemme Celeste , dove "possa  la strada alzarsi per venirti incontro, / possa il vento soffiare sempre alle tue spalle,/ possa il sole splendere sempre sul tuo viso".

Al marito Ennio, fedele lettore ed abbonato de L’Etruria, al figlio Robertino, alla nuora Katia, agli amatissimi nipoti Maria Luisa, Riccardo, Renato, Camillo ed Edorado le condoglianze cristiane del nostro giornale, assieme a quelle mie personali.

Ivo Camerini