L’Etruria

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Montepulciano: incontri tra arte e storia del 10 maggio

Terzo appuntamento con Incontri fra Arte e Storia organizzate dalla Società Storica Poliziana

Montepulciano: incontri tra arte e storia del 10 maggio

Domenica pomeriggio 10 maggio terzo appuntamento con Incontri fra Arte e Storia, ciclo di visite guidate organizzate dalla Società Storica Poliziana, dal titolo “Seggiano- Poggio alle Bandite. Sulle orme di San Bernardino da Siena".

Si tratta di una passeggiata guidata da Marco Pistoi, Daniele Rossi e Renzo Formichi, ognuno dei quali analizzerà il percorso sotto vari aspetti. Quello archeologico per esempio. Il comune di Seggiano ha un territorio che si è rivelato assai ricco di reperti archeologici scoperti anche in tempi recenti, tutti molto vari sia per tipologia, tecnica e cronologia, con oggetti che vanno dall’età neolitica a quella romana. Come i resti di un santuario etrusco presso Poggio alle Bandite e numerose tombe in tutta l’area comunale. L’aspetto geologico del Monte Amiata verrà spiegato da Renzo Formichi, geologo, dando notizie sulla sua nascita, sulla sua origine vulcanica e su come si sia evoluta la montagna dal punto di vista geologico.

L’appuntamento per la visita e passeggiata è alle ore 15,30 nel piazzale di fronte alla chiesa dellaMadonna della Carità a Seggiano, chiesa edificata in epoca medievale con facciata a capanna e campanile a vela e al cui interno è conservata un'immagine della Madonna circondata da affreschi di Francesco Nasini con figure di angeli e santi.Il comune di Seggiano è anche  legato alla figura di San Bernardino da Siena poiché a pochi chilometri da Seggiano si trovano i ruderi del convento francescano del Colombaio, documentato fin dal 1251, ma risalente ad un epoca ancora precedente e ritenuto uno dei luoghi di ritiro di San Francesco e dei suoi seguaci.Ma qui, soprattutto,a partire dal 1402 S. Bernardino da Siena fece il suo noviziato, celebrò la prima messa, e si esercitò nell’arte della predicazione rimanendovi nove anni. Gli abitanti di Seggiano furono quindi i “primi a raccogliere i frutti della predicazione del Santo” e hanno sempre mantenuto una speciale devozione verso Bernardino di cui custodiscono alcune reliquie nella Chiesa del Corpus Domini. S. Bernardino restò sempre legato al Colombaio e per questo motivo il complesso fu intitolato al santo senese. Il convento venne abitato fino alla sua soppressione avvenuta nel 1764 mentre la chiesa continuò ad essere officiata fino al 1827 per poi essere definitivamente abbandonata.
Ciò che appare oggi ai nostri occhi di questo antico complesso sono dei ruderi invasi dalla vegetazione, ma ancora ben visibili.

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