L’Etruria

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Considerazioni del PD dopo il Consiglio Comunale castiglionese sulla chiusura del dissesto

"Alla maggioranza non interessa capire come sono andate le cose, interessa solo gettare fango"

Considerazioni del PD dopo il Consiglio Comunale castiglionese sulla chiusura del dissesto

Il Consiglio Comunale del 22 marzo ha chiarito in maniera definitiva come stanno le cose a Palazzo S. Michele.  A fronte di un’esposizione chiara dell’Assessore al bilancio Turchi sulla situazione economico-finanziaria del Comune, a fronte dell’intervento del Presidente dell’OSL dott. Zito, che ha ufficializzato la chiusura del dissesto è esplosa la rabbia del Sindaco e di un paio di Assessori.

La pietra dello scandalo è stata la lettura, da parte della Consigliera Sara Rapini, di una relazione in cui si evidenziava il percorso che ha portato allo stato di dissesto del Comune. All’interno di quei fogli si esponevano con chiarezza le cifre e si riportava nella giusta dimensione la situazione del Comune. Fino a oggi Castiglioni era rappresentato peggio di un Comune terremotato, i fatti hanno dimostrato che le cose stavano in maniera diversa. La limpidezza di esposizione e l’inconfutabilità dei dati hanno fatto esplodere la rabbia di un Sindaco che ha costruito le sue fortune politiche proprio sull’esasperare al massimo la questione dissesto, senza per altro avere nessun merito nel riassestamento dei conti del comune.

In quel documento il PD SI ASSUME LA RESPONSABILITA’ POLITICA ED AMMINISTRATIVA di quanto è accaduto pur ricordando i meriti delle Amministrazioni di centrosinistra che hanno radicalmente trasformato in meglio Castiglion Fiorentino.

L’atteggiamento di Agnelli, Lachi e Milighetti è stato intimidatorio, iroso a conferma che per loro il dissesto del Comune è stato un comodo trampolino di lancio senza il quale ancor oggi siederebbero nei banchi della minoranza. A loro non interessa capire come sono andate le cose, interessa solo gettare fango, esacerbare le situazioni, offendere chi, non essendo in Consiglio Comunale, non può replicare.

Un atteggiamento vile, non a caso quando il PD li ha invitati a un confronto pubblico, sono fuggiti.

I loro ragionamenti sono infarciti di dati parziali e bugie, come quando hanno dichiarato che il dissesto peserà sugli anni a venire, impedendo investimenti e assunzioni. Dimenticano che gli investimenti sono regolati dal patto di stabilità e nel pubblico impiego esiste, di fatto, un blocco del turn-over delle assunzioni. La loro intenzione è chiara : mantenere uno stato permanente di agitazione tra la popolazione, giustificare così la loro incapacità e le loro mancate scelte.

Il Sindaco, che evidentemente ha ormai perso il senso della misura, si è perfino permesso di indicare chi, secondo lui, dovrebbe essere il segretario del PD. A lui farebbe comodo un PD afono e incapace di combattere, con noi ha sbagliato indirizzo.

L’apoteosi è stata raggiunta quando il primo cittadino ha chiesto scusa ai Castiglionesi Ha fatto bene, visto che per dieci lunghi anni, ha fatto parte della Commissione Bilancio e ogni volta al momento del voto sui bilanci diceva testualmente “sono contro politicamente ma non tecnicamente”. Evidentemente ci aveva capito poco. E fa bene a scusarsi per aver mollato sul più bello la commissione d’inchiesta sulle cause del dissesto. Quando cominciava a venir fuori la verità si è eclissato come è sua abitudine di fronte alle difficoltà. Per Agnelli la colpa è sempre di qualcun altro: sul piano regolatore la colpa è dei tecnici, sui servizi sociali la colpa è della Regione, sui mancati investimenti la colpa è di Renzi.

Si assuma una buona volta le responsabilità che gli competono e la smetta di fare il bambolotto telecomandato da qualcun altro.