L’Etruria

Redazione

Incomprensibile il divieto imposto alla farmacia comunale di fare vaccini anticovid  e tamponi

Dalla Consigliera comunale Vanessa Bigliazzi riceviamo e pubblichiamo

Incomprensibile il divieto imposto alla farmacia comunale di fare vaccini anticovid  e tamponi

In questi giorni molti cittadini mi hanno contattato lamentando le modalità con cui l'amministrazione cortonese ha deciso di gestire la farmacia comunale in questa pandemia che ormai si protrae da circa due anni.

 La questione, riemersa anche nell'ultimo consiglio comunale, è stata sollevata dal gruppo del Partito democratico, con una interrogazione a firma della Consigliera Marica Stanganini, già il 30 giugno scorso. In particolare, chiedevamo per quale motivo non fosse possibile effettuare nella nostra farmacia comunale, a differenza delle altre private, tamponi rapidi, somministrazioni di vaccini e pagamenti di prestazioni sanitarie con carte di credito e in contanti e se il Comune si sarebbe potuto attivare per offrire questi servizi, come sta avvenendo da  tempo in altri comuni della provincia di Arezzo.

Il Sindaco, adducendo ragioni di carattere organizzativo, ha risposto che la farmacia comunale, nonostante abbia due ingressi e sia una delle più grandi del territorio, non ha spazi e dimensioni adeguate per erogare prestazioni aggiuntive. A suo dire, ciò non comporta alcun disservizio per i cittadini.

Al contrario, è innegabile che la farmacia comunale, vista la sua collocazione centrale e le sue caratteristiche, sarebbe stata un ottimo luogo per effettuare tamponi oltre che per la somministrazione dei vaccini anti-covid-19 e avrebbe così mantenuto, in questo delicato momento, la sua funzione di punto di riferimento a presidio della salute dei cittadini.

Le conseguenze di queste strategie politiche, emergono in modo chiaro nel calo del volume d’affari di circa 60 mila euro registrato nell’ultimo anno in relazione alla farmacia comunale.

A scanso di equivoci, ci tengo a puntualizzare che queste riflessioni non riguardano in alcun modo i dipendenti che anzi ringrazio per la serietà e la professionalità con cui svolgono il loro lavoro, ma le scelte della Giunta Meoni che purtroppo questo impegno rischiano di vanificarlo.

La scelta di non fare tamponi e di non ampliare i servizi offerti, oltre a penalizzare la farmacia pubblica, non rendendola competitiva con le altre realtà private, si ripercuote sui cittadini che ancora una volta devono rivolgersi altrove per usufruire di un servizio che il Comune avrebbe potuto loro garantire”.

Nella foto, il testo dell’interrogazione fatta dalla Consigliera comunale Marica Stanganini.

Vanessa Bigliazzi