L’Etruria

Redazione |

Pensiero Creativo

Pensiero Creativo

Il Pensiero Creativo ha un valore enorme per l’Uomo.

Persino per raggiungere una scoperta scientifica dove occorrono la competenza, il rigore e il coraggio, se non ci fosse anche una dose di “Pensiero Creativo” il tutto rimarrebbe tragicamente più immobile.

Il mondo principe del pensiero creativo è indubbiamente l’Arte.

Porto l’esempio di un grande capolavoro pittorico di Luca Signorelli e pubblico un particolare del tondo della “Vergine con il Bambino e Santi” (1510-1515) conservato al Museo dell’Accademia Etrusca di Cortona. Sappiamo quanto, il Maestro a noi caro, abbia donato all’evoluzione del pensiero artistico con i suoi studi laici del corpo maschile e femminile, oli e tempere indimenticabili per pose innovative “fotografate” da lui in torsioni, piegamenti sempre in procinto di dinamiche azioni. Tutti i suoi capolavori hanno dato coraggio e slancio ad opere dai soggetti non prettamente religiosi e sono stati precursori della splendida opera di Michelangelo nella Capella Sistina. In questi capolavori non si legge solo una meravigliosa Bellezza Estetica ma si legge la nuova filosofia dell’Uomo Rinascimentale.

Per la nostra razza è fondamentale dare valore e fiducia alle intuizioni perché offrono il coraggio di sperimentare nuove combinazioni chimiche, differenti calcoli matematici affinché si possano progettare diverse strutture edili, nuovi ponti, molteplici modi di volare e di navigare, per migliorare la nostra vita sulla Terra.

Insomma, così si è sempre sperato!

Nel passato persino nella più tremenda povertà vissuta dagli uomini e le donne nei Sassi di Matera, se non avessero avuto Pensieri Creativi, non avrebbero potuto sopravvivere. Ricordo come la visita all’interno di quelle che furono abitazioni fino agli anni ”60, mi lasciò meravigliata e commossa. Al tempo ascoltai dalla guida la narrazione di una tipica giornata di vita di quelle famiglie direttamente dall’interno di un sasso oramai disabitato, ci disse solo alla fine dell’intrattenimento che ci era nato e cresciuto. Con la gestualità che avrebbe fatto invidia ad un attore consumato, ha scandito metro per metro le azioni che si compivano di fronte ad un recesso dedicato alla pulizia personale, in un altro antro mimava i gesti del nonno mentre si specchiava, spiegava quello che rappresentava il ricovero delle bestie, delimitava l’area del braciere come quello della cisterna. Le sue parole esprimevano l’amore per il ricordo di intimità familiari ormai perse. E’riuscito a ricostruire come in 3D le scene, tanto da emozionarmi per il senso di nostalgia evocato.

La guida, con il suo Pensiero Creativo, ci ha fatto viaggiare nel tempo e comprendere.

Ma il nostro stupore ha superato persino le nostre aspettative perché ci ha con orgoglio insegnato che la povertà può essere una condizione, ma la dignità eleva l’ingegno di qualsiasi uomo, anche quello con meno mezzi e così ci ha spiegato il significato della nobiltà della civiltà contadina che nulla getta, nulla spreca. Superlativo è stato il lavoro di ricostruzione dei suoi avi nei sassi. Questi antri abitativi, scavati nella morbida e calda roccia con piccoli pezzi di ferro appuntiti o solamente con rocce acuminate come facevano gli uomini preistorici, presentavano soluzioni architettoniche ecosostenibili degne del grande architetto Gaudì di Barcellona. Si scavava con l’inclinazione verso il basso del pavimento e del soffitto scalettato, per consentire di poter far entrare il più possibile la luce al suo interno (spostavano lo Zenit!) e per bucare le eventuali bolle di gas derivate dalla fermentazione del mosto, si creavano sul soffitto delle sporgenze rocciose angolari e per un ricircolo virtuoso e rinnovabile dell’aria si creava un buco in basso confinante con l’esterno.

Pensiamo dunque come sia addirittura fondamentale e necessaria la creatività spesa dall’Uomo per migliorare le più estreme condizioni di vita.

Il Mondo, abitato dai popoli cambia nel tempo, perché nel Bene e nel Male l’Uomo Vivo è curioso e crea nuove soluzioni che lo possano rendere sempre più bello, sano e felice, perlomeno apparentemente, perché la creatività deve essere comunque gestita dal buon senso.

Se poi pensiamo al Maestro Gino Severini ed ai suoi colleghi futuristi che con il loro radicale ed audacissimo fanatismo hanno sprigionato energia e visioni premonitrici persino nella comunicazione pubblicitaria oggi fonte di Massima Economia, allora possiamo renderci conto quanto valore può possedere un Pensiero Creativo.

Interi network basano il loro business milionario sulla vendita di prodotti attraverso la pubblicità che viene trasmessa con gli spot, ma è anche inserita con abilità creativa nei telegiornali, nelle fiction, nei talk show.

Tutto si Vende e si Compra con metodi e modalità dettati da Pensieri Creativi che smuovono Miliardi.

Sono solo pochi esempi che però aprono un mondo di altri Pensieri Creativi!

Allora tutte queste idee ed energia come possiamo spenderle in positività?

Roberta Ramacciotti www.cortonamore.it®