Nella mattinata di sabato 27 settembre 2025, in piazza Chateau-Chinon, a Camucia si sono svolti i funerali civili di Ademaro Battistoni, morto il 25 settembre.
Alla partenza per il viaggio misterioso della morte, Ademaro è stato salutato dalle parole commosse del nipote Iacopo, dell' amica Luciana, del giovane Giacomo e del collega macchinista, il sempre giovane sindacalista Ezio Gallori e dall' applauso corale dei tanti amici e compagni che, nell' amata e familiare piazza camuciese, si sono stretti in un forte, sentito abbraccio alla moglie, al figlio e ai parenti .
Una piazza che , dopo averlo accolto con gioia nei suoi giorni di vita, ha dato l' addio a questo nostro concittadino, cortonese buono e amico di tutti, con il commovente, storico canto di " Bella ciao", oggi simbolo universale di libertà e lotta contro ogni oppressione, contro ogni dittatura e grido pacifico di coloro che credono fino in fondo agli ideali di giustizia, di fratellanza e di democrazia come ha testimoniato nella sua vita terrena Ademaro, condividendo il pane con il suo prossimo, con l' altro più debole, con gli esclusi e con i senza voce.
Allo “ Ciao, Ademaro!” di Piazza Chateau-Chinon si unisce anche L’Etruria di cui Ademaro è stato sempre un attento, scrupoloso lettore.
Ademaro è stato una bella persona non solo per la nostre terre di Cortona, Valdichiana ed Arezzo, ma anche per le Ferrovie dello Stato dove è stato stimato macchinista di treni e soprattutto per il vasto ambito italiano dell’attività economica organizzata per la produzione e lo scambio di beni e servizi turistici, dove ha operato a lungo come Travel Agent e imprenditore di primo piano e pieno di profonda conoscenza del settore, di passione, e di capacità di gestire le risorse e anticipare le esigenze del cliente. Anche noi de L’Etruria ci stringiamo in un forte abbraccio ai suoi familiari e, per meglio ricordarlo, pubblichiamo integralmente il sentito e commovente discorso di saluto tenuto dal nipote Iacopo Mancini in Piazza Chateau-Chinon.
A livello personale Ademaro, con cui sono entrato in amicizia nei primi anni 1990, è stato sempre un amico caro e gentile; una persona perbene e speciale di grande qualità umana, sociale, culturale. E’ stato un amico con cui ho avuto lunghi e profondi dialoghi “de universo mundo”.
Un amico, testimone vero dei grandi ideali umanitari del comunismo e del socialismo democratico, con cui, per me cattolico democratico, è stata sempre una ricchezza il confronto e la riflessione comune sulla piccola e grande comunità umana. Un amico pieno di amore vero verso la “piccola patria” e il mondo intero, che egli ha percorso da pellegrino-fratello del prossimo, da cortese " passatore" di quella conoscenza che ci raccomandò il grande Dante Alighieri nella sua Divina Commedia e, soprattutto, da “ compagno” nel senso etimologico, profondo della parola: “ cum panis”, cioè “colui con cui si spezza insieme il pane”. Una parola adottata anche dai cristiani veri, come nella sua vita terrena lo è stato Ademaro, anche se lui a me diceva di essere un agnostico.
Ciao, Ademaro! Che la terra ti sia lieve. Soprattutto: Buona strada nelle eterne praterie della Gerusalemme Celeste , dove "possa la strada alzarsi per venirti incontro, / possa il vento soffiare sempre alle tue spalle,/ possa il sole splendere sempre sul tuo viso".
Ivo Camerini