L’Etruria

Redazione

L’Archivio Fotografico Lamentini: una preziosa raccolta di immagini sulla Cortona del Novecento

Un secolo di storia cortonese da salvaguardare e tutelare

L’Archivio Fotografico Lamentini: una preziosa raccolta di immagini sulla Cortona del Novecento

Nei giorni scorsi, passando per Le Piagge di Camucia, ho avuto il piacere di incontrare l’amico Giorgio Lamentini, fotografo in Cortona nel Secondo Novecento e in questi primi decenni del nuovo secolo.

Con Giorgio siamo stati per tanti anni vicini di uliveto in quel dell’Ossaia e di questi tempi ci si vedeva quasi quotidianamente facendo lunghe e interessanti chiacchierate de universo mundi e soprattutto sull’olio cortonese. Dopo tanto tempo, vedendolo intento a togliere i succhioni ai suoi pochi ulivi dell’orto di casa, mi sono fermato volentieri per un saluto e, visto che alcuni mesi fa avevo scritto del suo archivio fotografico sul nostro giornale, la conversazione è di nuovo caduta sull’argomento.

Alle mie congratulazioni per la sua pubblicazione di tante immagini cortonesi sui social, Giorgio è stato così gentile che mi ha invitato in casa a visitare il posto dove ha provvisoriamente messo in protezione l’archivio del suo  studio fotografico e di quello del suo babbo Luigi che, dagli anni 1930 agli anni 1980, è stato il fotografo per eccellenza della nostra città e delle terre di Valdichiana, insegnando anche il mestiere al figlio, che in questi ultimi quarantanni ne ha proseguito l’attività fino alla pandemia Covid, cioè fino  quando si è ritirato in pensione.

L’Archivio Fotografico Lamentini  raccoglie circa settantamila negativi in pellicola,diapositive, molte lastre fotografiche  e anche un dagherrotipo. Si tratta di documenti unici che coprono un secolo di storia cortonese e che sono una risorsa preziosa che ci offre uno sguardo sul nostro passato, permettendo di rivivere e studiare gli eventi e le trasformazioni che hanno segnato un'epoca cortonese. Sono documenti che forniscono una testimonianza diretta di eventi, vite quotidiane, paesaggi e trasformazioni nel tempo novecentesco della nostra Cortona , delle sue genti e degli illustri  ospiti che sono passati nella nostra città nel secolo scorso e in questi primi due decenni del duemila.

Mostrandomi al computer il suo lavoro di digitalizzazione a bassa risoluzione di circa diecimila immagini, Giorgio mi ricorda che “queste immagini del suo archivio permettono di comprendere i cambiamenti, le condizioni di vita, le passioni e i sacrifici delle persone e  gli eventi importanti di un secolo di vita sociale, economica, civile e politica della nostra Cortona. Mi farebbe piacere che un ente pubblico o privato studiassero un progetto di acquisizione e salvaguardia di questo patrimonio storico. Sarei ben disponibile  a ricevere un’offerta di acquisto e cedere il mio archivio”. Nell’assicurarlo che riporterò fedelmente le sue parole, avendo una certa competenza professionale in materia (in quanto autore ed esecutore del progetto nazionale finanziato dal Senato della Repubblica della digitalizzazione, realizzata negli anni 2010-2012, dell’Archivio fotografico  nazionale della Cisl), mi permetto di sottolineare i costi di conservazione, catalogazione e digitalizzazione che chi acquista dovrà sostenere per rendere accessibile questo archivio e quindi di garantirne la trasmissione alle generazioni future.

Giorgio mi dice che ne è ben consapevole e mi saluta dicendomi: “ Se tu scrivi nuovamente sull’argomento assicura pure  che io sono qui ben disponibile a dare una mano, affinché un progetto di salvaguardia e tutela dell’Archivio Lamentini vada in porto”.

Ben volentieri riscrivo ancora sul suo archivio e riferisco della nostra amichevole chiacchierata, augurandomi che davvero le nostre pubbliche istituzione culturali cittadine possano salvaguardare, tutelare e acquisire al nostro pubblico patrimonio cittadino l’Archivio Fotografico Lamentini.

Per i rapporti personali culturali che ho avuto in passato con la Banca Popolare di Cortona, che è anche lo sponsor principale del nostro giornale fin dalla sua rinascita del 1976, sono sicuro che ad un tale progetto non mancherebbe l’aiuto meritorio della sempre attenta e mecenate BPC, che ha oggi, nel suo Direttore generale  dottor Roberto Calzini e nel suo Presidente professor Andrea Cardoni , due degnissimi, importanti  continuatori ed "apostoli" dell’amore  per Cortona testimoniato a suo tempo dal fondatore del nostro istituto di credito, l’illustre cortonese Girolamo Mancini.

Nella foto collage di corredo, Giorgio Lamentini davanti ad un ulivo del suo orto alle Piagge e alla scrivania con il suo amico PC.

Ivo Camerini