L’Etruria

Redazione

La maestra Faustina Agata Paliotti riposa ancora nel cimitero di Terontola

La maestra Faustina Agata Paliotti riposa ancora nel cimitero di Terontola

La risposta all’interrogativo preoccupato della professoressa Annamaria Rosadoni  è arrivata in meno di settantadue ore. E’ una lontana parente della maestra Paliotti a chiarire quanto successo in merito alla vecchia tomba in cui nel 1941 era stata sepolta Faustina Agata,una donna simbolo della scuola d’obbligo del primo Novecento nel Borgo di Terontola, che sul finire del secolo scorso le aveva intitolato proprio la sua scuola elementare.

A metà novembre circa, causa mancanza di spazi per sepolture in terra, la salma di Faustina Agata Paliotti è stata riesumata d’urgenza essendo passati oltre settant’anni dalla sepoltura e trasferita nella cappella Faragli-Bennati dello stesso cimitero, dove presto verrà anche apposta la nuova lapide e dove coloro che vorranno potranno continuare a portarle un fiore.

Anzi le famiglie Faragli-Bennati si augurano che anche la scuola elementare di Terontola o il Comune vogliano quanto prima apporre una targa in memoria della “Maestrona”  anche nel pubblico edificio terontolese a lei intitolato.

Anche la professoressa Rosadoni si dice felice di poter portare fiori alla nuova tomba  di Faustina Agata Paliotti , maestra adorata del suo zio Don Aldo Rosadoni ,che riposa nello stesso  cimitero, auspicando che il corpo docente della scuola si faccia promotore quanto prima di un pubblico ricordo di questa donna terontolese seguace della Montessori e che spese tutta la sua vita per educare i bambini delle nostre terre e per difendere la sua libertà e la sua emancipazione femminile in tempi che riconoscevano davvero pochi diritti al genere femminile.

Unica nota di rammarico per i tanti terontolesi  dai capelli bianchi ,che ancora ricordano Agata e la sua sorella Giuditta, anche lei maestra, l’aver sacrificato  sull’altare della burocrazia e del dio danaro una tomba antica ed  importante per la storia novecentesca del loro borgo.

Insomma , un triste amaro in bocca da mala tempora currunt e una dura condanna  per una società che si è dimenticata (o che tenta di cancellare) in ogni modo quel grande insegnamento cristiano che il grande Foscolo seppe ben epigrafare nella sua famosa ode Ai Sepolcri: “ A egregie cose il forte animo accendono l’urne de’ forti… e bella e santa fanno al peregrin la terra che le ricetta”. E la vecchia tomba della maestra Paliotti era senz’altro un’urna di donna forte ed esemplare per i giovani terontolesi e cortonesi di oggi e di domani .

Ivo Camerini